LA TAPPA DEL GIORNO (e altro ancora): CITTADELLA – MONTE ZONCOLAN
maggio 22, 2021
Categoria: Approfondimenti
Oggi i corridori affrontareranno il famigerato Zoncolan, ma in questa occasione sarà risparmiato loro il tremendo versante di Ovaro. Si salirà, infatti, da quello meno impegnativo di Sutrio, che è comunque una signora salita di tutto rispetto, con pendenze interessanti già nel tratto che erroneamente viene ritenuto “facile” e picchi estremi solamente negli ultimi 3 Km, che presentano una media del 13% e una piccante sventagliata al 27%
Stavolta dovremmo accontentarci del lato “B” perché quest’anno Enzo Cainero, da due decenni promotore delle tappe friulane del Giro d’Italia, ha voluto far salire i corridori dal lato “buono” del Monte Zoncolan. Buono è virgolettato perché il versante che sale da Sutrio, pur non essendo nemmeno lontanamente paragonabile a quello tremendo di Ovaro (9.5 Km al 12.3%), non è proprio così gentile come si potrebbe pensare. I suoi numeri sono, infatti, quelli di una signora salita sulla quale uno scalatore può conquistare un bel gruzzoletto sugli avversari, dovendosi superare nel finale un dislivello di quasi 1200 metri, dato che coniugato alla distanza di 13.3 Km fornisce una pendenza media dell’8.9%. La strada che risale le pendici orientali del “Kaiser”, così è stato ribattezzato dagli appassionati il monte carnico, è scomponibile in due parti distinte, con la prima che termina in prossimità del bivio per il rifugio Enzo Moro dopo aver affrontato 9 Km d’ascesa all’8.3%. 1500 metri dalle inclinazioni tenere (media del 4.5%) fanno quindi da antipasto alla ripidissima rampa finale, che ricorda le micidiali rasoiate che s’incontrano salendo da Ovaro e addirittura le supera: in quei 3000 metri conclusivi, che salgono al 13% medio, si raggiunge infatti il picco di pendenza massima più alto dell’intero monte, con la strada che schizza fino al 27% quando mancano 400 metri al traguardo. Lo Zoncolan non sarà l’unica difficoltà altimetrica del tracciato della tappa odierna poiché a una sessantina di chilometri dalla conclusione si dovrà superare la Forcella Monte Rest, più impegnativa nel versante della discesa rispetto a quello della salita (10.5 Km al 5.9%): al Giro del 1987 percorrendo quella ripida e stretta picchiata di quasi 6 Km all’8% andò in scena lo storico attacco dell’irlandese Stephen Roche al suo capitano in maglia rosa Roberto Visentini, episodio passato alla storia con il nome di “tradimento di Sappada” dal nome della località dove quella frazione terminò con la vittoria dell’olandese Johan van der Velde e il ritorno di Roche al vertice della classifica.

Il “plateau” del Monte Zoncolan e l’altimetria della tredicesima tappa (www.montagnadiviaggi.it)
L’ANGOLO DELLA STORIA
Il Monte Zoncolan ha una madrina perché è stata una donna la prima a tenere a battesimo il “Kaiser”. Cinque anni prima dell’approdo dei professionisti, infatti, nel 1997 questa salita ospitò l’arrivo di una tappa del Giro d’Italia femminile conquista dalla toscana Fabiana Luperini, alla quale fu però risparmiato il tratto finale perché in quell’occasione il traguardo era fissato presso il Rifugio Moro. Fu percorsa fino in vetta, invece, al Giro del 2003, quando il primo professionista a metter vittoriosamente le ruote in vetta allo Zoncolan fu il trentino Gilberto Simoni, che al traguardo precedette di 34” il varesino Stefano Garzelli e di 39” il toscano Francesco Casagrande. In entrambi i casi si salì da Sutrio, anche se per il 2003 Cainero aveva proposto il versante di Ovaro, rigettato dall’allora direttore del Giro Carmine Castellano perché riteneva improponibili in corsa le basse gallerie finali, sotto le quali non sarebbero potute transitare né le ammiraglie con le bici montate sul tetto, né i camion che trasportavano le transenne. Fu il suo successore Angelo Zomegnan a risolvere il problema decidendo che le auto si sarebbero fermate ai piedi della salita, che il servizio tecnico sarebbe stato offerto dalle moto e che al posto delle transenne ci sarebbe stato il “cordone umano” degli Alpini. Così nel 2007 per la prima volta nella storia fu proposto il micidiale versante occidentale, in cima al quale tornò ancora a imporsi Simoni, al quale seguì Ivan Basso nel 2010. L’anno successivo, quando s’impose sullo spagnolo Igor Antón, Zomegnan e Cainero vollero “strafare” abbinando lo Zoncolan al vicino Monte Crostis, tolto dal tracciato all’ultimo momento a causa delle proteste dei direttori sportivi che lamentavano il fatto che non avrebbero potuto seguire i corridori dalle ammiraglie per quasi 50 Km, essendo queste state escluse da entrambe le ascese. In seguito gli arrivi sul “Kaiser” saranno più cadenzati nel tempo e si avranno così le vittorie dell’australiano Michael Rogers nel 2014 e del britannico Chris Froome nel 2018, stesso anno nel quale anche il Giro femminile tornerà sullo Zoncolan, stavolta salendo dal versante di Ovaro, che sarà domato dall’autentica dominatrice di quell’edizione, l’olandese Annemiek van Vleuten.
