LA TAPPA DEL GIORNO (e altro ancora): SAINT-PAUL-TROIS-CHÂTEAUX – NÎMES

luglio 8, 2021
Categoria: Approfondimenti

Il Tour torna in pianura, dove rimarrà per due giorni consecutivi. Oggi si disputerà una tappa altimetricamente molto simile a quella di Valence, che come quella potrà essere condizionata dal vento

Terminata la fase alpina del Tour il gruppo si mette in marcia in direzione dei Pirenei, prima dei quali bisognerà affrontare due frazioni di trasferimento che dovrebbero finire nel palmarès di un velocista. La prima di questa è quella più intricata altimetricamente, molto simile a quella disputata due giorni fa a Valence. Rispetto alla terza frazione vinta da Cavendish l’ultima salita – una “côte” di 4 Km al 3% – sarà più vicina al traguardo, ma anche le ascese che si dovranno superare in questa tappa non dovrebbero costituire un grosso grattacapo per gli sprinter e le loro formazioni. Oggi maggior problemi potrebbero essere offerti dal vento, che spesso ha creato non poca selezione all’Étoile de Bessèges, la prima corsa a tappe ufficiale del calendario europeo, che si disputa a febbraio sulle stesse strade che saranno oggi percorse dal gruppo. E le previsioni meteo per la giornata di oggi in quel di Nîmes e dintorni lasciano intuire che anche in questa occasione il vento non mancherà di far sentire i propri effetti

La Maison Carrée di Nîmes e l’altimetria della dodicesima tappa  (www.grizette.com)

La Maison Carrée di Nîmes e l’altimetria della dodicesima tappa (www.grizette.com)

L’ANGOLO DELLA STORIA

Con quella disputata nel 2019 Nîmes è diventata “maggiorenne”. Finora sono state 18, infatti, le tappe del Tour terminate nel capoluogo del dipartimento del Gard, dove una sola volta s’è registrata una vittoria italiana, conquistata nel 1935 da Vasco Bergamaschi, il corridore mantovano che il mese precedente si era imposto nella classifica generale del Giro d’Italia. Il primo a tagliare vittorioso questo traguardo fu, invece, il francese Louis Trousselier nel 1905 – anno della terza edizione del Tour – mentre l’ultimo corridore ad imporsi a Nîmes è stato l’australiano Caleb Ewan nel citato precedente del 2019. Latitano, dunque, le affermazioni italiane in quel di Nîmes, così come anche nella classifica finale dell’Étoile de Bessèges, corsa che da diverse edizioni ha individuato nella cittadina di Alès la sede d’arrivo della frazione conclusiva. Infatti, delle 51 edizioni finora disputate (la prima si svolse nel 1971) solo una è stata conquistata da un italiano, quella del 2003 vinta da Fabio Baldato, mentre quattro sono state le edizioni che hanno visto un nostro connazionale piazzarsi al secondo posto sul podio finale e sempre per un soffio: nel 1998 vinse il belga Jo Planckaert con soli 5” su Alberto Elli, nel 2002 l’australiano Robbie McEwen precedette di 8” Andrea Ferrigato, nel 2011 il francese Anthony Ravard ha avuto la meglio per 7” su Marco Marcato mentre lo scorso anno il francese Benoît Cosnefroy ha distanziato di 13” Alberto Bettiol, al quale non è bastata la vittoria nella cronometro conclusiva. L’ultima edizione disputata ad inizio anno, invece, non ha visto italiani sul podio: ad imporsi è stato il belga Tim Wellens con poco meno di un minuto di vantaggio sul polacco Michał Kwiatkowski e sul tedesco Nils Politt.

