GIRO ROSA, È GIÀ VAN VLEUTEN TIME
La maglia rosa è sempre affare della Trek-Segafredo Women che passa dopo la seconda tappa da Elisa Longo Borghini alla favoritissima Annemiek van Vleuten, che si è imposta in solitario sul traguardo di Arcidosso.
Se l’interregno di Elisa Longo Borghini è durato solo 24 ore, in casa Trek-Segafredo c’è di che ben festeggiare. Sono bastati i saliscendi della seconda tappa per far scatenare Annemiek van Vleuten, campionessa del mondo in carica e favoritissime per il successo finale della corsa rosa, che ha già vinto due volte. L’olandese ha sfidato non solo il percorso già di per se impegnativo, ma anche anche la sfortuna e i problemi meccanici, sferrando l’attacco decisivo sul secondo GPM di giornata, dopo diversi scatti delle rivali. Oltre alla vincitrice è apparsa in gran spolvero anche la connazionale Anna van der Breggen (Boels – Dolmans Cycling Team), ultima ad inchinarsi alla grinta della nuova maglia rosa e seconda al traguardo insieme alla polacca Katarzyna Niewiadoma (Canyon SRAM Racing), con la quale ha concluso la tappa 1’16” dopo la vincitrice.
Quella odierna è stata una tappa spettacolare, aperta a molteplici sviluppi, fin dal via da Civitella Paganico. La forte velocità ha fin da subito spezzato il gruppo in tanti tronconi. La prima a tentare l’azione solitaria è stata la belga Julie Van De Velde (Lotto Soudal), rimasta a lungo in avanscoperto anche se il suo vantaggio non ha mai superato il minuto. Dopo che la fuggitiva è stata ripresa la corsa è letteralmente esplosa e si sono succeduti molteplici attacchi in testa al gruppo, che portavano le firme di Alena Amialiusik (Canyon SRAM Racing), Tayler Wiles e Ruth Winder (Trek-Segafredo Women), Vittoria Guazzini e Ilaria Sanguineti (Valcar – Travel & Service), Elizabeth Banks ed Elise Chabbey (Équipe Paule Ka), Lisa Brennauer (Ceratizit-WNT Pro Cycling), Alison Jackson (Sunweb) e Cecilie Uttrup Ludwig (FDJ Nouvelle Aquitaine Futuroscope), Quanto guadagnato da ciasciuna non ha mai impensierito il gruppo, che ha prontamente richiuso su tutti i tentativi. Sul tratto più duro del GPM di Seggiano, salita quasi interamente da percorrere sullo sterrato, è stata la Van Vleuten ad affondare il colpo del ko, staccando tutte le rivali e dimostrandosi anche più forte della sfortuna, che l’ha colpita con una foratura che non gli ha impedito di giungere al traguardo con più di un minuto sulle rivali che più gli sono giunte vicine.
Domani il Giro d’Italia Femminile si sposta dalla Toscana all’Umbria con una frazione di 142 che partirà da Santa Fiora per arrivare ad Assisi, dove il traguardo sarà collocato nel cuore della città di San Francesco, al termine di una rampa di mille metri all’8% di pendenza media
Mario Prato

La Van Vleuten all'attacco sulla salita sterrata di Seggiano (Getty Images)