LAFAY LA FA GROSSA! PRIMA VITTORIA DA PRO DEL GIOVANE FRANCESE. VALTER RESTA IN MAGLIA ROSA
Nell’ottava tappa del Giro 2021 una fuga di nove ciclisti si gioca la vittoria a Guardia Sanframondi. E’ Victor Lafay (Team Cofidis) a scattare a poco più di 2 km dall’arrivo ed a vincere a braccia alzate. Domani il tappone appenninico di Campo Felice può modificare la classifica generale con i pretendenti alla maglia rosa pronti a darsi battaglia.
Il Giro d’Italia giunge nel punto più meridionale dell’edizione 2021 con l’ottava tappa da Foggia a Guardia Sanframondi. Dalla Puglia si attraversa il Molise per poi terminare in Campania, in una frazione impegnativa dal punto di vista altimetrico. Bocca della Selva, a tre quarti di tappa, è una salita di 19 km che può dare qualche indicazione sull’attuale stato dei favoriti. Inoltre l’arrivo finale è posto al termine di uno strappo di 3 km con pendenze che arrivano all’11%. Attila Valter (Team Groupama FDJ) parte in maglia rosa da Foggia ma non diamo per scontato che la vestirà anche al termine della tappa. I primi 50 km dopo la partenza da Foggia erano un susseguirsi di attacchi e controattacchi per riuscire a portare via la fuga buona. Caleb Ewan (Team Lotto Soudal), con la maglia ciclamino appena indossata al termine della tappa di ieri, si ritirava intorno al km 40. Soltanto verso il km 60 si formava finalmente la fuga di giornata grazie all’azione di nove ciclisti: Alexis Gougeard (Team AG2R Citroen), Giovanni Carboni (Team Bardiani CSF), Victor Lafay (Team Cofidis), Francesco Gavazzi (Team EOLO Kometa), Kobe Goossens (Team Lotto Soudal), Nelson Oliveira (Team Movistar), Nikias Arndt (Team DSM), Victor Campenaerts (Team Qhubeka ASSOS) e Fernando Gaviria (UAE Team Emirates). Al km 70 la fuga aveva oltre 3 minuti di vantaggio sul gruppo maglia rosa. Gaviria si aggiudicava il primo traguardo intermedio di Campobasso. La fuga iniziava la scalata verso il primo GPM di Bocca della Selva con 7 minuti di vantaggio sul gruppo maglia rosa. Il ritardo del gruppo inseguitore si manteneva costante. Goossens scollinava in prima posizione. Gaviria era vittima di una caduta ma si rimetteva in bici e tornava sui compagni di fuga a 26 km dall’arrivo. Nel frattempo il gruppo maglia rosa aveva rosicchiato un minuto circa sui fuggitivi, anche se a meno di clamorose sorprese i nove in testa erano quelli che si sarebbero giocati la vittoria di tappa. A 20 km dall’arrivo il vantaggio della fuga era di 6 minuti e 20 secondi. Il gruppo maglia rosa, tirato dagli uomini della Groupama FDJ, controllava la situazione anche perché Oliveira, il più vicino in classifica generale ad Attila Valter, aveva un ritardo di oltre 15 minuti sull’ungherese. Campenaerts si aggiudicava il secondo traguardo volante di Castelvenere. Nel frattempo l’Israel StartUp Nation si faceva viva nelle prime posizioni del gruppo. A 5 km dall’arrivo Campenaerts e Carboni avevano una decina di secondi di vantaggio sugli ex compagni di fuga. Carboni accelerava a 3 km dall’arrivo, proprio all’inizio della salita verso Guardia Sanframondi. Alle sue spalle Lafay si metteva sulle tracce dell’italiano che lo raggiungeva a poco più di 2 km dall’arrivo. Il giovane francese superava di slancio Carboni e si involava verso la vittoria più importante della sua carriera. Il ciclista della Cofidis tagliava il traguardo con 36 secondi di vantaggio su Gavazzi e 37 secondi di vantaggio su Arndt. Il drappello dei migliori giungeva a 4 minuti e 48 secondi da Lafay. Chiudevano la top five Nelson Oliveira quarto e Giovanni Carboni quinto. La classifica generale resta invariata con Valter che conserva la maglia rosa davanti a Remco Evenepoel (Team Deceuninck QUick Step) ed Egan Bernal (Team INEOS Grenadiers). Domani ancora Appennini protagonisti con un vero e proprio tappone da Castel di Sangro a Campo Felice. Sono quattro i GPM da percorrere e saranno davvero pochi i km in pianura. Probabilmente sarà la prima tappa in cui vedremo in modo più chiaro le vere forze in campo al Giro e i veri pretendenti alla maglia rosa.
Giuseppe Scarfone

La vittoria di Victor Lafay a Guardia Sanframondi (foto: Getty Images Sport)