BENNETT PERDE LA TESTA, ESULTA ACKERMANN. CARAPAZ SEMPRE IN ROJA

ottobre 29, 2020
Categoria: News

Una tappa piatta, corta e con un esito in volata facilemente prevedibile. Eppure per decretare il vincitore della 9a tappa della Vuelta a Espana è stato necessario attendere 15 minuti dopo l’arrivo dei corridori. Alla fine a festeggiare è stato Pascal Ackermann (Bora-Hansgrohe) decretato vincitore di tappa dalla giuria dopo il declassamento di Sam Bennett (Deceuninck-Quick Step), punito a causa di un paio di testate rifilate a Emils Liepins (Trek-Segafredo). Alle spalle di Ackermann si sono piazzati il belga Gerben Thijssen (Lotto-Soudal) e l’altro tedesco Max Kanter (Team Sunweb). Resta immutata la classifica generale con l’Ecuadoriano Richard Carapaz (Ineos Grenadiers) sempre in maglia roja.

La 9a tappa era sulla carta una delle frazioni più semplici dell’edizione 2020 della corsa spagnola e rappresentava un’ideale giornata di trasferimento dopo un inizio di Vuelta decisamente impegnativo e che aveva concesso solo un’occasione alle ruote veloci.
La tappa prevedeva la partenza dalla base militare Cid Campedor e l’arrivo dopo appena 157.7 km ad Aguilar del Campo al termine di un percorso totalmente pianeggiante.

Subito dopo il via si è avvantaggiata una coppia formata dal colombiano Juan Felipe Osorio (Burgos-BH) e dal basco Aritz Bagues (Caja Rural-Seguros RGA). I due attaccanti hanno rapidamente guadagnato margine sul gruppo, superando abbondantemente i 3’ già dopo appena 10 km e arrivando ad un massimo di 5’05” al km 25.
La corsa è proseguita senza particolari sussulti, ad eccezione di un paio di cadute. La prima, avvenuta intorno al km 55, ha visto protagonista un altro corridore della Caja Rural, ovvero Hector Saez. Lo spagnolo è finito a terra in modo piuttosto violento ma è comunque riuscito a ripartire dopo aver sostituito il casco, letteralmente distrutto dall’impatto con l’asfalto. La seconda caduta, avvenuta una decina di km più avanti, ha invece coinvolto il fracese Dorian Godon (Ag2r La Mondiale), stavolta con conseguenze meno vistose.
Il destino dei fuggitivi era ovviamente già scritto visto il percorso piatto e la voglia dei velocisti di giocarsi una delle poche chance a loro disposizione. Il vantaggio dei battistrada, già sceso a 2’45” a 50 km all’arrivo, è quindi lentamente calato arrivando a poco meno di 50” al primo passaggio sulla linea del traguardo (ai -35).
Il rincongiumento si è consumato qualche km dopo (a 22 km dal traguardo) principalmente grazie al lavoro svolto dagli uomini della Bora-Hansgrohe di Pascal Ackermann.
Ai -13 la corsa è stata movimentata dalla foratura occorsa al leader della Jumbo-Visma, Primoz Roglic. Lo sloveno ha approfittato del ritmo blando per rientrare rapidamente nel gruppo.

L’andatura è aumentata soltanto negli ultimi 5 km, quando in testa al gruppo sono apparsi nuovamente i corridori della Bora-Hansgrohe di Pascal Ackermann e gli uomini della Lotto-Soudal, quest’ultimi impegnati a lavorare per il giovane Gerben Thijssen. Gli uomini della formazione tedesca sono riusciti a prendere in testa l’ultimo km e a lanciare Ackermann, partito poco dopo il cartello dei 200 metri all’arrivo. Il tedesco è stato affiancato e poi superato dall’ex-compagno Sam Bennett (Deceuninck-Quick Step) che ha tagliato il traguardo a braccia alzate proprio davanti al corridore della Bora.
La festa per il Campione Irlandese è però durata poco perchè, prima ancora che avesse inizio la cerimonia di premiazione, la giuria ha comunicato il suo declassamento all’ultimo posto del gruppo a causa di due testate inflitte al lettone Emils Liepins (Trek-Segafredo) nel corso dell’ultimo km.
La vittoria è quindi andata a Pascal Ackermann, davanti ai giovani Gerben Thijssen (Lotto-Soudal) e Max Kanter (Team Sunweb). Alle loro spalle Jasper Philipsen (UAE-Team Emirates) e Jakub Mareczko (CCC Team) ancora una volta partito dalle retrovie e autore di una discreta rimonta. Completano la top ten di giornata Alexis Renard (Israel Start-Up Nation), Jon Aberasturi (Caja Rural-Seguros RGA), Lorrenzo Manzin (Total Direct Energie), Robert Stannard (Mitchelton-Scott) e Reinardt Janse Van Rensburg (NTT Pro Cycling).

Resta invariata la classifica generale che vede sempre in testa Richard Carapaz (Ineos Grenadiers) con appena 13” di vantaggio su Primoz Roglic, 28” su Daniel Martin (Israel Start-Up Nation) e 44” sul sorprendente Hugh Carthy (EF Pro Cycling).
Domani è in programma la 10a tappa, da Castro Urdiales a Suances per un totale di 185 km. La frazione dovrebbe nuovamente sorridere agli sprinter nonostante un ultimo km che presenterà delle pendenze del 4%.
La principale insidia a cui dovranno prestare attenzione gli uomini di classifica sarà il vento visto che la tappa si dipanerà quasi per intero lungo le coste della Cantabria.

Pierpaolo Gnisci

La volata che ha posto termine alla nona tappa della Vuelta (Getty Images Sport)

La volata che ha posto termine alla nona tappa della Vuelta (Getty Images Sport)

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