SPRINT SENZA AVVERSARI PER GAVIRIA AL GIRO DI TOSCANA

settembre 16, 2020
Categoria: News

Fernando Gaviria (UAE РEmirates Team) ha rispettato i pronostici vincendo il Giro di Toscana con uno sprint molto lungo e senza lasciare chance ai rivali. Robert Stannard (Mitchelton РScott) ̬ stato il primo dei battuti davanti a Ethan Hayter (Ineos Grenadiers) e Biniam Girmay Hailu (NIPPO DELKO One Provence). Il migliore degli italiani ̬ stato Luca Pacioni (Androni Giocattoli РSidermec), classificatosi al sesto posto.

La novantaduesima edizione del Giro di Toscana, intitolata alla memoria di Alfredo Martini, si distingueva dalle edizioni precedenti per l’assenza del Monte Serra come “star” della corsa. Infatti il percorso del 2020 manteneva la partenza e l’arrivo da Pontedera, ma affrontava le colline a sud della cittadina su strade che verranno parzialmente riproposte nella classica Coppa Sabatini in programma nella giornata di domani.
Su un chilometraggio di 182 chilometri i corridori superavano un dislivello complessivo di 1560 metri con la principale difficoltà rappresentata dallo strappo di Peccioli da affrontare due volte nel tratto conclusivo, l’ultima a sedici chilometri dalla conclusione. Si trattava di un percorso in generale adatto ai velocisti, ma che consentiva anche gli attacchi e di poter mettere in difficoltà alcuni dei velocisti meno adatti agli strappi. I favoriti della vigilia erano Fernando Gaviria (UAE – Emirates Team), Nacer Bouhanni (Arkéa Samsic), Andrea Pasqualon (Circus – Wanty Gobert) e Samuele Battistella (NTT Pro Cycling), mentre alcuni degli outsider più pericolosi erano Gianni Moscon (Ineos Grenadiers), Biniam Girmay Hailu (NIPPO DELKO One Provence), Dion Smith (Mitchelton – Scott), Imerio Cima (Gazprom – RusVelo) e Jurgen Roelandts (Movistar).

Nelle prime fasi di corsa un gruppetto riusciva a sganciarsi dal gruppo e all’interno di questo drappello erano presenti Connor Brown (NTT Pro Cycling), Mathias Norsgaard (Movistar), Cristián Rodríguez (Caja Rural – Seguros RGA), Mikel Iturria (Euskaltel – Euskadi), William David Muñoz (Colombia Tierra de Atletas – GW Bicicletas), Guido Draghi (D’Amico – UM Tools), Raffaele Radice (Sangemini Trevigiani Mg.k Vis) e Filippo Colombo (nazionale elvetica). Raggiunto immediatamente un vantaggio di quattro minuti, i fuggitivi venivano controllati facilmente dalle due squadre dei principali favoriti, la UAE – Emirates Team e l’Arkéa Samsic, che riuscivano a tenerli intorno ai tre minuti, anche se a due terzi di corsa un rilassamento del gruppo permetteva ai fuggitivi di incrementare il loro margine fino ad un massimo di quattro minuti e quaranta secondi. I primi a perdere contatto dalla fuga erano Draghi e Muñoz a circa 45 chilometri dalla conclusione, momento nel quale il gruppo si iniziava ad avvicinarsi sotto il ritmo della Mitchelton-Scott. Il vantaggio prendeva ancora più rapidamente a scendere quando varie squadre si alternavano in testa al gruppo: mancavano in quel momento 35 chilometri da percorrere, il vantaggio era sceso a due minuti e trenta secondi ed era la Ineos – Grenadiers la squadra più attiva in gruppo. Sul primo passaggio dallo strappo di Peccioli era Nicola Conci (nazionale italiana) ad attaccare con Mauro Finetto (NIPPO DELKO One Provence) alla sua ruota; i due resistevano fino ai -24, quando venivano ripresi da un gruppetto di 15-20 corridori che era riuscito a sganciarsi al termine dello strappo. Questo avveniva quando la fuga manteneva ancora un margine di un minuto e venti secondi. Dopo un paio di chilometri il gruppo si ricompattava, mentre Omer Goldstein (Israel Start-Up Nation) ripartiva in contropiede. Norsgaard ai -20 attaccava secco dalla fuga e il solo Colombo riusciva a rispondere, mentre il resto dei fuggitivi riusciva a rientrare solo in un secondo momento, ad eccezione di Iturria. All’ultimo passaggio da Peccioli veniva ripreso Goldstein ed era Gianni Moscon (Ineos Grenadiers) a scattare dal gruppo con Jacopo Mosca (nazionale italiana) alla sua ruota. Al loro immediato inseguimento, nel tratto pianeggiante, erano lanciati undici atleti, mentre il gruppo era leggermente più attardato. A undici chilometri dalla conclusione i due gruppetti inseguitori si ricompattavano andando a riprendere anche i fuggitivi rimasti, mentre il gruppo si trovava a circa dieci secondi di ritardo, che venivano chiusi grazie ad un grande lavoro della Lotto Soudal a otto chilometri dall’arrivo. Nonostante qualche contrattacco nessuno riusciva a fare la differenza, anche se Iñigo Elosegui (Movistar) tentava un attacco da finisseur negli ultimi quattro chilometri che gli consetiva di resistere per circa 1500 metri in avanscoperta. Nel finale era la Lotto Soudal ad organizzare la volata, ma Fernando Gaviria (UAE – Team Emirates), nonostante fosse partito in anticipo, riusciva a sorprendere tutti e con una grande volata trionfava davanti a Robert Stannard (Mitchelton – Scott) ed Ethan Hayter (Ineos Grenadiers). Sfortunato nello sprint Andrea Pasqualon (Circus – Wanty Gobert), vittima di un problema meccanico che lo ha penalizzato: per lui il nono posto finale mentre il miglior italiano classificato è stato Luca Pacioni (Androni Giocattoli – Sidermec), 6°.

Carlo Toniatti

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