BERNAL, SHOW SULLO STERRATO DI CAMPO FELICE. TAPPA E MAGLIA PER IL COLOMBIANO
Nel tappone appenninico di Campo Felice, con gli ultimi 1600 metri in sterrato, la fuga di giornata sembra avere la meglio sulla salita finale grazie alla coppia formata da Bouwman e Bouchard, ultimi ad arrendersi al ritorno di un gruppo sempre più spezzettato. Ma il forcing finale della INEOS permette ad Egan Bernal di partire a circa 500 metri dal traguardo e di fare il vuoto; il colombiano vince con ampio margine sugli avversari diretti e si veste di rosa.
Gli Appennini e l’Abruzzo sono ancora protagonisti al Giro 2021 con la nona tappa da Castel di Sangro a Campo Felice, interamente corsa in provincia de L’Aquila. Sono 158 i km che i ciclisti dovranno percorrere e che hanno pochissima pianura. Sono quattro i GPM da scalare e l’ultimo, in cima al quale è posto l’arrivo, presenta gli ultimi 1600 metri in sterrato, aumentando le difficoltà di una tappa già difficile di suo. I primi 80 km della tappa odierna vedevano molteplici attacchi di uomini fuori classifica. Molto attivo era anche la maglia azzurra Gino Mader (Team Bahrain Victorious) che infatti si aggiudicava anche il primo GPM di Passo Godi posto al km 35.6. La fuga giusta si formava, come detto, soltanto intorno al km 80 grazie all’azione di diciassette uomini: Tony Gallopin e Geoffrey Bouchard (Team AG2R), Eduardo Sepulveda (Team Androni Giocattoli), Luis Leon Sanchez (Team Astana), Giovanni Visconti e Filippo Zana (Team Bardiani CSF), Matteo Fabbro (Team Bora Hansgrohe), Simon Carr e Ruben Guerreiro (Team EF Education Nippo), George Bennett e Koen Bouwman (Team Jumbo Visma), Einer Augusto Rubio (Team Movistar), Tanel Kangert (Team Bikeexchange), Michael Storer (Team DSM), Bauke Molema (Team Trek Segafredo) e Diego Ulissi (UAE Team Emirates). All’inizio del GPM di Forca Caruso, dopo che nel precedente tratto in discesa una caduta metteva ko Matej Mohoric (Team Bahrain Victorious), costretto al ritiro, il vantaggio della fuga era di 2 minuti e 50 secondi. In testa al gruppo maglia rosa si alternavano uomini del Team INEOS Grenadiers e del Team Groupama FDJ. Il fuggitivo più temibile per Attila Valter era Tanel Kangert, a 5 minuti e 37 secondi di ritardo dall’ungherese. Bouchard scollinava per primo sul GPM di Forca Caruso. L’INEOS accelerava nel gruppo maglia rosa ed il vantaggio dei fuggitivi diminuiva leggermente. Gallopin si aggiudicava il traguardo volante di Celano posto al km 122 mentre sul successivo GPM di Ovindoli era ancora Bouchard a passare per primo. A 20 km dalla conclusione in testa si trovava un quintetto formato da Bouchard, Mollema, Carr, Storer e Bouwman. Dopo il secondo traguardo intermedio di Rocca di Cambio, Bouchard accelerava e si lasciava alle spalle i compagni di fuga. Il gruppo maglia rosa, tirato dal Team Movistar, inseguiva a meno di 2 minuti e mezzo. A 5 km dal termine Bouchard aveva 20 secondi di vantaggio su Mollema, Storer, Carr e Bouwman, mentre il gruppo maglia rosa era distante 1 minuto e 50 secondi. L’INEOS metteva in fila il gruppo a 4 km e mezzo dall’arrivo mentre la maglia rosa Valter si manteneva nelle retrovie. Bouwman si riportava su Bouchard a poco più di un km dall’arrivo, all’inizio del tratto in sterrato. Ma il forcing dell’INEOS con Gianni Moscon era micidiale. Egan Bernal scattava a circa 400 metri e riprendeva in un batter d’occhio la coppia di testa, lanciandosi tutto solo verso la prima vittoria stagionale e soprattutto verso la maglia rosa. Il talento colombiano vinceva in solitaria con 7 secondi di vantaggio su Giulio Ciccone mentre terzo era Aleksander Vlasov (Team Astana). Chiudevano la top five Remco Evenepoel (Team Deceuninck Quick Step) e Daniel Martin (Team Israel StartUp Nation) in quarta e quinta posizione, a 10 secondi di ritardo da Bernal. Il colombiano in è così la nuova maglia rosa con 15 secondi di vantaggio su Evenepoel e 21 secondi di vantaggio su Vlasov. Domani è in programma la decima tappa da L’Aquila a Foligno, per un totale di 139 km, Dopo 93 km si inizia a salire verso l’unico GPM in programma, il Valico della Somma, che non dovrebbe tagliare fuori i velocisti anche perché dallo scollinamento mancheranno circa 40 km all’arrivo. A meno di sorprese, la fuga ha scarse possibilità di arrivare e assisteremo quasi sicuramente ad un arrivo a ranghi compatti.
Giuseppe Scarfone

La vittoria di Egan Bernal a Campo Felice (foto: Bettini Photo)