TOUR 2021: LE PAGELLE FINALI

luglio 20, 2021
Categoria: Approfondimenti

Tadej Pogacar promosso a pieni voti: ecco le pagelle finali del vincitore del Tour 2021 e degli altri protagonisti della corsa

TADEJ POGACAR: Lo sloveno si ritrova a ventidue anni con un palmares da far invidia al 95% dei ciclisti ancora in attività, un dominatore con classe e carattere che monopolizza la corsa francese dando l’impressione di non aver dato tutto e di essersi anche risparmiato nelle ultime tappe. Vince il suo secondo Tour de France di fila annichilendo la concorrenza già dalla prima settimana e con oltre 5 minuti dal secondo in classifica. Vince due tappe di montagna, una cronometro, la classifica riservata ai giovani e anche quella degli scalatori. Un dominio così netto e marcato difficilmente si è visto negli ultimi anni al Tour de France. Pauroso. Voto: 10

MARK CAVENDISH: Era dato dai più come finito, invece in casa Deceunicnk -QuickStep ci hanno creduto e sono stati ripagati profumatamente. Cavendish a 39 anni suonati è riuscito a vincere ben 4 volate e a trionfare nella classifica a punti, vittorie che gli hanno persino permesso di eguagliare il record di tappe vinte al Tour de France che apparteneva al grande Eddy Merckx. Intramontabile. Voto: 9

WOUT VAN AERT: Da una parte Van der Poel che si ritira dopo poche tappe per prepararsi al meglio in vista dell’Olimpiade di Tokyo, dall’altra lui che resta in corsa e vince tre tappe, comprese la crono di Saint-Émilion e la sfilata in volata sugli Champs-Élysées. Un inizio di corsa in vesti da gregario e un finale degno di un campionissimo. Voto: 8

BEN O’CONNOR: L’australiano entrato nella classifica che conta con la fuga vincente della tappa di Tignes e non se ne esce più, terminando a Parigi al quarto posto. Voto: 7,5

JONAS VINGEGAARD: Dopo l’addio alla corsa di Roglic si ritrova capitano in casa Jumbo, ruolo che ricopre bene e che gli permette di conquistare il podio del Tour de France per la prima volta in carriera. A 24 anni ha tutto il futuro davanti per tentare l’assalto ad un Grande Giro, considerando che il danese è stato l’unico a provare seriamente ad impensierire Pogacar, segno che la testa e la tenacia non gli mancano. Voto: 7,5

MATEJ MOHORIC: Dopo il brutto infortunio al Giro d’Italia si rifà alla grande in terra di Francia andando a vincere due bellissime tappe. Voto: 7

MICHAEL MORKOV: Nelle vittorie di Cavendish c’è molto merito suo. Gregario serio e affidabile, sempre pronto a trovare il pertugio giusto per lanciare il proprio capitano. Voto:7

ALEXEY LUTSENKO: Prova a far classifica e zitto zitto, alla faccia degli scettici, ci riesce. In una corsa dove non lascia segni o azioni significative, il kazako riesce a portare a casa un ottimo settimo posto. Voto: 6,5

BAUKE MOLLEMA: Tra le tante fughe provate riesce a timbrare il cartellino a Quillan. Voto: 6,5

PATRICK KONRAD: A trent’anni riesce a vincere finalmente una tappa in un Grande Giro. Voto: 6,5

SEPP KUSS: Lavora prima per Roglic poi per Vingegaard, nel mezzo riesce anche a vincere una bella tappa. Voto: 6,5

WILCO KELDERMAN: Con una grandissima regolarità e costanza riesce a terminare la corsa francese con un buon quinto posto nella classifica generale. Voto: 6,5

MATHIEU VAN DER POEL: A Mûr-de-Bretagne prende tappa e maglia gialla, ha una gamba e una condizione da mettere i brividi ai diretti avversari: peccato si ritiri sul più bello per prepararsi al meglio in vista delle Olimpiadi. Per il ritiro anticipato mezzo punto in meno in pagella. Voto 6,5

