LA TAPPA DEL GIORNO (e altro ancora): PAS DE LA CASA – SAINT-GAUDENS
luglio 13, 2021
Categoria: Approfondimenti
Tre colli pirenaici attendono i corridori lungo la strada per Saint-Gaudens, ma questa non sarà una frazione nella quale vedremo in azione i big della classifica. La collocazione delle salite lontane dal traguardo consiglierà loro di risparmiarsi e conservare le energie per le due tappe successive, che entrambe presenteranno l’arrivo in salita. Oggi unici protagonisti saranno i corridori della fuga di giornata
Dopo il giorno di riposo si riparte dal principato d’Andorra per una frazione pirenaica che sarà contemporaneamente di montagna e di trasferimento. I 30 Km di salita che si dovranno affrontare quest’oggi, infatti, non stuzzicheranno in alcun modo scalatori e uomini di classifica a causa della loro collocazione nel tracciato di gara, che prevedono di affrontare l’ultimo dei tre colli in programma a 32 Km dal traguardo. Oggi per la fuga di giornata le possibilità di andare fino al traguardo saranno quasi pari al 100% e certamente si assisterà alle fasi più avvincenti nei chilometri inizlali, quando si succederanno i tentativi di portare via il drappello che avrà il benestare del gruppo. Dopo il via in discesa da Pas de la Casa, località di confine tra Andorra e Francia, s’incontrerà la prima salita a una quarantina di chilometri dalla partenza, quando si giungerà ai piedi degli 11.4 Km al 5.1% del Col de Port. Subito dopo metà tappa si attaccheranno i 13 Km al 6.6% del Col de la Core mentre l’ultima delle tre ascese principali sarà il Col de Portet-d’Aspet (5.4 Km al 7.1%), che inevitabilmente ci riporterà con la mente al triste ricordo della scomparsa di Fabio Casartelli. Transitati al cospetto del monumento eretto sul luogo dove il corridore comasco perse la vita il 18 luglio del 1995 inizieranno gli ultimi 28 Km, nei quali le uniche difficoltà altimetriche che s’incontreranno saranno la breve ma secca Côte d’Aspret-Sarrat (800 metri all’8,4%) e lo strappo di circa mezzo chilometro che condurrà al traguardo, sullo stesso rettilineo d’arrivo dello scomparso Circuit Automobile du Comminges, autodromo su strade “normali” sul quale si gareggiò l’ultima volta nel 1954. Qui, tra gli altri, si sono imposti i piloti italiani Luigi Fagioli nel 1933, Gianfranco Comotti e Goffredo Zehender nel 1934, Luigi Villoresi nel 1948, Alberto Ascari e Giuseppe “Nino” Farina nel 1952; stavolta, invece, i grandi nomi del pedale si riposeranno in vista degli arrivi in salita previsti nei prossimi due giorni e lasceranno il palcoscenico alle seconde schiere che oggi avranno il via libera per la fuga.

La collegiata dei Santi Pietro e Gaudenzio a Saint-Gaudens e l’altimetria della sedicesima tappa (www.guide-toulouse-pyrenees.com)
L’ANGOLO DELLA STORIA
La prima volta si dice che non si scordi mai e la prima volta del Tour de France a Saint-Gaudens effettivamente è rimasta fortemente impressa nelle pagine della storia dello sport e non solo del ciclismo. Quel giorno vinse Gino Bartali al termine di un tappone pirenaico vecchio stile di 230 Km che prevedeva la partenza da Pau, la scalata ad Aubisque, Tourmalet e Aspin e l’arrivo sul traguardo del citato circuito automobilistico di Comminges, al quale lo scalatore s’impose bruciando in volata Louison Bobet, mentre la maglia gialla passava dalle spalle del francese Bernard Gauthier a quelle di Fiorenzo Magni. Quel giorno, però, le gesta sportive furono soffocate dagli echi delle aggressioni subite da Bartali in quella frazione e in precedenza anche nella crono di Saint-Brieuc, quando un “tifoso” a bordo strada gli aveva scagliato addosso un bastone. Così il mattino successivo le due nazionali italiane al via presero la decisione di abbandonare al completo la corsa francese, nonostante la leadership conquistata da un nostro corridore. Dopo questi fatti la Grande Boucle tornerà a Saint-Gaudens in altre otto occasioni e in una di queste sarà ancora un italiano a imporsi: nel 1957 coglierà il successo il torinese Nino Defilippis mentre gli altri vincitori su questo traguardo saranno il lussemburghese Charly Gaul nel 1955, il francese Andrè Darrigade e Robert Cazala rispettivamente nel 1959 e nel 1962, il belga Georges Pintens nel 1968, lo spagnolo Luis Ocaña nel 1970, il belga Willy Teirlinck nel 1976 e infine il russo Dimitri Konychev nel 1999.
