SOSA COL VENTOUX IN POPPA. TAPPA E MAGLIA PER IL COLOMBIANO

febbraio 13, 2021
Categoria: News

Il Mont Ventoux è infiammato da Ivan Ramiro Sosa (Ineos-Grenadiers) con un attacco a 5 Km dall’arrivo di Chalet Reynard piazzato sul gruppetto dei migliori va vincere la tappa regina del Tour de la Provence, dietro il sudamericano il compagno di squadra Egan Bernal controlla e protegge la vittoria Ineos chiudendo al secondo posto sul campione del mondo Julian Alaphilippe (Deceuninck-Quick-Step) ultimo ad arrendersi allo strapotere della corazzata britannica.

C’è neve in cima al Mont Ventoux e l’arrivo odierno è posto alla quota di Chalet Reynard come da programma dal versante di Bédoin, in avvio di tappa un pallido sole incoraggia successivamente, al Km 20, l’azione di un gruppo composto da sei uomini con dentro Jerome Cousin e Damien Gaudin (Total Direct Energie), Nicola Bagioli (B&B Hotels p/b KTM), Alessandro Fedeli (Delko), Louis Louvet (St. Michel – Auber 93), Florian Vermeesrch (Lotto Soudal). Il gruppo lascia fare concedendo un vantaggio massimo di 3’:50”. Dietro è la (Deceuninck-Quick-Step) del leader Davide Ballerini a controllare senza affanni la corsa. Verso i due gpm intermedi entrambi di terza categoria ed in rapida successione in testa al gruppo si portano Trek-Segafredo, Ineos-Granadiers e Astana Premier Tech con il distacco che cala a 2’:40” verso metà percorso. Il profilo di tappa non offre particolari difficoltà altimetriche se non l’ultima attesissima salita al Mont Ventoux avvolto da una coltre di nebbia già fin dall’inizio del bosco nei suoi tratti con pendenze superiori al 10%. Ai meno 20 Km dall’arrivo i fuggitivi iniziano i primissimi tratti di salita con una pendenza dolce al 3% di media dove il ritmo è sostenuto nel gruppo inseguitore. E’ una lunga “volata” per aggredire di slancio la rampa finale. Il gruppo insegue ormai a meno di 2’ tirato dagli uomini della Ineos-Grenadiers. Il destino dei fuggitivi è segnato, in successione il plotone assorbe prima Louvet, poi Gaudin ai meno 12 km con la strada sotto le ruote decisamente con pendenze più sempre più impegnative. Successivamente è il turno di Cousin e Fedeli, mentre davanti il duo composto da Vermeersch e Bagioli prova a resistere in testa alla corsa con 45” di vantaggio. La coppia di testa è ripresa ai meno 6 Km dall’arrivo con il leader della generale Davide Ballerini a perdere terreno. Il gruppo dei migliori è composto da una ventina di uomini, le squadre con più unità, ben tre per parte, sono la Astana per Aleksandr Vlasov con Alexey Lutsenko e Ion Izagirre e la Ineos-Grenadiers per Ivan Ramiro Sosa con Egan Bernal e Carlos Rodriguez, tra di loro i più in palla sono Julian Alaphilippe (Deceuninck-Quick-Step), Giulio Ciccone e Bauke Mollema (Trek-Segafredo), Wout Poels (Bahrain-Victorious), Patrick Konrad (Bora Hansgrohe), Jesùs Herrada (Cofidis Solutions Crédits) e Jack Haig (Bahrain – Victorious). Il primo vero affondo avviene una volta entrati nei 5 Km conclusivi ed è portato da Ivan Ramiro Sosa che in un attimo guadagna 20”, dietro il compagno di squadra Egan Bernal fa buona guardia. La prima reazione è di Vlasov ma appare subito inefficace tanto che in contropiede prova il campione del mondo Alaphilippe ad inseguire la testa della corsa. Alle ruote del francese si francobolla in copertura Bernal. Ormai è troppo tardi, il più forte è davanti ed è Sosa che tutto solo va a tagliare il prestigioso traguardo di giornata, al secondo posto proprio Egan Bernal che salta in vista dell’ultima curva prima del traguardo Julian Alaphilippe, quarto arriva Poels, quinto Herrada. In classifica generale sale al comando Ivan Ramiro Sosa mettendo in cassaforte la mini gara a tappa con 19″ su Bernal, 21″ su Alaphilippe, 39″ su Poels e 57” su Mollema. Domani in programma l’ultima tappa da Avignone a Salon de Provence con i suoi 163,2 km e tre gpm di terza categoria, l’ultimo a 35 Km dall’arrivo che non dovrebbe stravolgere la classifica generale, sarà con molta probabilità volata.

Antonio Scarfone

La vittoria di Ivan Sosa sul Mont Ventoux (fonte: Bettini Photo)

La vittoria di Ivan Sosa sul Mont Ventoux (fonte: Bettini Photo)

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