ROGLIČ RUGGISCE SULL’ALTO DE MONCALVILLO. CARAPAZ CONSERVA LA MAGLIA ROSSA
Sull’Alto de Moncalvillo una lotta serrata tra i big di classifica consegna la vittoria ad un coriaceo Primož Roglič (Team Jumbo Visma) che si rifà dopo aver perso la maglia rossa a Formigal. Rochard Carapaz (Team INEOS Grenadiers) è secondo e conserva la maglia rossa per soli 13 secondi rispetto allo sloveno
Alla Vuelta è arrivato il momento di una delle tappe più attese delle seconda settimana. Sono 164 i km che i ciclisti dovranno percorrere da Logrono all’Alto de Moncalvillo. Il Puerto de la Rasa farà da antipasto alla salita finale, quasi 10 km con pendenza media dell’8.5%. In particolare il tratto centrale, tra il quarto e l’ottavo km, ha pendenze costantemente superiori al 10%. Molte attese ricadono sul duello tra l’attuale maglia rossa Richard Carapaz (Team INEOS Grenadiers) e Primož Roglič (Team Jumbo Visma), separati per adesso da 30 secondi in classifica generale. Ma anche Hugh Carthy (Team EF Education First) e Daniel Martin (Team Israel StartUp Nation), rispettivamente secondo e terzo della generale, sono chiamati a dire la loro in una Vuelta finora ancora incerta. Da Logrono non partiva Tom Dumoulin (Team Jumbo Visma) che così poneva anticipatamente fine ad una stagione che lo ha visto protagonista come gregario. Dopo una ventina di km dalla partenza si formava un primo tentativo di fuga che comprendeva Robert Stannard (Team Mitchelton-Scott), Stan Dewulf e Tosh van der Sande (Team Lotto Soudal), Benjamin Dyball (Team NTT Pro Cycling) ed Angel Madrazo (Team Burgos-BH), Rui Costa, Jasper Philipsen (UAE Team Emirates) e Rémi Cavagna (Team Deceuninck-Quick Step). Dopo pochi km Philipsen e Van Der Sande venivano ripresi dal gruppo ma contemporaneamente alla fuga si univa Julien Simon (Team Total Direct Energie). Il gruppo inizialmente lasciava fare e nei successivi 30 km la fuga accumulava un vantaggio superiore ai 5 minuti. Nell’avvicinamento al Puerto de la Rasa, primo GPM in programma, il gruppo maglia rossa recuperava qualcosa. All’inizio della salita il vantaggio della fuga era sceso a 4 minuti. Cavagna transitava in prima posizione sul GPM del Puerto de la Rasa. Nel tratto di avvicinamento verso l’Alto de Moncalvillo era il Team Movistar a imprimere l’accelerazione decisiva che annullava la fuga, da cui il primo a staccarsi era stato Madrazo. Il gruppo riprendeva Dewulf e Dyball, gli ultimi due componenti della fuga, sulle prime rampe dell’Alto de Moncalvillo. Era sempre la Movistar ad imporre un ritmo elevato. Valverde era il primo a scattare ed a sfaldare il gruppo maglia rossa. Il colpo decisivo lo dava però Michael Woods (Team EF Education First) che lavorava per Hugh Carthy. Proprio quest’ultimo partiva a 3 km e mezzo dall’arrivo. Alla sua ruota si piazzava Sepp Kuss (Team Jumbo Visma). Ai meno 3 partiva Richard Carapaz. Si formava un gruppetto in testa con Carapaz, Roglic, Carthy, Daniel Martin (Team Israel StartUp Nation) ed Aleksandr Vlasov (Team Astana). Il russo scattava a poco più di un km dall’arrivo e questa volta era Roglič a riprenderlo immediatamente. Lo sloveno continuava nell’azione ed andava ad imporsi a braccia alzate sul traguardo. Secondo era Carapaz a 13 secondi mentre al terzo posto si classificava Martin a 19 secondi. Roglič si rifà così dopo il passo falso di Formigal che gli aveva fatto perdere la maglia rossa per colpa di una mantellina galeotta, per così dire. In classifica generale Carapaz ha ora solo 13 secondi di vantaggio sullo sloveno, mentre Martin è terzo a 28 secondi di ritardo. Domani con la nona tappa da Castrillo del Var ad Aguilar del Campoo i velocisti tornano di scena visto che non esistono insidie altimetriche lungo il percorso. Sam Bennett (Team Deceuninck Quick Step) va per il bis mentre i big di classifica possono trascorrere un giorno di relativo riposo.
Giuseppe Scarfone

La vittoria di Roglič sull'Alto de Moncalvillo (foto Getty Images Sport)