METEO TOUR
Le previsioni meteo per la tappa del giorno
Pas de la Case: previsioni non disponibili
Ax-les-Thermes (9.4 Km): pioggia debole (0.2 mm), 12°C (percepiti 13°C), vento forte da W (32-40 km/h), umidità al 92%
Vic d’Oust – traguardo volante (Km 84.7) : pioggia debole (0.2 mm), 14.5°C, vento moderato da W (27-36 km/h), umidità al 90%
Audressein (118.3 Km) : pioggia debole (0.3 mm), 15.1°C (percepiti 16°C), vento moderato da W (25-33 km/h), umidità al 88%
Saint-Gaudens: temporale con pioggia consistente (0.7 mm), 14.7°C, vento moderato da WNW (24-29 km/h), umidità al 92%
GLI ORARI DEL TOUR
13.00: inizio diretta su Eurosport1
13.05: partenza da Pas de la Casa
13.30: partenza ufficiale
14.00: inizio diretta su RAI 2 (a circa 24 Km dalla partenza)
14.45-14.55: scollinamento Col de Port
15.20-15.35: traguardo volante di Vic d’Oust
15.55-16.10: scollinament Col de la Core
16.45-17.10: scollinamento Col de Portet-d’Aspet
17.10-17.40: scollinamento Côte d’Aspret-Sarrat
17.20-17.45: arrivo a Saint-Gaudens
TOURALCONTRARIO
Ordine d’arrivo della quindicesima atappa, Céret – Andorra-la-Vella
1° Mark Cavendish
2° Dries Devenyns s.t.
3° Tim Declercq s.t.
4° Michael Mørkøv s.t.
5° Benoît Cosnefroy a 9″
Miglior italiano: Kristian Sbaragli, 20° a 4′08″
Classifica generale
1° Amund Grøndahl Jansen
2° Tim Declercq a 9′26″
3° Mads Pedersen a 25′10″
4° Cees Bol a 27′57″
5° Mark Cavendish a 31′38″
Miglior italiano: Daniel Oss, 26° a 57′47″
STRAFALGAR SQUARE
L’angolo degli strafalcioni dei telecronisti
Garzelli: “Tantissimi metri dislivello”
De Luca: “Uram” (Uran)
Genovesi: “Bolquère è la stazione di sport invernali più alta della Francia” (situata a 1593 metri di quota, si tratta della stazione ferroviaria più alta della Francia; in Francia ci sono stazioni di sport invernali che superano i 2000 metri di quota)
Garzelli: “Valverde, 41enne e 77 giorni”
Garzelli: “Sarebbe la parte vincente di andare a vincere la tappa”
Garzelli: “Grazie alla regia internazionale che italiana”
De Luca: “Il cartello che vede passare il gruppo”
Garzelli: “Arrivo in volati”
Garzelli: “I battistrata”
Genovesi: “I coprincipi del Principato di Andorra sono il presidente della repubblica francese e il vescovo di Ussel” (il vescovo di Seu d’Urgell)
Garzelli: “È questo che stavano parlando a inizio giornata”
Garzelli: “Sono curioso di vedere immagini da parte della testa della corsa”
Garzelli: “Il vento spira in direzione contrario”
Garzelli: “Andare a vedere sorse nel gruppo maglia gialla”
De Luca: “Wilco Vingegaard” (Jonas Vingegaard)
Garzelli: “Tappa pirennaiche”
De Luca: “Prima al traguardo Sepp Kuss”
De Luca: “Sono sparpagliati su tutti i Pirenei i partecipanti al Tour de France”
Orlando: “Cattano” (Cattaneo)
Conti: “Queste due squadre da solo non ce la fanno”
Orlando: “Cavendish, grande senso di professionista”
DISCOTOUR
Italia (Mino Reitano)