LA TAPPA DEL GIORNO (e altro ancora): PIACENZA – SESTOLA

maggio 11, 2021
Categoria: Approfondimenti

Scalatori a voi! Le vere montagne devono ancora iniziare ma già nel finale di Sestola i grimpeur troveranno terreno fertile per i loro tentativi, anche se oggi non si potrà guadagnare un’enormità. Al massimo, però, si potrebbe mettere in croce qualche importante avversario

Le tappe di montagna incominceranno solo tra un paio di giorni, ma già oggi gli scalatori avranno una prima opportunità per dare sfogo ai loro appetiti e cominciare a ridurre le distanze dagli avversari che meglio di loro si sono piazzati in classifica dopo la crono di Torino. L’occasione sarà offerta loro dalla breve ma ripida salita del Colle Passerino, 4.3 Km al 9.9% che si possono considerare un arrivo in salita perché soli due chilometri e mezzo separano lo scollinamento dal traguardo di Sestola. Non sarà l’unica difficoltà altimetrica di questa frazione, che scatterà in pianura e ci rimarrà per quasi 80 Km, fin quando ci s’inoltrerà nell’Appennino emiliano per affrontare la prima delle sei salite che caratterizzano il finale, quella – non particolarmente difficile – che condurrà a Rossena, centro non distante dal quale si trova il Castello di Canossa, teatro nel 1077 dello storico incontro tra Papa Gregorio VII e l’imperatore Enrico IV che, rimasto sotto una bufera di neve per tre giorni, chiese e ottenne la revoca della scomunica da parte del pontefice. Viste le basse quote e il mese di maggio nessuna tormenta dovrebbe attendere i corridori, che qualche chilometro più avanti si arrampicheranno verso un altro maniero, quello di Carpineti, raggiunto al termine di una salita impegnativa ma non dura come quella finale (3 Km al 7.9%). Molto duro, invece, sarà il tratto conclusivo del colle successivo, quello di Montemolino, che offrirà una sorta di anteprima ridotta del Colle Passerino, rispetto alla quale è lungo la metà ma presenta una pendenza media molto superiore (2 Km all’11.6% e un picco al 18%). A quel punto mancheranno una quarantina di chilometri al finale e ci sarebbe lo spazio per rientrare, ma poi la fatica fatta potrebbe essere pagata sulle infide rampe dell’ultima ascesa.

I suggestivi resti del Castello di Canossa e l’altimetria della quarta tappa (www.emiliaromagnameteo.com)

I suggestivi resti del Castello di Canossa e l’altimetria della quarta tappa (www.emiliaromagnameteo.com)

L’ANGOLO DELLA STORIA

Tre volte, finora, il Giro è arrivato a Sestola e in ciascun’occasione si è arrivati in un luogo diverso della stazione di sport invernali che è stata la “culla” agonistica di Alberto Tomba. La prima volta, correva l’anno 1971, il traguardo era fissato a Pian del Falco, la frazione più alta del comune emiliano, dove si presentò tutto solo lo scalatore spagnolo José Manuel Fuente, che precedette di tre secondi il vicentino Lino Farisato e di diciassette secondi lo svedese Erik Pettersson, uno dei tre fratelli minori di Gösta, il corridore che nove giorni più tardi conquisterà definitivamente la maglia rosa nel tappone dolomitico di Falcade divenendo il primo (e finora unico) scandinavo a vincere un grande giro. Bisognerà poi aspettare ben 43 anni per rivedere il Giro affrontare la salita verso Pian del Falco, senza fermarsi nel luogo dove vinse Fuente ma proseguendo l’ascesa verso il soprastante Passo del Lupo, dove s’impose l’olandese Pieter Weening che allo sprint anticipò il bellunese Davide Malacarne mentre il primo dei “big” fu Domenico Pozzivivo, terzo a 42” con una ventina di secondi di vantaggio sugli altri favoriti. Infine, nel 2016 l’arrivo fu posizionato alle porte del centro cittadino (dove, invece, si arriverà quest’anno) e a lasciare la sua firma fu l’abruzzese Giulio Ciccone, che anticipò di 42” il russo Ivan Rovnyj e di 1’20” il colombiano Darwin Atapuma.

