BIS DI MAGNUS CORT NIELSEN ALLA VUELTA, BAGIOLI SECONDO

agosto 26, 2021
Categoria: News

Ieri era stato beffato negli ultimi 300 metri. Oggi Magnus Cort Nielsen si prende la rivincita aggiudicandosi in volata la 12a tappa, Jaèn-Cordoba di 175 km, superando un ottimo Andrea Bagioli. Terzo Michael Matthews, in quarta posizione Matteo Trentin.

La tappa odierna si presenta come buona per le fughe da lontano, con una prima parte ondulata, caratterizzata da una discesa molto tecnica di una ventina di chilometri. Si attraverserà, al km 106, per la prima volta il traguardo di Cordoba, quindi si salirà sull’Alto de San Jeronimo (13 chilometri al 3,3%). Secondo passaggio sulla linea di arrivo e ci si impenna di nuovo con l’Alto del 14% (7,2 km di salite con pendenza media del 5,6% e punte, appunto, del 14%), dove la gara potrebbe infiammarsi prima degli ultimi 20 km, quasi interamente pianeggianti.
Dopo i timidi tentativi di Damien Touzé (AG2R-Citroën Team), Jetse Bol (Burgos-BH), Antonio Jesus Soto (Euskaltel-Euskadi) e Dimitri Claeys (Team QhubekaNextHash), prontamente stroncati dal gruppo, vanno all’attacco Stan Dewulf (AG2R-Citroën Team), Diego Rubio (Burgos-BH) e Bert-Jan Lindeman (Team QhubekaNextHash). Arriveranno ad ottenere 25” ma verranno fagocitati dal plotone, trainato in maniera particolare dall’Euskaltel-Euskadi in una prima ora corsa ad oltre 50,2 km/h di media.
Una brutta caduta in coda al gruppo, ai -84 dal traguardo, coinvolge Tobias Bayer (Alpecin), un corridore della Bora ed uno dell’Euskaltel. Ad aver la peggio è proprio l’austriaco (sospetta frattura della clavicola), costretto al ritiro. Ai -98 sono in 3 a partire ai quali con il passare dei chilometri ed il lasciar fare del gruppo si aggiungono altri cinque. Ora l’insieme dei fuggitivi è composto da Mikel Iturria (Euskaltel-Euskadi), Sebastian Berwick (Israel -Up Nation), Sander Armée (Qhubeka), Julen Amezqueta (CajaRural-Seguros RGA), Bol, Stan Dewulf, Maxim Van Gils (Lotto Soudal) e Chad Haga (Team DSM). Quando mancano 75 km al traguardo, il loro vantaggio tocca il minuto e 20”. Al primo passaggio da Cordoba, dove è previsto un traguardo volante, Dewulf precede Amezqueta e Bol.
In testa al gruppo intanto si danno da fare l’UAE Team Emirates, al lavoro per Matteo Trentin. Haga, nel frattempo, si stacca e rimangono in sette all’attacco.
Si affronta l’Alto de San Jeronimo, sul quale i fuggitivi riescono a mantenere un vantaggio costante sul minuto e 43” ed un’andatura sui 23 km/h.
Ai 54 km/h avviene un’altra caduta, in una doppia curva. E stavolta tra i coinvolti ci sono uomini di classifica come Primoz Roglic (Jumbo-Visma) e Adam Yates (Ineos) Una decina di corridori finiscono sull’asfalto e alcuni vanno ad impattare contro recinzione in filo spinato. Riporta una brutta botta Dylan Van Baarle (Ineos), caduto assieme al compagno di squadra Salvatore Puccio. Ferito alle natiche ed alla coscia, ed in grossa difficoltà, è anche Nelson Oliveira (Movistar). Il gruppo gioco forza si spezzetta. Roglic, secondo scivolone in tre giorni per lui, viene scortato e fatto rientrare nel plotone dai suoi scudieri.
Intanto a 50 km al traguardo, viene ripreso Haga. In testa alla corsa scatta Iturria che conquista il Gran Premio della Montagna e in discesa inizia a guadagnare qualcosina sugli inseguitori. Dietro è sempre l’UAE a faticare in testa al gruppo, seguita dagli uomini della Movistar. Davanti rimangono in 6, ma il loro vantaggio dimunuisce. La verve di Iturria, intanto, si esaurisce ed il basco viene ripreso da Dewulf e compagnia ai -38. L’andatura aumenta: obiettivo del gruppo è annullare la fuga prima dell’ultima salita per far sì che i grossi nomi tentino il numero. La velocità media è di 47 km/h. Potrebbe essere la quiete prima della tempesta? All’inizio dell’Alto del 14%, colle di seconda categoria, dal gruppo si stacca Mikel Landa (Barhain). Attacca Van Gils mentre gli altri fuggitivi vengono ripresi. Giulio Ciccone (Trek – Segafredo) decide, a questo punto, di rompere gli indugi e di sferrare il colpo. Lo seguoeno Jay Vine (Alpecin-Finex) e Romain Bardet (Team DSM). Poco dopo si aggiunge Sergio Henao (Qhubeka). Bardet transita primo al GPM, accorciando le distanze a soli 4 punti da Damiano Caruso (Bahrain) nella classifica degli scalatori. Il gruppetto allunga a 27” il proprio vantaggio sul plotone. Ci provano anche Matteo Trentin (UAE Team Emirates) e Ion Izagirre (Astana) ma vengono ripresi quasi subito. Time La Bike Exchanges si pone al lavoro per Michael Matthews. Anche i 4 davanti, poco prima della “flamme rouge” dell’ultimo chilometro devono alzare bandiera bianca. Il gruppo torna così compatto, con L’EF Education Nippo che tira alla grande con Jens Keukeleire, ultimo uomo per Magnus Cort Nielsen: il danese parte con una grande progressione resistendo al tentativo di rimonta di Andrea Bagioli e trionfa per una ruota sul valtellinese della Deceuninck-QuickStep, conquistando il secondo successo parziale in questa edizione della vuelta. Tutto invariato in classifica generale con il norvegese Odd Christian Eiking (Intermarché – Wanty – Gobert Matériaux) con 58″ sul francese Guillaume Martin (Cofidis) e 1′56″ su Roglic

Vito Sansone

Bis per Magnus Cort Nielsen sulle strade della Vuelta, battuto Andrea Bagioli a Cordoba (foto Bettini)

Bis per Magnus Cort Nielsen sulle strade della Vuelta, battuto Andrea Bagioli a Cordoba (foto Bettini)

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