TIM MERLIER: Corre da separato in casa Alpecin e nonostante questo riesce a vincere a Pontivy. Voto 6,5

ALEJANDRO VALVERDE: A 41 anni lotta per la vittoria di tappa e si mette anche a disposizione del giovane capitano Mas. Riesce ad onorare anche questo Tour, nel quale una tappa vinta Рe ci ̬ andato vicino ad Andorra Рsarebbe stata la classica ciliegina sulla torta. Voto: 6

DYLAN TEUNS: Il belga vince una della tappe più belle del Tour de France, poi si perde. Voto 6

ENRIC MAS: Doveva dividersi i gradi di capitano con Miguel Angel Lopez e le cadute del colombiano gli hanno dato una mano che però non è riuscito a sfruttare fino in fondo. Sulle salite non regge il passo dei diretti rivali, pagando ritardi che lo hanno allontanato molto dal podio. Un sesto posto che da fiducia per il futuro, data la giovane età. Voto: 6

GUILLAUME MARTIN: Col suo ottavo posto il transalpino riesce a regalare alla Cofidis un posto d’onore in classifica generale. Voto: 6

JULIAN ALAPHILIPPE: Prima Maglia Gialla dell’edizione numero 108 del Tour de France, da lì in poi solo grigiore e anonimato. Voto: 6

MATTIA CATTANEO: L’italiano lotta sempre, che sia in fuga, in montagna o a crono. Sfortunatamente non riesce ad entrare nella top ten generale e a vincere una tappa. Voto: 6

NILS POLITT: Una tappa vinta grazie alla fuga di giornata per il tedesco della Bora-Hangrohe. Voto: 6

RICHARD CARAPAZ: Dopo le cadute e le varie débâcle giornaliere dei compagni di squadra, Carapaz si è ritrovato capitano unico della Ineos Grenadiers, un ruolo che non gli ha permesso lo stesso di superare un muro invalicabile di nome Pogacar. Per l’ecuadoriano una condotta di corsa troppo conservatrice dove gli attacchi alla Maglia Gialla sono stati pochi e con scarsa convinzione. Un terzo posto che brucia in casa Brailsford. Voto:6

GERAINT THOMAS: Le insidie della strada lo relegano a ruolo di gregario, cosa che prova a fare senza grandi risultati. Voto: 5,5

JASPER PHILIPSEN: Per politiche interne di squadra si ritrova capitano nelle volate. Non riesce ad essere mai un reale pericolo per Cavendish. Voto 5,5

RIGOBERTO URAN: Il colombiano crolla nell’ultima settimana, sulle ultime salite del Tour de France perde il podio e per un soffio non perde anche la top ten. Voto 5,5

WOUT POELS: Tanta generosità, ma mancano quei risultati che da un ciclista come lui dovrebbero arrivare. Voto: 5,5

MICHAEL MATTHEWS: Lotta per la maglia verde, ma contro Cavendish è difficile. Non riesce a vincere tappe e in volata non si rende mai pericoloso. Voto 5

JAKOB FUGLSANG: Una corsa anonima la sua. Non incide mai, non prova a vincere una tappa e tantomeno a fare classifica. Voto: 5

PETER SAGAN: Corre senza incidere, un Tour de France anonimo. Voto: 5

VINCENZO NIBALI: Per i suoi tifosi e per tutti gli appassionati italiani di ciclismo vederlo correre così senza quella condizione fisica degli anni passati è un colpo al cuore. Voto: 5

MIGUEL ANGEL LOPEZ: Parte col piede sbagliato e sarà un’agonia finché non decide di ritirarsi prima della diciannovesima frazione. Voto: 4,5

ANDRE’ GREIPEL: Un Tour de France che segna definitivamente il tramonto del Gorilla tedesco. Un quinto posto sugli Champs-Élysées è tutto ciò che rimane della sua corsa. Voto: 4

NAIRO QUINTANA: Il capitano del Team Arkea corre un Tour de France disastroso, non ne azzecca una e sembra ormai l’ombra del corridore che duellava con Froome. Voto: 4

Luigi Giglio

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