OLIMPIADI, VIVIANI DI BRONZO NELL’OMNIUM

agosto 5, 2021
Categoria: News

Elia Viviani ha conquistato il bronzo nella prova olimpica dell’omnium, dopo l’oro conquistato a Rio, l’oro in questa edizione è invece andato al britannico Matthew Walls che ha dominato l’intera prova davanti al neozelandese Campbell Stewart autore di una grande corsa a punti. Viviani ha faticato nello scratch e nella tempo race vincendo però la corsa ad eliminazione e compiendo una superba corsa a punti che gli permetteva di recuperare una netta inferiorità rispetto a Benjamin Thomas e Jan Willelm Van Schip che partivano come secondo e terzo.
Nel keirin femminile la vittoria è andata all’olandese Shanne Braspennincx davanti alla giovane neozelandese Ellesse Andrews e alla canadese Lauriane Genest.

All’Izu Velodrome nella quarta giornata di gare andava in scena l’intero programma dell’omnium, a differenza delle precedenti edizioni dovuto al cambio di regolamento della disciplina. Le speranze azzurre erano affidate al campione uscente Elia Viviani che nell’ultimo paio di anni ha passato delle difficoltà che non gli permettevano di essere considerato il favorito, nonostante ciò la medaglia d’oro di ieri può averlo aiutato ad aumentare il suo morale e la fiducia nei suoi mezzi.

La prima prova era lo scratch, una corsa su 40 giri dove semplicemente vince chi arriva primo con un punteggio assegnato dai 40 punti a scendere di 2 per ogni posizione. Niklas Larsen a due terzi della prova si involava in solitaria con un attacco evidentemente pericoloso, poco dopo infatti un terzetto composto da Benjamin Thomas, Jan Willelm Van Schip e Artyom Zakharov provava l’inseguimento che veniva effettuato nel giro di pochi giri, nel frattempo il resto del gruppo non sembrava aver nessuno che volesse spendere energie nell’inseguimento, a quel punto Matthew Walls attaccava ferocemente e riusciva in poco tempo a rendere un quintetto il gruppo di attaccanti che a circa sei giri dalla fine rientravano sul gruppo assicurandosi le prime 5 posizioni della prova. Nella volata finale era Sam Welsford a vincere portandosi però a casa solo la sesta piazza, mentre Walls era il più veloce del gruppo menzionato precedentemente battendo Thomas e Van Schip, per Viviani invece un deludente tredicesimo posto, che significava -24, dopo non essere mai stato protagonista.

Nella tempo race il regolamento prevede una corsa di 40 giri con una volata ogni giro (dopo i primi 5 giri) con in palio un punto e la possibilità di ottenere 20 punti extra ad ogni doppiaggio. I punti raccolti dalla prova per la classifica generale erano sempre calcolati come nello scratch e nella seguente prova di eliminazione. I primi della classifica riuscivano a vincere parecchie volate, con Viviani totalmente invisibile fino a metà prova quando andava ad inserirsi in un attacco pericoloso, riusciva a prendere un giro di vantaggio (20 punti) con Thomas, Walls, Thery Schir, Gavin Hoover, Larsen, Kenny de Ketele, Szymon Sajnok, ma soprattutto Van Schip che tatticamente era stato furbo a mai chiudere il gap fino agli ultimi due giri, andando così a vincere dieci volate e vincendo la prova davanti ai Thomas e Walls, mentre Viviani accumulava 24 punti. Dopo due prove la classifica generale vedeva Van Schip al comando con 76 punti a parimerito con Walls e Thomas, ben 14 punti davanti a Larsen, mentre Viviani arrancava ancora a 42 punti.

Nella prova ad eliminazione veniva eliminato alla quarta eliminazione Roger Kluge, autore di una pessima prova in tutte le prime tre gare. Sajnok veniva eliminato per quinto, perdendo terreno in classifica, inoltre De Ketele veniva eliminato per decimo, seguito da Welsford con Thomas e Larsen sempre a rischio. Il danese veniva quindi eliminato per ottavo, mentre Thomas veniva eliminato per sesto. Van Schip veniva eliminato per quarto perdendo quindi la leadership ai danni di Walls. Schir veniva escluso in seguito, lasciando la vittoria dell’eliminazione una contesa a due tra Walls e Viviani. Viviani facilmente bruciava allo sprint finale Walls rientrando così in classifica seppur distante dal podio temporaneo. La classifica generale vedeva Walls al comando con 114 punti, davanti a Van Schip a 110 e Thomas a 106. Viviani era risalito al sesto posto a 82 punti dietro anche a Larsen e Schir.

