IL DOPPIO VENTOUX PORTA LA FIRMA DI VAN AERT, POGACAR SOFFRE MA RESTA IN GIALLO
Una delle tappe più dure se non la più dura del Tour de France 2021 vede Wout van Aert (Team Jumbo Visma) vincere in solitaria sul traguardo di Malaucène dopo la doppia ascesa del Mont Ventoux. Tadej Pogacar (UAE Team Emirates) soffre negli ultimi due km prima dell’ultimo scollinamento ma rientra in discesa e nonostante tutto mantiene la maglia gialla e resta il grande favorito per la vittoria finale.
La doppia scalata verso il Mont Ventoux, anche se da due versanti differenti, è il piatto forte dell’undicesima tappa ed uno dei momenti certamente più attesi di questo Tour de France 2021. Il vantaggio di Tadej Pogacar (UAE Team Emirates) sugli avversari diretti è già notevole dopo dieci tappe e lo sloveno vuole suggellare il suo dominio con una vittoria speciale, magari proprio oggi nella tappa che parte da Sorgues e si conclude a Malaucène dopo quasi 200 km. Ma anche la fuga potrebbe avere le sue possibilità , con gente come Michael Woods (Israel StartUp Nation), Simon Yates (Team BikeExchange), Wout Poels (Team Bahrain Victorious) e Nairo Quintana (Team Arkea Samsic), quest’ultimo attuale maglia a pois. Insomma oggi assisteremo sulla carta ad una tappa vivace e dai presupposti interessanti. Da considerare anche che il secondo scollinamento sul Mont Ventoux darà ai primi tre speciali abbuoni di tempo. La notizia più importante dopo la partenza da Sorgues era la caduta di Tony Martin (Team Jumbo Visma) dopo poco meno di 20 km. Il tedesco era costretto ad abbandonare il Tour. Sul GPM della Cote de Fontaine de Vaucluse Julian Alaphilippe scollinava per primo trainando con sè altri quattro ciclisti, ovvero Daniel Martin (Team Israel StartUp Nation), Anthony Perez (Team Cofidis) e Pierre Rolland (Team B&B Hotels KTM). I cinque di testa aumentavano il vantaggio sul gruppo e Alaphilippe transitava ancora primo siaa sul traguardo volante di Les Imberts posto al km 40.2 che sul GPM della Cote de Gordes posto al km 32.1. Lungo le rampe del successivo Col de la Liguiere i quattro di testa venivano raggiunti da un nutrito gruppo di contrattaccanti, ben 13, ovvero Vegard Stake Laengen (UAE Team Emirates), Wout Van Aert (Team Jumbo Visma), Julien Bernard, Kenny Ellissonde e Bauke Mollema (Team Trek Segafredo), Nils Politt (Team Bora Hansgrohe), Pierre-Luc Perichon (Team Cofidis), Xandro Meuriss e Kristian Sbaragli (Team Alpecin Fenix), Bemoit Cosnefroy e Greg Van Avermaet (Team AG2R Citroen), Luke Durdbridge (Team BikeExchange) e Quentin Pacher (Team B&B Hotels KTM). Daniel Martin scollinava in prima posizione sul Col de la Liguiere posto al km 83.6. Sulle prime rampe della prima scalata verso il Mont Ventoux il gruppo di testa aveva 5 minuti di vantaggio sul gruppo maglia gialla il quale era tirato dagli uomini della INEOS Grenadiers. Nel frattempo si registravano anche i ritiri di Miles Scotson (Team Groupama FDJ), Daniel McLay (Team Arkea Samsic), Tosh van der Sande e Tiesj Benoot (Team Lotto Soudal). Alaphilippe scollinava in prima posizione sul primo passaggio in cima al Mont Ventoux. Nella successiva discesa restavano in testa otto ciclisti, ovvero Alaphilippe, Van Aert, Mollema, Ellissonde, Bernard, Perez, Durbridge e Meurisse. All’inizio dell’ultima scalata verso il Mont Ventoux la testa della corsa aveva 4 minuti e 45 secondi sul gruppo. La maggioranza degli uomini della Trek Segafredo dava una bella spinta affinchè la fuga potesse avere chance di riuscita ma il gruppo maglia gialla a sua volta poteva rientrare grazie al lavoro della UAE Team Emirates e del Team INEOS Grenadiers. Tutto si sarebbe deciso su quest’ultima salita, la più dura ed iconica della tappa odierna. Ellissonde provava l’azione personale e prendeva qualche centinaio di metri di vantaggio su Alaphilippe, Van Aert e Mollema. Van Aert a sua volta scattava e riprendeva il francese quando mancavano circa 11 km allo scollinamento. Sotto la spinta dell’INEOS il primo nome caldo a venire meno era quello di Ben O’Connor (Team AG2R Citroen), secondo in classifica generale. Nel frattempo Van Aert restava da solo in testa. Il belga scollinava con 1 minuto e 15 secondi di vantaggio su Mollema ed Ellissonde. Subito dietro Jonas Vingegaard (Team Jumbo Visma) che aveva staccato la maglia rosa Pogacar, Richard Carapaz (Team INEOS Grenadiers) e Rigoberto Uran (Team EF Education Nippo). Van Aert vinceva dopo la discesa finale con un vantaggio di 1 minuto e 14 secondi di vantaggio su Ellissonde e Mollema. In quarta posizione Pogacar regolava il gruppo con Vingegaard, Uran e Carapaz ad 1 minuto e 38 secondi di ritardo da Van Aert. Dopo il forte ritardo accusato da O’Connor sul traguardo, Alle spalle della maglia gialla c’è adesso Rigoberto Uran (Team EF Education) secondo a 5 minuti e 18 secondi dallo sloveno mentre Vingegaard è terzo a 5 minuti e 32 secondi di ritardo. Domani è in programma la dodicesima tappa da Saint-Paul-Trois-Chateaux a Nimes. Tornano di scena le ruote veloci visto che il percorso è quasi totalmente piatto, se si esclude l’unico GPM della Côte du Belvédère de Tharaux situato a metà tappa. Cavendish può raggiungere Merckx nel computo totale di vittorie al Tour.
Giuseppe Scarfone

La vittoria di Wout van Aert a Malaucène (foto: Getty Imager Sport)