LA TAPPA DEL GIORNO (e altro ancora): RAVENNA – VERONA
maggio 21, 2021
Categoria: Approfondimenti
È la “Dante Stage” ma non solo. Nella tredicesima tappa del Giro, oltre ad omaggiare l’autore della Divina Commedia nel 700° anniversario della morte, si festeggerà il novantesimo compleanno della maglia rosa con il passaggio dalle terre natale di Learco Guerra, il corridore che per primo ebbe l’onore di indossare il prestigioso indumento, conquistandolo proprio sulle strade di casa. Poi tutti a gustarsi quello che sarà molto probabilmente l’ultimo arrivo in volata di questa edizione.
Quest’anno c’era da celebrare il 700° anniversario della morte di Dante Alighieri e gli organizzatori avevano due scelte: ricordare il Divin Poeta disegnando un tappone infernale o una frazione più paradisiaca e alla fine s’è scelta questa strada, collegando in poco meno di 200 Km privi di qualsivoglia difficoltà altimetrica due centri cari ai dantisti. Si partirà così da Ravenna – dove l’Alighieri trascorse gli ultimi anni di vita, morì stroncato dalla malaria e dove è sepolto – per veleggiare in direzione di Verona, dove l’autore della Divina Commedia soggiornò per cinque anni presso la corte scaligera su espresso invito di Cangrande I Della Scala. In mancanza di divagazioni in salita strada facendo ci si potrà “distrarre” con un’altra celebrazione, quella del novantesimo compleanno della maglia rosa, assegnata per la prima volta nel 1931. Quell’anno il Giro lo vinse il piemontese Francesco Camusso, ma il primo ad avere l’onore di indossarla fu Learco Guerra, che il 10 maggio 1931 s’impose nella tappa d’apertura, Milano – Mantova, precedendo allo sprint Alfredo Binda e Michele Mara. Proprio da Mantova i corridori transiteranno mancheranno circa 40 Km all’arrivo e poco prima si sarà affrontato il secondo dei due traguardi volanti giornalieri a Bagnolo San Vito, il comune d’origine di Guerra, nato il 14 ottobre 1902 nella vicina frazione San Nicolò Po. Un’ora più tardi assisteremo in quel di Verona ad un appassionante arrivo in volata che si annuncia particolarmente combattutto perchè sarà l’ultimo di questa edizione: da qui a Milano il percorso non offrirà più occasioni per i velocisti.

L’isolata chiesa campestre di San Nicolò Po, paese natale di Learco Guerra, e l’altimetria della tredicesima tappa (Google Street View)
L’ANGOLO DELLA STORIA
Verona si colloca alla settima posizione nella classifica della città più toccate dal Giro, a pari quota con Trieste e preceduta in ordine crescente da Bologna, Firenze e Genova (anche queste ex aequo), Torino, Napoli, Roma e dall’irraggiungibile Milano. La prima conclusione all’ombra dell’Arena porta la data del 30 maggio 1924, quando il milanese Arturo Ferrario vinse quella che era la penultima tappa di quell’edizione, disputata solo da corridori “individuali” e vinta dal piemontese di natali americani Giuseppe Enrici. A Verona la Corsa Rosa tornerà stabilmente nei tre anni successivi, quando questo traguardo sarà rispettivamente di Costante Girardengo (1925) e per due volte di Alfredo Binda (1926 e 1927), poi non se ne parlerà più fino al 1940, l’anno della prima vittoria di Fausto Coppi alla vigilia del lungo stop causato dalla seconda guerra mondiale, quando sarà il suo capitano Gino Bartali a tagliare per primo la linea d’arrivo. Verona sarà presente anche nel tracciato del Giro della Rinascita (1946; vittoria del friulano Oreste Conte), poi si dovranno attendere undici anni per rivedere la corsa sulle strade della città veneta e in un’occasione particolare perché sarà Verona ad “assegnare” la prima maglia rosa nel 1957 accogliendo l’arrivo della tappa d’apertura, conquistata allo sprint dal belga Rik Van Steenbergen. Proseguendo con le edizioni del Giro nel 1959 arriverà la vittoria dello spagnolo Miguel Poblet, nel 1960 quella del francese André Darrigade, mentre per vedere un italiano tornare a sfrecciare vittorioso su questo traguardo bisognerà aspettare il 1964, anno della vittoria del trevigiano Vendramino Bariviera. Tre anni più tardi Torriani porterà per la prima volta il Giro all’interno dell’Arena, sede d’arrivo di una tappa a cronometro di 45 Km scattata da Mantova e vinta dal danese Ole Ritter. 19 anni dopo la vittoria di Van Steenbergen un altro Rik che vien dal Belgio, Van Linden, farà suo il traguardo veronese nel 1973, poi arriveranno le affermazioni del parmense Ercole Gualazzini nel 1979 e del norvegese Knut Knudsen nel 1981, anche stavolta al termine di una cronometro che approdava all’interno dell’Arena, ma che prevedeva la partenza da Soave. Tra le medesime località e sul medesimo tracciato di 42 Km si tornerà a gareggiare in occasione dell’ultima tappa del Giro del 1984, la storica frazione del “sorpasso” in extremis di Francesco Moser ai danni del francese Laurent Fignon, evento il cui clamore spinse Torriani ad assegnare a Verona anche il cronoprologo dell’edizione successiva, pure conquistato dal corridore trentino. Dopo la tappa del 1997, che propose in anteprima il circuito dei mondiali del 1999 e che terminò con la vittoria in solitaria del bergamasco Mirco Gualdi, tutti i successivi ritorni del Giro a Verona saranno all’insegna del tic-tac, con frazioni a cronometro che sono state nell’ordine conquistate dal bergamasco Paolo Savoldelli nel 2007, dallo svedese Gustav Erik Larsson nel 2012 e dallo statunitense Chad Haga nel 2019, mentre nel 2012 le strade della città scaligera ospitarono una cronometro a squadre – prima tappa italiana di quell’edizione, partita dalla Danimarca – vinta dalla formazione statunitense Garmin-Barracuda.