METEO TOUR

Le previsioni meteo per la tappa del giorno

Saint-Paul-Trois-Châteaux: cielo sereno, 27.3°C, vento moderato da N (21-27 km/h), umidità al 44%
Uzès (traguardo volante – Km 132.7) : nubi sparse, 28°C, vento moderato da NNW (17-18 km/h), umidità al 33%
Nîmes: nubi sparse, 28.8°C, vento moderato da NNW (17-21 km/h), umidità al 31%

GLI ORARI DEL TOUR

13.25: inizio diretta su Eurosport1
13.30: partenza da Saint-Paul-Trois-Châteaux
13.40: partenza ufficiale
14.00: inizio diretta su RAI 2 (a circa 15 Km dalla partenza)
15.30-15.45: scollinamento Côte du Belvédère de Tharaux
16.40-16.55: traguardo volante di Uzès
17.10-17.35: arrivo a Nîmes

TOURALCONTRARIO

Ordine d’arrivo dell’undicesima tappa, Sorgues – Malaucène

1° Søren Kragh Andersen
2° Nacer Bouhanni a 4′11″
3° Jérémy Cabot a 6′56″
4° Mads Pedersen s.t.
5° Carlos Barbero s.t.

Miglior italiano: Davide Ballerini, 11° a 6′56″

Classifica generale

1° Roger Kluge
2° Amund Grøndahl Jansen 3′41″
3° Mads Pedersen a 7′06″
4° Jérémy Cabot a 7′55″
5° Marco Haller a 13′43″

Miglior italiano: Daniel Oss, 21° a 25′19″

STRAFALGAR SQUARE

L’angolo degli strafalcioni dei telecronisti

Garzelli: “Antony Rolland” (Pierre Rolland)
Conti: “Merckx ha contestato il ritiro di Adrie Van der Poel” (Adri non corre più dal 2000, si parlava del ritiro dal Tour di suo figlio Mathieu)
De Luca: “Sagan lascia le code del gruppo”
De Luca: “Una delle tappe più belle in previsione di questo Tour”
Garzelli: La parte più importante è quella che Carapaz si è mesto in testa a tutta”
Garzelli: “Come ho detto più volta”
Garzelli: “Questa tappa rimarrà a tanti”
De Luca: “Gaudu ha perso un centinaio di metri da parte del gruppo maglia gialla”
De Luca (ricordando la tappa del Ventoux del 2016, quando una moto della tv francese fece cadere alcuni corridori): “L’urto della televisione francese”
De Luca: “Froome camminava con in ginocchio che batteva sul mento”
De Luca (commentando una ripresa aerea del Ventoux): “Eccolo in tutta la sua crudeltà il Mont Ventoux” (ma in quelle immagini non si vedeva nulla a causa delle nuvole basse)
Conti: “In passato ho vissuto con il Mont Ventoux”
Garzelli: “Questi accelerazione fanno male”
De Luca: “Arriva in pieno laterale la forza del vento”
Orlando (parlando dell’uscita di Démare dal tempo massimo nella tappa di Tignes): “Démare ci ha lasciato le penne”
Garzelli: “Gli altri nemmeno c’ha provato”
Garzelli: “I piedi dell’ultima ascesa”
Garzelli: “Compagni di squadra maglia gialla”
Garzelli: “Le sensazione non erano sbelle”
Garzelli: “Va via Kenny Elissonde” (si era staccato)
De Luca: “Si voltano indietro nel sostegno della sua ammiraglia”
Garzelli: “Katossi” (Kwiatkowski)
De Luca: “Questo tratto continua a perdere”
Garzelli: “Ne parlava moe bene”
Garzelli: “Rolf Soresen” (Sorensen)
Garzelli: “Discesa nella quale si potrà aprire o chiudere i tempi”
Garzelli: “Due o tre collaboratori possono collaborare”
Garzelli: “Il morale alto di essere sul podio”
Garzelli: “Luz Ardiden, un arrivo lungo più di 20 Km” (la salita di Luz Ardiden, che si affronterà settimana prossima, è lunga circa 13 Km)
De Luca: “La tappa con l’inedita scalata al Mont Ventoux” (ad essere inedita era la doppia scalata, il Ventoux finora è stato scalato 16 volte al Tour”
De Luca: “Una vittoria dopo tanta sofferenza meritata” (ben ti stà a sfidare il Ventoux)

DISCOTOUR

Sous le vent (Céline Dion – Garou)

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