CAPOLAVORO DECEUNINCK. IL WOLFPACK DOMINA IL FINALE, VINCE SENECHAL.

agosto 27, 2021
Categoria: News

Quando gli uomini della Deceuninck si producono in azioni corali così clamorose e devastanti, per gli avversari non c’è veramente niente da fare. E poco importa se Fabio Jakobsen, l’uomo che dovrebbe finalizzare il formidabile lavoro del Wolfpack, fora a 1500 metri dall’arrivo, perchè ci pensa uno straordinario Florian Senechal a portare a casa una meritatissima vittoria. Il francese ha battuto Matteo Trentin (UAE Team Emirates) e Alberto Dainese (Team DSM) al termine di uno sprint caotico durante il quale il gruppo si è letteralmente disintegrato. Questa è la sintesi della 13a frazione della Vuelta, tappa che per il resto ha riservato pochissime altre emozioni. La classifica generale resta praticamente invariata, fatta eccezione per i 5″ recuperati da Egan Bernal (Ineos Grenadiers) nel convulso finale.

La 13a tappa, posta a valle di una tre giorni insidiosa e subito prima di un weekend decisamente impegnativo, rappresentava la classica tappa di trasferimento destinata a terminare in volata. I 203.7 km che separavano Belmez da Villanueva de la Serena erano infatti completamente pianeggiati e rappresentavano una ghiotta occasione per i (pochi) velocisti rimasti ancora in gruppo.
Al contrario di quanto accaduto negli ultimi giorni, la fuga è andata via già poco dopo il via ufficiale della corsa. A movimentare la tappa sono stati 3 corridori iberici: Luis Angel Mate (Euskaltel Euskadi), Alvaro Cuadros (Caja Rural-Seguros RGA) e Diego Rubio (Burgos-BH). Il gruppo ha inizialmente lasciato andare i fuggitivi, che hanno raggiunto un vantaggio di circa 3 minuti al km 50, ma ha poi fatto capire che non avrebbe lasciato loro ulteriore terreno. Si è così proceduto per buona parte della frazione con in tre battistrada che viaggiavano con poco più di due minuti di vantaggio sul plotone.

La tappa è stancamente proceduta senza sussulti fino ai -60: complice un insidioso vento laterale, il gruppo si è spezzato in due troconi, ma nessun big è rimasto intruppato nel secondo gruppo e di conseguenza, nel giro di una decina di chilometri, i due plotoni si sono ricompattati. I 3 coraggiosi fuggitivi sono stati invece ripresi ai -28. A questo punto sono entrati in scena gli uomini della Deceuninck-Quick Step: Fabio Jakobsen ha vinto lo sprint intermedio posto ai -11, guadagando altri punti per la classifica della maglia verde, dopodichè la squadra di Lefevere è salita in cattedra prendendo la testa del gruppo con l’intenzione di lanciare nel migliore dei mondi il velocista Olandese. Le trenate del Wolfpack e un finale caratterizzato da numerose rotonde hanno provocato una serie di buchi nel gruppo che si è man mano sgretolato. Sotto lo striscione dei -2 davanti erano rimasti solo in cinque, quattro uomini della Deceuninck e Matteo Trentin alla loro ruota, ma di lì a poco (ai -1500) Jakobsen è stato appiedato da una fortatura. Di lì a poco anche Alberto Dainese è riuscito a ricongiungersi con il trenito della Deceuninck e Trentin, ma lo sforzo profuso per rientrare ha poi fiaccato il suo sprint. A giocarsi la tappa sono così rimasti Trentin e Florian Senechal. Il francese, che avrebbe dovuto lanciare la volata di Jakobsen, ha saputo cogliere l’occasione senza far rimpiangere l’olandese ed ha vinto nettamente rispetto al corridore della UAE. Dainese ha chiuso 3° con 2″ di ritardo, davanti a Luka Mezgec (Team BikeExchange), Stan Dewulf (Ag2r Citroen Team), Piet Allegaert (Cofidis, Solutions Credits), Itamar Einhorn (Israel Start-Up Nation), Antonio Soto (Euskaltel Euskadi) e Rui Oliveira (UAE Team Emirates), tutti cronometrati a 3″. 10° posto per Egan Bernal (a 6″) che è riuscito a guadagnare 5″ su tutti gli altri rivali per la classifica generale.

La graduatoria vede sempre in testa Odd Christian Eiking (Intermarché-Wanty-Gobert Materiaux), con 58″ su Guillaume Martin (Cofidis), 1′56″ su Primoz Roglic (Jumbo-Visma), 2′31″ su Enric Mas (Movistar), 3′28″ su Miguel Angel Lopez (Movistar), 3′55″ su Jack Haig (Bahrain-Victorius), 4′41″ su Egan Bernal (Ineos Grenadiers), 4′57″ su Adam Yates (Ineos Grenadiers), 5′03″ su Sepp Kuss (Jumbo-Visma), 5′38″ su Felix Grossschartner (Bora-Hansgrohe), 6′08″ su Aleksandr Vlasov (Astana-PremierTech) e 6′20″ su Giulio Ciccone (Trek-Segafredo).

Domani la 14 tappa proporrà un percorso decisamente più impegnativo nella frazione che porterà i corridori da Don Benito a Pico Villuercars dopo 165.7 km catterizzati da diverse salite. L’ascesa finale, lunga oltre 15 km, proporrà tratti a doppia cifra alternati a altri decisamente più pedalabili. Una frazione che potrebbe dare una nuova importante rimescolata alla classifica generale.

Pierpaolo Gnisci

Senechal firma il capolavoro Deceuninck (foto:bettini)

Senechal firma il capolavoro Deceuninck (foto:bettini)

Commenta la notizia