Nella corsa a punti Kluge recuperava un giro, insieme a Yauheni Karaliok che però in maniera tattica aspettava la sprint per prendere anche 5 punti extra, mentre in gruppo la prima volata passava in testa Thomas su Hoover e Volikakis. Walls andava all’attacco con Hoover recuperando un giro con l’americano nettamente al comando dell’omnium che prendeva anche lo sprint su Hoover, Schir e Stewart. Lo stesso neozelandese prendeva lo sprint seguente riuscendo a recuperare pure lui il giro, mentre gli altri punti andavano a Thomas, Larsen e Schir. Era poi Elia Viviani ad attaccare in solitaria, raggiunto poi da Kluge e Karaliok, nello sprint era Viviani a passare in prima posizione davanti a Karaliok e Kluge, mentre Schir transitava quarto in gruppo. Il gruppo manteneva un forte ritmo lasciando una mezza pista di vantaggio agli attaccanti. Viviani vinceva ancora una volta lo sprint su Kluge e Karaliok recuperando anche il giro, mentre quarto era Walls. Viviani risaliva così al secondo posto della generale a parimerito con Thomas. Walls vinceva il sesto sprint su Viviani, Thomas e Van Schip che a questo punto erano i favoriti per le medaglie (Stewart era comunque quarto, a meno di 20 punti) con il britannico che sembrava in controllo per l’oro. Wellsford se ne andava in solitaria vincendo il settimo sprint su Maree, mentre Viviani batteva Thomas per il terzo posto allungando leggermente sul francese. L’australiano e il sudafricano venivano raggiunti da Walls, Viviani, Thomas, Stewart e Barcelò, ma in seguito anche De Ketele e Van Schip riuscivano a rientrare con Larsen a ruota. Viviani vinceva anche l’ottava volata davanti a Thomas, Walls e Van Schip.
Stewart attaccava con Larsen e Barcelò con il neozelandese che passava in testa allo sprint sul danese e Barcelò, mentre Schir era quarto. Negli ultimi nove giri Walls attaccava con Viviani e De Ketele in loro compagnia. Stewart riusciva però a prendere il giro a solo due giri dalla conclusione salendo così in seconda posizione. Schir vinceva la volata finale su Walls, Wellsford e Viviani. Così facendo era festa per Walls conquistava così un oro meritatissimo, mentre Stewart incredibilmente con la sua rimonta finale prendeva l’argento, ma la festa italiana restava integra con Viviani capace di resistere in zona medaglie conquistando il bronzo.

Negli ottavi della sprint maschile avvenivano poche sorprese con Jeffrey Hoogland, Harrie Lavreysen, Jack Carlin, Nicholas Paul, Maximilian Levy e Denis Dmitriev, quest’ultimo però batteva Jason Kenny, oro a Rio e Londra e argento a Pechino, il quale però nell’ultimo quinquennio non era più al livello delle precedenti edizioni. Anche Mohd Azizulhasni Awang doveva sperare nei ripescaggi per l’accesso ai quarti, il suo incontro era molto complicato contro il favorito Hoogland.
Nel primo dei ripescaggi Kenny riusciva a vincere qualificandosi ai quarti eliminando Awang, mentre nel secondo ripescaggio era Sebastien Vigier a restare in gioco per le medaglie.

Ai quarti di finale non sembrava presentare sorprese con i due olandesi, Carlin e Paul qualificati alle semifinali, esattamente i primi quattro tempi delle qualificazioni, vincendo entrambe le prime due gare. Paul, dopo qualche minuto, veniva però squalificato per la seconda prova e quindi doveva venir recuperata la sfida col russo Dmitriev che riusciva a spuntare la terza sfida con un tocco di ruota che andava a compromettere la prova di Paul, che non è stato però considerato irregolare e quindi per Dmitriev significava qualificazione in semifinale.
Nella finalina per il quinto posto era Levy a conquistare la corsa, mentre nella giornata di domani andranno in scena le semifinali e l’assegnazione delle medaglie.

Nella prova del keirin femminile avveniva una brutta caduta tra Katy Marchand e Laurine Van Riessen che erano considerate tra le favorite, in particolare l’olandese. Nella stessa prova erano Wai Sze Lee, Olena Starikova, Daria Shemeleva ed Emma Hinze qualificate alla semifinale. Nella seconda batteria l’eliminata di lusso era Mathilde Gros (bi-campionessa europea delle ultime due edizioni), mentre Shanne Braspennincx, Ellesse Andrews, Luz Daniela Gaxiola Gonzalez e Lauriane Genest erano le qualificate.
Non molte sorprese nell’ultima batterie con Kelsey Mitchell, Kaarle MxCulloch, Tianshi Zhong e Liubov Basova qualificate.

Nella prima semifinale vinceva Starikova su Andrews e Basova qualificandosi alla finale per le medaglie, mentre a sorpresa Lee e Zhong venivano escluse con Gonzalez. Nella seconda semifinale Braspennincx dominava la prova davanti alle canadesi Mitchell e Genest. Deludente la prova di Hinze che restava eliminata insieme al bronzo olimpico di Londra McCulloch. Hinze vinceva la finalina per il settimo posto che precedeva la finale dove Braspennincx confermava il dominio dimostrato per tutte le prove del keirin vincendo l’oro davanti ad Andrews e a Genest.

Nella giornata di domani, in programma, oltre alla finale della sprint maschile, le qualificazioni della sprint femminile e l’intero programma della madison femminile con l’Italia che schiererà Letizia Paternoster ed Elisa Balsamo che nei mondiali dell’anno scorso hanno conquistato il bronzo.

Carlo Toniatti.

Elia Viviani festeggia il bronzo appena conquistato (Getty Images)

Elia Viviani festeggia il bronzo appena conquistato (Getty Images)

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