LA TAPPA DEL GIORNO: ALBA – SESTRIERE

ottobre 24, 2020
Categoria: Approfondimenti

L’emergenza sanitaria ha costretto l’organizzazione a rinunciare agli ingredienti più ghiotti del tappone del Sestriere. Ma, nonostante l’assenza forzata di Agnello e Izoard, l’ultima frazione di montagna si annuncia lo stesso appassionante alla luce della particolare situazione in classifica venutasi a creare dopo la tappa dello Stelvio, con i primi tre corridori racchiusi in soli quindici secondi

Il Covid aveva già fatto un paio di sgambetti al Giro contagiando due dei grandi nomi al via della corsa rosa, il britannico Simon Yates e l’olandese Steven Kruijswijk. Il direttore della corsa non poteva immaginare, però, che la pandemia lo avrebbe costretto a rinunciare ad una delle frazione di punta della corsa, il tappone del Sestriere, che dava più preoccupazioni per la possibilità di transitare o meno sul Colle dell’Agnello a causa della neve. Mentre si stava riuscendo a liberando la strada d’accesso al secondo valico d’Italia per altitudine, inferiore allo Stelvio per soli 14 metri, è arrivato il dietrofront quando il Centro di Crisi Interministeriale transalpino ha vietato il passaggio della corsa sul territorio francese proprio a causa del dilagare dei contagi. Si è stati costretti a ripiegare sul piano B, che del vecchio tracciato conserva la sola ascesa al Sestriere, che dovrà essere ripetuta tre volte, ma da lati differenti. La prima scalata avverrà dall’interminabile versante di Pinerolo, oltre 30 Km molto dolci nelle pendenze (la media è del 4% appena), poi si percorrerà in discesa la strada verso Cesana Torinese dalla quale si sarebbe dovuto salire nella versione originaria del tracciato. Infine, le ultime due ascensione vedrano i “girini” percorrere il versante di Sauze, che dei tre è quello più impegnativo perchè negli ultimi 7 Km la pendenza media è del 7.2%. Esaminata al di fuori del contesto del Giro 2020 non si tratta di una tappa particolarmente difficile, ma peserà molto la sua collocazione al termine di un’edizione della Corsa Rosa resa ancora più impegnativa dalla particolare stagione che stiamo attraversando e dall’inedita collocazione autunnale. La tappa con arrivo al Sestriere potrebbe così risultare più selettiva di quel che annunciano le cartine e anche la tensione di gara causata dalla particolare situazione in classifica verificatasi dopo il tappone dello Stelvio, con i primi tre corridori radunati nello spazo di 15 secondi, sicuramente sarà un valore che aggiungerà altro pepe alla tappa del Sestriere

METEO

Alba : nebbia con visibilità scarsa (meno di 100 metri), 13.3°C, vento debole da WSW (6 Km/h), umidità al 94%
Saluzzo (traguardo volante – 52 Km): nebbia con visibilità scarsa (meno di 100 metri), 14.1°C, vento debole da SW (4 Km/h), umidità al 92%
Pinerolo (83.2 Km) : nubi sparse, 14.1°C (percepiti 13°C), vento debole da W (5 Km/h), umidità al 91%
Sestriere (1° passaggio – 137.9 Km) : cielo sereno, 4.6°C (percepiti 2°C), vento debole da NNW (10 Km/h), umidità al 74%
Sestriere – arrivo : cielo sereno, 4.7°C (percepiti 3°C), vento debole da NW (9 Km/h), umidità al 73%

GLI ORARI DEL GIRO

11.10: partenza da Alba
12.20-12.30: traguardo volante di Saluzzo
12.25: inizio collegamento Eurosport 1 (a circa 52 Km dalla partenza)
14.00: inizio collegamento Rai2 (a circa 116 Km dalla partenza)
14.40-15.05: primo scollinamento Sestriere
15.20-15.55: secondo scollinamento Sestriere
15.50-16.25: traguardo volante di Sauze di Cesana e inizio salita finale
16.10-16.50: arrivo al Sestriere

UN PO’ DI STORIA

Il Sestriere è una salita che è nella storia del Giro per almeno due eventi, il primo dei quali porta la data del 23 maggio del 1911, quando per la prima volta la Corsa Rosa superò 2000 metri di quota nella tappa che conduceva da Mondovì a Torino: il primo a scollinare in testa al Sestriere – senza intascare nulla perché la classifica degli scalatori sarà introdotta 22 anni più tardi – fu il bolognese Ezio Corlaita, poi al traguardo nel capoluogo piemontese s’impose il francese Lucien Georges Mazan (che tutti chiamavano “Petit-Breton”), che durante la tappa s’era infuriato con l’organizzatore del Giro Armando Cougnet dopo che, alle rimostranze del gruppo all’idea di affrontare nel gelo quella salita ritenuta impossibile, il direttore della corsa aveva replicato loro chiamandoli “femminucce”. L’altra storica giornata vissuta sul colle fu quella suggellata dalla mitica impresa di Fausto Coppi alla Cuneo-Pinerolo, il 10 giugno del 1949; sarà il biglietto da visita che consentì a Sestriere d’ottenere tre anni più tardi il primo arrivo di tappa, anche se la prima corsa a terminare lassù non fu il Giro ma il Tour de France del 1952 e anche in quell’occasione il primo a transitare sulla linea d’arrivo fu il Campionissimo, che poche ore prima si era imposto sul traguardo – all’epoca inedito – dell’Alpe d’Huez. Per vedere una tappa della Corsa Rosa concludersi in vetta al Sestriere bisognerà attendere ancora molto perché questa lacuna sarà colmata solamente nel 1991, quando lassù colse la vittoria lo spagnolo Eduardo Chozas. Nel 1993 e nel 2000 saranno due cronoscalate a raggiungere il colle (vittorie dello spagnolo Miguel Indurain e del ceco Jan Hruška) mentre gli altri vincitori di tappa al Sestriere saranno l’elvetico Pascal Richard nel 1994, il venezuelano José Rujano nel 2005, il bielorusso Vasil’ Kiryenka nel 2011 e il sardo Fabio Aru nel 2015. Il Tour, invece, dopo il 1952 ci tornerà solo altre due volte, la prima ancora consacrata dall’impresa di un italiano (Claudio Chiappucci nel 1992), la seconda rimossa dall’albo d’oro come successo a tutte le affermazioni di Lance Armstrong (1999)

Vista panoramica sul Colle del Sestriere e, in trasparenza, laltimetria della ventesima tappa del Giro 2020 (www.comune.sestriere.to.it)

Vista panoramica sul Colle del Sestriere e, in trasparenza, l'altimetria della ventesima tappa del Giro 2020 (www.comune.sestriere.to.it)

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