SUL COL DE PORTET E’ POGACAR SHOW. LO SLOVENO METTE IL SIGILLO AL TOUR 2021

luglio 14, 2021
Categoria: News

Dopo la fuga iniziale che comprendeva diversi ciclisti francesi vogliosi di ben figurare nel giorno della festa nazionale, sulla salita finale del Col de Portet restano in gioco solo i big di classifica e Tadej Pogacar (UAE Team Emirates) vince con autorità davanti a Jonas Vingegaard (Team Jumbo Visma) e Richard Carapaz (Team INEOS Grenadiers), dimostrando di essere il ciclista più forte del Tour 2021, ormai a un passo.

Ci sono volute diciassette tappe al Tour per avere un arrivo in salita con tutti i crismi e finalmente oggi potremo probabilmente assistere alla lotta tra i big non solo per la classifica finale ma anche per la vittoria di tappa. Sono quasi 179 i km da Muret a Saint-Lary-Soulan. L’arrivo è in cima al Col de Porte, un hors-categorie di 16 km all’8,7 % di pendenza media. Ma gli ultimi 60 km sono davvero estenuanti, visto che l’ultima salita è preceduta in rapida successione dal Col de Peyresourde e dal Col de Val Louron-Azet. Vediamo se nei primi 115 km, tutti pianeggianti, riuscirà a formarsi la fuga e se avrà chance di successo, ma a nostro parere Tadej Pogacar (UAE Team Emirates) e Raichard Carapaz (Team INEOS Grenadiers) hanno in mente qualcosa per ravvivare la tappa. Dopo molteplici attacchi si formava la fuga di giornata grazie all’azione di sei ciclisti: Lukas Postlberger (Team Bora Hansgrohe), Anthony Perez (Team Cofidis), Dorian Godon (Team AG2R Citroen), Anthony Turgis (Team TotalEnergies), Danny Van Poppel (Team Intermarchè Wanty Gobert) e Maxime Chevalier (Team B&B Hotels KTM). Nonostante fossero tutti uomini fuori classifica ad oltre due ore di ritardo da Pogacar, l’UAE Team non dava troppo spazio ai sei in testa. Era evidente che Pogacar volesse mettere un sigillo importante sulla vittoria del Tour vincendo una tappa con un arrivo in salita, dopo aver già vinto la cronometro di Laval. Dopo 40 km, la fuga aveva poco più di 5 minuti di vantaggio dal gruppo maglia gialla. La fuga aumentava il vantaggio a 8 minuti al km 60. Dopo 80 km il vantaggio della fuga restava invariato. Al traguardo volante di Bagnères-de-Luchon Van Poppel transitava in prima posizione. Sulle prime rampe del Col de Peyresourde dal gruppo maglia gialla contrattaccavano Wout Poels (Team Bahrain Victorious), Elie Gesbert e Nairo Quinatana (Team Arkea Samsic), ma era soltanto un fuoco di paglia visto che il gruppo rientrava su di loro nel giro di un paio di km. Turgis era il primo a scollinare ma la fuga col passare del tempo diminuiva il proprio vantaggio sul gruppo. La seconda salita di giornata, il Col de Val Louron-Azet, dava un’altra mazzata alla fuga visto che lungo le sue rampe si disgregava a poco a poco. Perez scollinava per primo seguito da Godon. I due francesi provavano a fare il miracolo nel giorno della festa nazionale francese. A 20 km dall’arrivo, quando mancavano circa 5 km all’imbocco dell’ultima salita verso il Col de Portet, la coppia di testa aveva 3 minuti e 40 secondi di vantaggio sul gruppo maglia gialla. Perez staccava Godon a poco più di 13 km dall’arrivo. Il forcing dell’UAE Team Emirates era sempre più intenso e dopo i primi 7 km della salita, quelli più duri, il vantaggio di Perez era sceso drasticamente. Il francese aveva ormai solo 35 secondi di vantaggio a 9 km dalla conclusione. Perez veniva ripreso proprio da Pogacar a 8 km dall’arrivo, dopo un’ultimo scatto di Rafal Majka. A 7 km dall’arrivo, oltre a Pogacar, restavano in testa Jona Vingegaard (Team Jumbo Visma) e Richard Carapaz (Team INEOS Grenadiers). Anche Rigoberto Uran (Team EF Education Nippo) pativa il ritmo dei primi tre e si faceva sfilare. La vittoria di tappa era ormai una questione a tre tra Carapaz, Pogacar e Vingegaard. Era Carapaz a scattare per primo a 1 km e 800 metri dall’arrivo. Pogacar rispondeva prontamente e la coppia prendeva qualche decina di metri di vantaggio su Vingegaard. Ma il danese non si dava per vinto e riprendeva Pogacar e Carapaz a circa 200 metri dal traguardo. A questo punto Pogacar accelerava e andava a vincere con un’ultimo e decisivo scatto sul traguardo del Col de Portet. Vingegaard era secondo a 3 secondi di ritardo mentre Carapaz era terzo a 4 secondi di ritardo. Pogacar mette il sigillo a un Tour de France che non è mai stato in discussione mentre Vingegaard per adesso si tiene stretta la seconda posizione davanti a Carapaz. Domani è in programma la diciottesima tappa da Pau a Luz Ardiden di quasi 130 km. Nel finale si affronteranno prima il Col du Tourmalet e poi l’arrivo in salita a Luz Ardiden. I primi due facili GPM di quarta categoria nei primi 55 km possono dare il la per la fuga di giornata. Ma non escludiamo un altro show di Pogacar, per la serie non c’è due senza tre.

Giuseppe Scarfone

La vittoris di Tadej Pogacar sul Col de Portet (foto: Getty Images Photo)

La vittoris di Tadej Pogacar sul Col de Portet (foto: Getty Images Photo)

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