I CAPRICCI DI MORBEGNO NON FERMANO ČERNÝ. IL POLACCO VINCE AD ASTI E KELDERMAN RESTA IN ROSA

ottobre 23, 2020
Categoria: News

Ad Asti, in una tappa decurtata per un ‘capriccio’ dei ciclisti, la probabile volata nei pronostici della vigilia viene meno grazie ad una fuga di 14 ciclisti che premia Josef Černý (Team CCC), partito tutto solo a poco più di 20 km dall’arrivo. Wilco Kelderman (Team Sunweb) resta in maglia rosa e domani nella triplice ascesa del Sestriere dovrà vedersela con Tao Geoghegan Hart (Team INEOS Grenadiers), con il compagno di squadra Jai Hindley pronto all’azione.

Doveva essere la tappa più lunga del Giro 2020 con i suoi 253 km da Morbegno ad Asti. E invece, questa mattina prima della partenza un nutrito gruppo di ciclisti capitanato da Adam Hansen (Team Lotto Soudal) ha protestato con l’organizzazione per l’eccessiva lunghezza della tappa e delle difficili condizioni meteo, visto che pioveva con insistenza. E’ stato così presa la decisione di far partire in modo fittizio la tappa da Morbegno e spostare la partenza ufficiale ad Abbiategrasso, che i ciclisti avrebbero raggiunto in pullman. Una decisione che fa storcere un po’ il naso agli appassionati di ciclismo ma che comunque, vista l’assenza di insidie altimetriche con il prevedibilissimo arrivo in volata, in fondo ci può anche stare, tenuto conto dell’eccezionalità delle varie situazioni venutesi a creare, non ultima il fatto di gareggiare a fine Ottobre. E così, dopo la ‘nuova’ partenza da Abbiategrasso, con soli 124 km da affrontare fino all’arrivo di Asti, si formava la fuga di giornata ad opera di quattordici ciclisti: Simon Pellaud (Team Androni Giocattoli), Giovanni Carboni (Team Bardiani CSF), Josef Černý (Team CCC), Nathan Haas e Marco Mathis (Team Cofidis), Iljo Keisse (Team Deceuninck Quick Step), Simon Clarke e Lachlan Morton (Team EF Education First), Alex Dowsett (Team Israel StartUp Nation), Sander Armèe (Team Lotto Soudal), Albert Torres (team Movistar), Victor Campenaerts (Team NTT Pro Cycling), Jacopo Mosca (Team Trek Segafredo) ed Etienne Van Empel (Team Vini Zabù KTM). Al traguardo intermedio di Vigevano era Pellaud a transitare in prima posizione. Nella prima metà della tappa la fuga accumulava un vantaggio massimo di circa 1 minuto e 20 secondi ma il gruppo maglia gialla la teneva nel mirino, visto che in testa si alternavano gli uomini della Bora Hansgrohe e della Groupama FDJ. Era troppo ghiotta infatti l’occasione, per i velocisti rimasti in corsa, specialmente Arnaud Demare e Peter Sagan, di arrivare in volata in quel di Asti. Eppure, complice un rallentamento nel gruppo maglia rosa, la fuga resisteva al comando ed anzi guadagnava qualcosa. A 50 km dall’arrivo il suo vantaggio sul gruppo maglia rosa era superiore ai 3 minuti. Il gruppo maglia rosa mollava del tutto, anche perché la fuga era formata da diverse squadre né Bora Hansgrohe nè Groupama FDJ trovavano la collaborazione di altre squadre per ricucire sui fuggitivi. A 40 km dall’arrivo i quattordici uomini di testa avevano oltre 6 minuti di vantaggio sul gruppo. Pellaud si aggiudicava il secondo sprint intermedio di Masio, dopodiché su uno zampellotto a circa 30 km dall’arrivo iniziavano scatti e contro scatti nel gruppo di testa. A 22 km dall’arrivo era Černý a sferrare un deciso attacco. Il forte passista polacco guadagnava una ventina di secondi di vantaggio sui più diretti inseguitori. A 8 km dall’arrivo Černý aveva 30 secondi di vantaggio su Campenaerts, Armèe, Mosca, Keisse e Clarke. A 3 km dall’arrivo il vantaggio del polacco sugli inseguitori era sceso a 17 secondi. Černý stringeva i denti e vinceva sul traguardo di Asti, consegnando alla sua squadra la prima vittoria del Giro 2020. In seconda posizione a 18 secondi di ritardo si classificava Campenaerts mentre Jacopo Mosca era terzo a 26 secondi. Il gruppo maglia rosa arrivava con un ritardo si oltre 11 minuti. In classifica generale resta tutto invariato con Wilco Keldermann che resta in maglia rosa con 12 secondi di vantaggio sul compagno di squadra Jai Hindley e 15 secondi di vantaggio su Tao Geoghegan Hart (Team INEOS Grenadiers). Domani la penultima tappa da Alba al Sestriere, dopo il taglio necessario del Colle dell’Agnello, prevede la triplice scalata della rinomata località piemontese. E’ aperta la lotta per la maglia rosa tra Tao Geoghegan Hart (Team INEOS Grenadiers) e la coppia della Sunweb Kerdermann/Hindley, primo mini capitolo di due appassionanti atti che si concluderanno domenica nella cronometro individuale da Cernusco sul Naviglio a Milano.

Giuseppe Scarfone

La vittoria di Černý ad Asti (foto Getty Images)

La vittoria di Černý ad Asti (foto Getty Images)

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