CIAK… SI GIRO
Non sappiamo se Learco Guerra fosse un appassionato di cinema. Ma se, nell’autunno del 1949, fosse andato ad assistere alla proiezione de “Il mulino del Po” di sicuro non fatichiamo a immaginarcelo compiere un salto sulla poltrona e provare un tuffo al cuore nel riconoscere luoghi a lui cari. Per le riprese del film ispirato al terzo dei tre volumi che all’epoca componevano l’omonimo romanzo di Riccardo Bacchelli, pubblicato in forma unitaria solamente nel 1957, il regista Alberto Lattuada non scelse di girare nella zona del delta del Po, dove il romanzo era ambientato, ma optò per le campagne mantovane, forse perché più vicine alle grandi città e meglio raggiungibili con gli ingombranti mezzi utilizzati dalle produzioni cinematografiche. Così per una delle principali location del film, la fattoria di padron Clapassòn nella quale lavorano come braccianti i membri dei Verginesi (una delle due famiglie protagoniste, antagonista degli Scacerni) fu scelta la Corte Arrigona, complesso rurale situato nelle campagne di Bagnolo San Vito, il paese del quale era originario Guerra, che come ricordavamo più sopra era nato nella frazione di San Nicolò Po: proprio la piccola chiesetta intitolata a San Nicola, nella quale Learco era stato battezzato poche ore dopo la nascita, fa la “comparsa” sullo sfondo di una scena secondaria del film, nella quale i Verginesi rifiutano di rispondere al saluto di un componente dell’avversaria famiglia, colpevole di non aver aderito alla “Lega dei Lavoratori”.

La chiesetta di San Nicolò Po, nella quale fu battezzato Learco Guerra, fa da "comparsa" in una scena del "Il mulino del Po" (www.davinotti.com)
Cliccate qui per scoprire le altre location del film
https://www.davinotti.com/forum/location-verificate/il-mulino-del-po/50012369
METEO GIRO
Le previsioni meteo per la tappa del giorno
Ravenna: poco nuvoloso, 23.2°C (percepiti 24°C), vento debole da SW (8-11 Km/h), umidità al 32%
Argenta (Km 34) : poco nuvoloso, 25.2°C (percepiti 26°C), vento debole da SW (8-9 Km/h), umidità al 23%
Ferrara – traguardo volante (Km 67.5): cielo sereno, 25.4°C, vento debole da SW (7-8 Km/h), umidità al 23%
Bergantino (110.4 Km): poco nuvoloso, 25°C, vento debole da SW (6-8 Km/h), umidità al 26%
Bagnolo San Vito – traguardo volante (144.6 Km): poco nuvoloso, 25.5°C, vento moderato da SW (12 Km/h), umidità al 24%
Verona: nubi sparse, 24°C, vento moderato da SW (12-15 Km/h), umidità al 28%
GLI ORARI DEL GIRO
11.15: inizio diretta su Raisport
12.20: inizio diretta su Eurosport1
12.25: partenza da Ravenna
14.00: inizio diretta su Rai2 (dopo circa 60 Km dalla partenza)
14.05-14.15: traguardo volante di Ferrara
15.50-16.10: traguardo volante di Bagnolo San Vito
17.00-17.25: arrivo a Verona
GIROALCONTRARIO
L’ordine d’arrivo e la classifica generale visti dal punto di vista della maglia nera.
Ordine d’arrivo dodicesima tappa, Siena – Bagno di Romagna
1° Łukasz Wiśniowski
2° Matteo Jorgenson s.t.
3° Mauro Schmid s.t.
4° Valerio Conti a 2″
5° Riccardo Minali s.t
Classifica generale
1° Riccardo Minali
2° Attilio Viviani a 5″
3° Dylan Groenevegen a 5′15″
4° Umberto Marengo a 7′48″
5° Samuele Rivi a 9′53″
Maglia nera: Egan Bernal, 164° a 2h36′47″
STRAFALGAR SQUARE
L’angolo degli strafalcioni dei telecronisti
Saligari: “Ecco le immagini che lo hanno portato al ritiro”
Barresi: “Bagno di Romana”
Pancani: “L’ospedale di Careggi è stato sottoposto a vari esami”
Borgato: “Alfredo Martini è stato il padre e il nonno di molti corridori”
Pancani: “Simone Petilli era nelle ammiraglie”
Genovesi: “Comune di Bagno di Santa Sofia” (Santa Sofia e Bagno di Romagna sono due comuni distinti, toccati nel finale)
Pancani: “Elia Viviani ha fatto poco fa un nome” (correndo non poteva parlare con i giornalisti)
Pancani: “Coppia formata da Edet Visconti”
Televideo RAI: “Il gruppo lascia fare i fuggitivi”
Televideo RAI: “Honore” (Honorè)
DISCOGIRO
Escape to Victory (Bill Conti, colonna sonora del filmn “Fuga per la vittoria”)