THOMAS, SPUNTO VINCENTE A SAINT-VALLIER. POSTLBERGER RESTA IN GIALLO
Geraint Thomas (Team INEOS Grenadiers) è artefice di un attacco micidiale ad 1 km dall’arrivo di Saint-Vallier. Il gallese, deluso dalla cronometro di ieri, fa vedere di che pasta è fatto e vince in un modo del tutto inaspettato, riuscendo a resistere al ritorno dei velocisti. Postlberger resta in giallo ma nelle ultime tre tappe, con moltissime salite, ci aspettiamo la battaglia definitiva tra i big di classifica.
La tappa a cronometro di ieri ha dimostrato che nel ciclismo tutto può succedere e che l’imprevedibilità a volte rende le corse più divertenti. Dopo il primo intertempo monstre di Geraint Thomas (Team INEOS Grenadiers) chi avrebbe mai pensato al crollo nella seconda parte del gallese? E invece con una tattica accorta e calcolatrice, questa volta proprio l’INEOS, maestra di ciò, è venuta meno a vantaggio di un’Astana sugli scudi con Lutsenko e Izagirre. E lo stesso Lukas Postlberger (Team Bora Hasgrohe), dato per spacciato all’inizio della tappa ha difeso con le unghie e con i denti quella maglia gialla che oggi sfoggia ancora con fierezza alla partenza di Saint-Chamond. La quarta tappa allo stesso tempo, visto l’andazzo, si presta a colpi di mano nel finale con il durissimo strappo della Cote de Montrebut, a 13 km dall’arrivo. Vedremo se Sonny Colbrelli (Team Bahrain Victorious) con la gamba che ha dimostrato di avere finora riuscirà a domare quel km e mezzo con pendenze in doppia cifra. Ma prima dell’ultima cote i ciclisti dovranno affrontare altri quattro GPM, che potrebbero sentirsi nelle gambe proprio nel finale. Il primo attacco, dopo la partenza da Saint-Chamond, era portato da Kasper Asgreen (Team Deceuninck Quick Step). Il ciclista danese veniva subito ripreso dal gruppo. Sul primo GPM di giornata, la Cote du Planil, il ritmo era molto sostenuto e si creavano alcune fratture nel gruppo. Tim Wellens (Team Lotto Soudal) scollinava in prima posizione. Erano in particolare Bora Hansgrohe ed Astana a tirare il gruppo nella successiva discesa. Si staccava un primo drappello di cinque ciclisti con Wellens, Asgreen, Julien Bernard (Team Trek Segafredo), Tsgabu Grmay (Team Bikeexchange) e Cyril Gautier (Team B&B Hotels KTM). Asgreen si aggiudicava il traguardo volante di Saint-Appolinard. Il gruppo dopo una quarantina di km aveva un ritardo di circa 2 minuti dalla fuga. Una clamorosa caduta proprio nel gruppo dei fuggitivi rallentava i cinque attaccanti che venivano raggiunti da un gruppetto di tre ciclisti: Jasper Stuyven (Team Trek Segafredo), Josef Cerny (Team Deceuninck Quick Step) e Ryan Mullen (Team Trek Segafredo). La Trek Segafredo aveva così tre ciclisti in fuga. Sulla Cote de la Sizeranne era Bernard a scollinare per primo. Nel frattempo anche il Team Bahrain Victorious si era messo a tirare in testa al gruppo. Nell’avvicinarsi alla Cote de Hauterives, terzo GPM in programma, i fuggitivi non erano più compatti e iniziavano scatti e contro scatti, Cerny si avvantaggiava di qualche centinaia di metri ed iniziava in solitaria l’ascesa verso la Cote de Hauterives. Il ciclista ceco scollinava per primo ma sotto l’impulso dell’INEOS Grenadiers veniva ripreso prima dell’ascesa verso il quarto GPM di giornata, il Col de Barbe Bleu. Lungo l’ascesa del GPM in questione, Sven Erik Bistrom (UAE Team Emirates) attaccava e scollinava in prima posizione con un minuto circa di vantaggio sul gruppo inseguitore. Il ciclista norvegese veniva ripreso poco prima dell’ascesa verso il muro della Cote di Montrebut, sulla quale molto probabilmente si sarebbe decisa la tappa odierna. Il gruppo prendeva la salita subbetta a velocità elevatissima ed in particolare l’INEOS era abile a non creare eccessivi problemi per i suoi capitani, tenendoli sempre nelle prime posizioni. Il gruppo, forte di una quarantina di ciclisti, si avviava verso l’arrivo di Saint-Vallier a velocità elevata. Quando le squadre dei velocisti presenti in gruppo, tra cui Sonny Colbrelli (Team Bahrain Victorious), iniziavano a preparare la volata, un improvviso attacco da parte di Gerant Thomas sorprendeva tutti. Il gallese riusciva ad evitare il ritorno del gruppo e sprintava per inerzia vincendo davanti a Sonny Colbrelli ed Alex Aranburu (Team Astana). Chiudevano la top five Carlos Barbero (Team Qhubeka ASSOS) in quarta posizione Mads Wurtz Schmidt (Team Israel StartUp Nation) in quinta posizione. Thomas vince per la seconda volta in stagione in un modo del tutto anomalo rispetto alle sue caratteristiche e grazie agli abbuoni scala un paio di posizioni in classifica generale: il gallese è ora sesto, a 14 secondi di ritardo da Lukas Postlberger (Team Bora Hansgrohe). Domani la quinta tappa da Loriol-sur-Drome a Le Sappey-en-Chartreuse presenta un finale molto impegnativo con quattro GPM racchiusi negli ultimi 50 km. Si inizia con il Col de la Placette, di seconda categoria, per poi scalare dopo una breve tratto di pianura il Col de Porte, lungo 7.7 km con pendenza media del 6.5%. Infine due GPM ravvicinati di terza categoria, uno la prosecuzione dell’altro, terminano proprio all’arrivo dove crediamo che i migliori saranno compresi in un gruppo non molto numeroso.
Giuseppe Scarfone

La vittoria di Geraint Thomas a Saint-Vallier (foto: Getty Images)