CIAK… SI GIRO
In occasione della tappa di Termoli avevamo parlato di location dalla duplice natura perché per “Il viaggio” si erano utilizzati due luoghi differenti per scene che nella finzione cinematografica erano ambientate nel medesimo luogo. Ma in passato è capitato che se ne usassero anche tre o quattro di location diverse ed è quel che fece, per esempio, nel 1976 il regista Flavio Mogherini quando decise di trarre un film da “Un coperto in più”, commedia teatrale che quattro anni prima era stata scritta da Maurizio Costanzo e portata in scena dall’attore e regista napoletano Carlo Giuffrè, che vi recitò assieme al fratello Aldo. Mogherini ne rivoluzionò la trama, cambiò il luogo dove si svolge la vicenda e ne mutò il titolo in “Culastrisce nobile veneziano”, film che racconta le vicissitudini del marchese Luca Maria Sbrizon (Marcello Mastroianni), vedovo ma convito che sia ancora in vita accanto a lui la defunta consorte Luisa, interpretata da Claudia Mori, moglie di Adriano Celentano. Per la dimora di “Culastrisce” il regista aveva davvero l’imbarazzo della scelta per il gran numero di ville che punteggiano le terre che il gruppo solcherà nel tratto iniziale di questa tappa e alla fine non seppe decidersi perché quella che nel film sembra un’unica villa nelle realtà sono tre differenti, tra l’altro situate in tre provincie diverse. La parte del leone la fa Villa Almerico Capra di Vicenza, più nota come “La Rotonda” e le cui inquadrature rappresentano gli esterni della dimora del marchese. Per le scene girate nel vasto parco circostante, invece, ci si spostò tra il laghetto di Villa Barbarigo a Valsanzibio (Padova) e la serra di Villa Revedin Bolasco a Castelfranco Veneto (Treviso), centro che i “girini” attraverseranno subito dopo la partenza da Cittadella. E non è finita qui perché altre ville compaiono nel film….

La serra di Villa Revedin Bolasco a Castelfranco Veneto, parte del "mosaico" di ville venete che compongono la dimora del marchese Sbrizon in "Culastrisce nobile veneziano" (www.davinotti.com)
Cliccate qui per scoprire le altre location del film
https://www.davinotti.com/forum/location-verificate/culastrisce-nobile-veneziano/50004830
METEO GIRO
Le previsioni meteo per la tappa del giorno
<Cittadella: cielo coperto, 18°C, vento debole da SSW (5 Km/h), umidità al 66%
Spresiano (Km 43.3) : cielo coperto, 18.7°C, vento moderato da S (11-13 Km/h), umidità al 62%
Castello di Caneva – GPM (Km 76.9) : cielo coperto con possibilità di deboli e isolate precipitazioni, 17.8°C, vento moderato da S (11-12 Km/h), umidità al 71%
Meduno – traguardo volante (120.6 Km): pioggia modesta (0.5 mm), 15.1°C (percepiti 16°C), vento moderato da S (15-17 Km/h), umidità al 83%
Priuso (161.5 Km): temporale con pioggia consistente (1.5 mm), 13.6°C, vento moderato da S (20-24 Km/h), umidità al 95%
Arta Terme – traguardo volante (186.3 Km): temporale con pioggia consistente (1.5 mm), 13.5°C, vento moderato da S (19-25 Km/h), umidità al 93%
Monte Zoncolan: pioggia modesta (0.5 mm), 5.9°C, vento moderato da SSW (18-23 Km/h), umidità al 97%
GLI ORARI DEL GIRO
10.15: inizio diretta su Raisport
11.25: inizio diretta su Eurosport1
11.30: partenza da Cittadellla
13.20-13.35: GPM di Castello di Caneva
14.00: inizio diretta su Rai2 (dopo circa 107 Km dalla partenza)
14.25-14.40: traguardo volante di Meduno
15.15-15.40: GPM di Forcella Monte Rest
16.05-16.35: traguardo volante di Arta Terme
16.15-16.45: inizio salita Monte Zoncolan
16.55-17.35: arrivo sul Monte Zoncolan
GIROALCONTRARIO
L’ordine d’arrivo e la classifica generale visti dal punto di vista della maglia nera.
Ordine d’arrivo tredicesima tappa, Ravenna – Verona
1° Samuele Rivi
2° Albert Torres a 43″
3° Jai Hindley s.t.
4° Chris Hamilton s.t.
5° Victor Lafay s.t.
Classifica generale
1° Riccardo Minali
2° Attilio Viviani a 5″
3° Dylan Groenevegen a 5′15″
4° Samuele Rivi a 6′58″
5° Umberto Marengo a 7′50″
Maglia nera: Egan Bernal, 164° a 2h36′47″
STRAFALGAR SQUARE
L’angolo degli strafalcioni dei telecronisti
Professor Fagnani: “La tappa si svolgerà senza fenomeni avversivi” (avversi)
Bastianelli (direttore Agenzia Nazionale del Turismo): “Questa sarà un’estata”
Genovesi: “Vicino a Learco Guerra è nato Virgilio”
Borgato: “Si accumulano le fatica”
Borgato: “Ieri gli era stata data questa novità” (notizia)
Pancani: “Bagnolo sul Vito” (Bagnolo San Vito)
Borgato: “Si stanno guardandi tutti”
Borgato: “Corsa Porta Nuova” (corso)
Borgato: “L’organizzazioni delle squadre”
Pancani: “Bagni di Romagna”
Pancani: “Sono andati a 40 e 800 nella media di gara”
Pancani: “Campenaerts prova a mettere in fuga il gruppo” (in fila)
DISCOGIRO
Finalmente io (Irene Grandi)