GIRO 2021- LE PAGELLE DELLA SECONDA SETTIMANA

maggio 25, 2021
Categoria: Approfondimenti

Al termine della seconda settimana proponiavo nuove pagelle e stavolta le sentenze saranno definitive per i velocisti, non essendo più previste tappe alla loro portata nella rimanente sezione del Giro d’Italia 2021

EGAN BERNAL: Il corridore colombiano chiude il discorso Maglia Rosa nella seconda settimana. Bene sullo sterrato nella tappa di Montalcino, benissimo sulle dure rampe dello Zoncolan dove insegue, raggiunge e stacca Simon Yates, perfetto sul Giau. I problemi alla schiena sono solo un brutto ricordo e all’orizzonte non si vede nessuno in grado di scalzarlo dalla vetta della classifica. VOTO: 9,5

DAMIANO CARUSO: Senza Landa e con Pello Bilbao in crisi, il buon siciliano si ritrova coi gradi di capitano, un ruolo che Caruso ricopre egregiamente. Arriva alla terza settimana in seconda posizione nella classifica generale, un risultato che cercherà di difendere e che lo ripagherà per tutte le stagioni in cui ha dovuto sacrificarsi per i vari capitani di turno. VOTO: 8,5

HUGH CARTHY: Un fantasma. C’è ma non si vede, Giau compreso. Termina la seconda settimana del Giro d’Italia sul gradino più basso del podio a 3′40” da Bernal. Lo statunitense della EF Education-Nippo sarà uno di quei corridori che potrebbe regalarci azioni importanti nella terza settimana, dove esce allo scoperto, tutto da vedere se si accontenterà del terzo posto. Da attenzionare. VOTO: 7

PETER SAGAN: Il tre volte Campione del Mondo non avrà lo smalto degli anni migliori, ma la grinta e la sagacia tattica è sempre la stessa. Vince a Foligno e sale due volte sul podio di giornata, conquista la maglia ciclamino e la tiene saldamente in pugno proteggendola dagli attacchi dei rivali. VOTO: 7

GIACOMO NIZZOLO: Sfiora la vittoria due volte per poi trovarla a Verona quando scatta da lontano per riprendere Affini. Il gesto tecnico del portabandiera della Qhubeka ASSOS è uno dei più belli di questa edizione della Corsa Rosa. VOTO: 7

TIM MERLIER: Il belga vince la prima volata del Giro d’Italia, non riesce più a ripetersi ma con caparbietà conquista due volte la maglia ciclamino, una per ritiro di Ewan. Buona la sua prima partecipazione ad un Grande Giro di tre settimane. VOTO: 7

GIULIO CICCONE: Corre con la consueta energia, nonostante una Trek-Segafredo che disperde le proprie energie senza raccogliere frutti, inseguendo tappe e fughe. Perde terreno a Montalcino, dove si fa trovare impreparato nell’azione clou di giornata. Si difende nei giorni seguenti superando senza danni l’esame Zoncolan e soprattutto il Giau. VOTO: 6,5

CALEB EWAN: Come da tradizione sbaglia le prime volate, poi prende le misure e non ce n’è per nessuno. L’australiano vince facile sia a Cattolica, sia a Termoli. Resta l’ombra di un ritiro, con la maglia ciclamino addosso, che sembra più tattica che dovuta a problemi di salute. VOTO: 6,5

DAVIDE CIMOLAI: Il velocista friuliano della Israel Start-Up Nation regala al suo team piazzamenti importanti. Termina sul podio di giornata per ben tre volte e sfiora anche la quarta. Sempre combattivo e attento, nelle volate dà il meglio di sé. VOTO: 6

ALEKSANDER VLASOV: Il russo scoppia sul più bello. Aveva iniziato la seconda settimana con la gamba e l’energia che aveva dall’inizio del Giro. Sullo Zoncolan, con un’Astana che ha fatto fuoco e fiamme nei chilometri precedenti, crolla nel finale commettendo errori di inesperienza. Limita i danni nella tappa con arrivo a Cortina d’Ampezzo. Podio a portata di mano. VOTO: 6

ROMAIN BARDET: Dopo una prima parte di Giro d’Italia da dimenticare, rientra in classifica con un’ottima prestazione sul Giau e lungo la seguente discesa verso Cortina d’Ampezzo. Arriva alla terza settimana con un ritardo di soli 1′30” dal terzo posto. VOTO: 6

ELIA VIVIANI: Dopo il Giro disastroso dello scorso anno, il veronese si presenta al via con voglia e determinazione. Raccoglie due terzi posti ma è ben lontano da vincere una tappa. Sarà il portabandiera della spedizione italiana alle Olimpiadi di Tokyo, un grosso bocca in lupo. VOTO: 5,5

MATTEO MOSCHETTI: Il velocista della Trek-Segafredo è ancora un gradino sotto rispetto ai velocisti di primo piano presenti al Giro d’Italia. Deve crescere ancora. VOTO: 5,5

FERNANDO GAVIRIA: Il colombiano della UAE-Team Emirates paga le incomprensioni con gli uomini del suo treno (Molano) e soprattutto una condizione fisico-psicologica che non trova più. Arriva secondo a Foligno, ma lo spunto di qualche anno fa è ormai un ricordo, notizia triste se parliamo di un ventiseienne. VOTO: 5,5

SIMON YATES: Il corridore britannico dopo qualche tappa in sordina esce allo scoperto sullo Zoncolan. Per il resto della settimana corre di rimessa alla ricerca del picco di forma che sembrava si stesse avvicinando e invece crolla sul Giau. In classifica generale si ritrova quinto a 4′20” da Egan Bernal, distacco che sembra ormai eccessivo. Nulla è scontato, proprio Yates perse il Giro d’Italia nel 2018 nelle diciannovesima tappa, in una frazione ostica ma non irresistibile per opera di un indemoniato Froome; deve provare il tutto per tutto per salvare una Corsa Rosa al momento amara per lui. VOTO: 5

REMCO EVENEPOEL: Seconda settimana nera per il campioncino belga dove sono usciti tutti i suoi limiti che lo costringono a mettere da parte le ambizioni di classifica. Nella tappa degli sterrati toscani soffre e si allontana dalla Maglia Rosa, sullo Zoncolan dopo aver sofferto nella discesa del Rest prende 1′30” da Bernal. Disperso sul Giau. Male male. VOTO: 5

VINCENZO NIBALI: L’attacco in discesa a Bagno di Romagna è stato solo una splendida illusione. Si è vista una seconda settimana da incubo per lo “Squalo”. Sullo Zoncolan è uno dei primi big a staccarsi e arriverà con oltre 10 minuti di ritardo da Bernal, prova ad andare in fuga nulla tappa di Cortina d’Ampezzo ma non regge il ritmo degli altri fuggitivi. Tentera ancora di salvare questa sua partecipazione al Giro provando a vincere una tappa nella terza settimana, ma la gamba non è quella degli anni migliori. VOTO: 5

DYLAN GROENEWEGEN: Il velocista della Jumbo-Visma rientrava in corsa dopo la lunga squalifica. Lontanissimo dalla forma migliore, non riesce a trovare i tempi giusti nelle volate. VOTO: 5

Luigi Giglio

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