MOLLEMA, UNA FURIA A QUILLAN. L’OLANDESE CORONA LA FUGA DI GIORNATA, POGACAR RESTA IN GIALLO

luglio 10, 2021
Categoria: News

Bauke Mollema (Team Trek Segafredo) entra nella fuga che si concretizza soltanto dopo più di 80 km dalla partenza, scatta in discesa dopo lo scollinamento del penultimo GPM e si invola verso una delle vittorie più belle del Tour 2021 dopo 50 km di pedalata in solitaria. Tadej Pogacar (UAE Team Emirates) conserva agevolmente la maglia gialla alla vigilia di due giorni sui Pirenei dove ne vedremo delle belle.

I cinque GPM della quattordicesima tappa da Carcassonne a Quillan caratterizzano una frazione non durissima ma nervosa, ai piedi dei Pirenei, dove la fuga sembra avere concrete chance di successo. I big di classifica a loro volta non dovranno sottovalutare le insidie del percorso e sull’ultimo GPM del Col de Saint-Louis, a 17 km dall’arrivo, potremmo anche assistere a qualche scaramuccia. Da segnalare le non partenze di Warren Barguil (Team Arkea Samsic) e Soren Kragh Andersen (Team DSM). Il ritmo era subito elevato e gli scatti allungavano il gruppo. La domanda era solo una: a che km sarebbe partita la fuga di giornata, che probabilmente si sarebbe giocata la vittoria di tappa ? Dopo una decina di km provavano l’attacco Steven Kruijswijk (Team Jumbo Visma), Simon Geschke (Team Cofidis), Thomas de Gendt (Team Lotto Soudal) e Fred Wright (Team Bahrain Victorious). Il gruppo non dava troppo spazio a questo primo tentativo di fuga che veniva ripreso nel giro di un paio di km. Un nuovo tentativo si sviluppava poco dopo con l’azione di Matej Mohoric (Team Bahrain Victorious), Julian Alaphilippe (Team Deceuninck Quick Step) e Quentin Pacher (Team B&B Hotels KTM). Anche questa volta il gruppo annullava questo tentativo. Dopo una ventina di km si portava il testa Kristian Sbaragli (Team Alpecin Fenix). L’italiano manteneva un vantaggio di una trentina di secondi su Toms Skujins (Team Trek Segafredo), Jonas Rickaert (Team Alpecin Fenix), Anthony Turgis (Team TotalEnergies) e Maxime Chevalier (Team B&B Hotels KTM). Il gruppo maglia gialla inseguiva a circa 1 minuto e 20 secondi. Sbaragli veniva ripreso dal primo gruppo inseguitore al km 37. Il quintetto di testa iniziava l’ascesa del Col du Bac, primo GPM in programma, con 40 secondi di vantaggio sul gruppo. Sbaragli era il primo a scollinare sul GPM ma alle spalle del gruppetto di testa il gruppo aveva recuperato e inseguiva a circa 15 secondi di ritardo. Al traguardo intermedio di Lavelanet era Rickaert a transitare per primo, ma il gruppo maglia gialla aveva ormai raggiunto i cinque di testa. Il gruppo si avvicinava al Col de Montsegur, secondo impegnativo GPM di giornata. Sulle prime rampe del GPM subbetto si portavano in testa Wout Poels (Team Bahrain Victorious) e Mattia Cattaneo (Team Deceuninck Quick Step). Michael Woods (Team Israel StartUp Nation) raggiungeva la coppia di testa a circa 3 km dallo scollinamento. Alle spalle del terzetto il gruppo tirato dall’UAE Team Emirates restava abbastanza compatto. Poels scollinava in prima posizione. Dietro i tre di testa si formava un drappello di sette ciclisti: Bauke Mollema (Team Trek Segafredo), Patrick Konrad (Team Bora Hansgrohe), Guillaume Martin (Team Cofidis), Sergio Higuita (Team EF Education First), Esteban Chaves (Team BikeExchange), Omar Fraile (Team Astana) e Louis Meintjes (Team Intermarchè Wanty Gobert). Il terzetto di testa iniziava l’ascesa del Col de la Croix des Morts con 31 secondi di vantaggio sul primo gruppo inseguitore ed 1 minuto e 50 secondi di vantaggio sul gruppo maglia gialla. Woods scollinava in prima posizione mentre il gruppo inseguitore era sempre più vicino al terzetto di testa. Sulle prime rampe della Côte de Galinagues un gruppo di quattro ciclisti, che avevano attaccato sul GPM precedente, rientravano sul gruppo di testa. I quattro erano tuuti francesi: Valentin Madouas, Elie Gesbert (Team Arkea Samsic), Quentin Pacher e Pierre Rolland (Team B&B Hotels KTM). Il gruppo di testa era così formato da quattordici ciclisti. Poels scollinava in prima posizione, mentre il gruppo maglia gialla aveva rallentato l’andatura ed era segnalato a 3 minuti e 40 secondi di ritardo. Nella discesa successiva Woods era vittima di una caduta ma si rimetteva in sella e rientrava sul drappello di testa a 43 km dalla conclusione. Un’improvvisa accelerazione di Mollema in discesa portava l’olandese in testa con un vantaggio di 15 secondi sugli ex compagni di fuga. A 34 km dall’arrivo l’olandese aveva 35 secondi di vantaggio sul primo gruppo inseguitore. Il vincitore del Giro di Lombardia 2019 aumentava il vantaggio sul primo gruppo inseguitore e a 30 km dall’arrivo sembrava volare sulle ali dell’entusiasmo. Si avvicinava intanto il Col de Saint-Louis, ultimo GPM della tappa con i primi 2 km molto duri, avendo diversi tratti superiori al 10%. Mollema iniziava l’ultima salita con oltre 1 minuto di vantaggio sul primo gruppo inseguitore e scollinava tutto solo mantenendo un vantaggio ancora rassicurante superiore al minuto. Da segnalare nel frattempo che Woods era la nuova maglia pois, che avrebbe sfoggiato l’indomani nella prima tappa sui Pirenei. Mollema andava a vincere meritatamente sul traguardo di Quillan dopo 50 km di fuga solitaria. A 1 minuto e 4 secondi di ritardo Konrad si imponeva su Higuita nello sprint del secondo posto. Il gruppo maglia gialla arrivava con un ritardo di 6 minuti e 53 secondi. Tadej Pogacar UAE Team Emirates) resta in maglia gialla ma al secondo posto subentra Guillaume Martin con un ritardo di 4 minuti e 4 secondi sullo sloveno, mentre Rigoberto Uran (Team EF Education First) è terzo a 5 minuti e 18 secondi di ritardo. Domani è in programma la quindicesima tappa da Ceret ad Andorra la Vella di 191.3 km. Un GPM di seconda e tre di prima categoria – anche se l’arrivo è posto al termine di una discesa – testimoniano le difficoltà di una tappa in cui ci sarà certamente bagarre tra gli uomini di classifica.

Giuseppe Scarfone

Bauke Mollema vince a Quillan (foto: Getty Images)

Bauke Mollema vince a Quillan (foto: Getty Images)

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