CIAK… SI GIRO

Quando si parla di film girati e ambientati in Emilia il pensiero non può non andare alla saga di Don Camillo, la serie di cinque film ispirati ai racconti di Giovanni Guareschi e interpretati dagli indimenticati Fernandel e Gino Cervi. Si cominciò nel 1952 e si girò per vent’anni esatti, fino all’episodio conclusivo “Don Camillo e i giovani d’oggi”, interpretato da attori diversi a causa dell’interruzione delle riprese per la morte di Fernandel e del rifiuto di Gino Cervi di terminare il film con un altro attore che non fosse il collega e amico francese. Così i ruoli del sacerdote e del sindaco Peppone furono affidati al veneto Gastone Moschin e allo statunitense Lionel Stander, da alcuni anni residente in Italia e che l’anno precedente si era fatto conoscere da noi interpretando il ruolo del suocero di Nino Manfredi in “Per grazia ricevuta”. Cambiati gli attori, si cambiò anche set perché al posto di Brescello fu scelta San Secondo Parmense mentre alcune delle riprese si svolsero in uno dei centri che il gruppo sfiorerà nel tratto iniziale di questa frazione. Poco prima di giungere a Parma, infatti, i “girini” solcheranno la pianura a sud di Fontanellato, centro conosciuto per la Rocca Sanvitale e per il curioso Labirinto della Masone: è nelle campagne della frazione Grugno che si trova la chiesa dei Santi Gervaso e Protasio, nella quale il battagliero sacerdote si trasferisce dopo esser entrato in conflitto con il giovane prete che il vescovo gli aveva inviato come coadiutore.

La chiesetta nelle campagne tra Fontanellato e San Secondo Parmense che fu set di Don Camillo e i giovani doggi (www.davinotti.com)

La chiesetta nelle campagne tra Fontanellato e San Secondo Parmense che fu set di "Don Camillo e i giovani d'oggi" (www.davinotti.com)

Cliccate qui per scoprire le altre location del film

https://www.davinotti.com/forum/location-verificate/don-camillo-e-i-giovani-d-oggi/50006028

METEO GIRO

Le previsioni meteo per la tappa del giorno

Piacenza : pioggia consistente (1.2 mm), 15°C, vento moderato da ESE (24-32 Km/h), umidità al 94%
Parma (Km 54.8): pioggia abbondante (2.2 mm), 15.4°C, vento moderato da ESE (17 Km/h), umidità al 95%
Rossena – traguardo volante (Km 86.8): pioggia abbondante (3 mm), 14.3°C, vento moderato da ESE (13-15 Km/h), umidità al 96%
Castello di Carpineti – GPM (Km 111.8): pioggia abbondante (3.1 mm), 12.4°C, vento moderato da SSE (11 Km/h), umidità al 96%
Montemolino – GPM (Km 143.4): pioggia consistente (1.9 mm), 11.3°C, vento moderato da S (10 Km/h), umidità al 95%
Fanano – Sprint (Km 180.2): pioggia abbondante (2.3 mm), 12.9°C, vento moderato da SSW (11-19 Km/h), umidità al 95%
Sestola: pioggia abbondante (2.1 mm), 11°C (percepiti 12°C), vento moderato da SW (13-21 Km/h), umidità al 95%

GLI ORARI DEL GIRO

11.00: inizio diretta su Raisport
12.05: partenza da Piacenza
12.15: inizio diretta su Eurosport1
14.00: inizio diretta su Rai2 (dopo circa 75 Km dalla partenza)
14.20-14.35: traguardo volante di Rossena
15.00-15.20: GPM di Castello di Carpineti
15.50-16.20: GPM di Montemolino
16.45-17.15: traguardo volante di Fanano (inizio salita Colle Passerino)
16.55-17.30: GPM di Colle Passerino
17.00-17.35: arrivo a Sestola

GIROALCONTRARIO

L’ordine d’arrivo e la classifica generale visti dal punto di vista della maglia nera.

Ordine d’arrivo terza tappa, Biella – Canale

1° Jimmy Janssens
2° Roger Kluge s.t.
3° Albert Torres s.t.
4° Márton Dina s.t.
5° Manuel Belletti s.t.

Classifica generale

1° Albert Torres
2° Attilio Viviani a 5″
3° Manuel Belletti a 6″
4° Umberto Marengo a 15″
5° Wesley Kreder a 16″

Maglia nera: Filippo Ganna, 183° a 15′43″

STRAFALGAR SQUARE

L’angolo degli strafalcioni dei telecronisti

Saligari: “Grenadiers Ineos” (Ineos Grenadiers)
Rizzato: “Stiamo entrando a casa Coppi, ad Asti” (Coppi era alessandrino)
Borgato: “Uno strappellotto” (neologismo per zampellotto*?)
Televideo RAI: “Affili” (Edoardo Affini)

* termine coniato dal ct della nazionale ed ex commentatore Davide Cassani per identificare le salite brevi)

DISCOGIRO

Fiori e fantasia (Gianni Mauro e Detto Mariano, composta per il film “Il bisbetico domato” con Adriano Celentano)

Commenta la notizia