L’ÉTAPE DU JOUR: CHÂTEL-GUYON – PUY MARY (PAS DE PEYROL)

settembre 11, 2020
Categoria: Approfondimenti

Secondo arrivo in salita per il Tour 2020 dopo quello di Orcières-Merlette e quello non ufficiale al Mont Aigoual. Stavolta si arriverà ai piedi del Puy Mary, uno dei più alti stratovulcani d’Europa. Gli ultimi 2 Km presentano pendenze in doppia cifra che, unite a quelle del precedente Col de Neronne, prometteranno scintille tra i primi della classifica generale

Non è il Puy-de-Dôme, non ne ha la suggestione dei panorami, né i numeri e nemmeno il blasone, ma il segno potrebbe lasciarlo anche il poco rinomato Puy Mary, posto com’è al termine di una frazione che si può considerare come una via di mezzo tra una tappa di media montagna e una d’alta montagna. Salitoni non se ne incontranno, l’ascesa più lunga non supera i 10 Km, ma al termine di questa frazione i corridori avranno incamerato più di 4000 metri di dislivello positivo, suddivisi tra sette GPM, i più difficili dei quali saranno gli ultimi due. A meno di sorprese la corsa dei big dovrebbe entrare nel vivo quando al traguardo mancheranno una quindicina di chilometri e si attaccheranno i 4 Km al 9.1% che conducono ai 1237 metri del Col de Neronne. Un tratto in quota successivo allo scollinamento, coronato anche dal “Point Bonus”, porterà poi i corridori ai piedi dell’ascesa finale verso il Pas de Peyrol, che all’esame dei numeri appare leggermente più facile del Neronne – 5400 metri all’8,1% – ma che in realtà è più aspra in virtù di un tratto conclusivo tutto in doppia cifra di pendenza, poichè negli 2 Km la media è sempre superiore all’11%.

METEO TOUR

Châtel-Guyon: cielo sereno, 24.1°C (percepiti 25°C), vento debole da NNE (5-6 Km/h), umidità al 55%
Le Mont-Dore (Km 71): nubi sparse, 21.6°C, vento moderato da NNE (10-12 Km/h), umidità al 52%
Bort-les-Orgues (Km 116.5) : nubi sparse, 27.1°C (percepiti 28°C), vento debole da N (9-10 Km/h), umidità al 55%
Côte de Anglards-de-Salers (GPM – Km 157.5) : nubi sparse, 23.5°C, vento moderato da N (9-11 Km/h), umidità al 54%
Puy Mary (Pas de Peyrol) : nubi sparse, 15.2°C, vento debole da NNE (8-10 Km/h), umidità al 50%

GLI ORARI DEL TOUR

11.45: inizio trasmissione Eurosport 1 (20 minuti prima del via)
12.05: partenza da Châtel-Guyon
13.00: inizio trasmissione RAISport (all’incirca a 36 Km dal via)
13.00-13.10: scollinamento Col de Ceyssat
14.00: inizio trasmissione RAI2 (all’incirca a 71 Km dal via)
14.50-15.10: traguardo volante di Lanobre
16.45-17.20: arrivo sul Puy Mary

UN PO’ DI STORIA

Alto 1783 metri, il Puy Mary è quel che resta di uno dei più grandi stratovulcani d’Europa. Lassù di scintille vere e proprie non se vedono da millenni, ma di certo risplenderanno quelle della lotta tra i big del Tour de France, che per la prima volta nella storia disputeranno un arrivo di tappa ai 1588 metri del Pas de Peyrol, il più alto valico stradale della Massiccio Centrale, che si trova proprio ai piedi del Puy Mary. Non si tratta di una vera e propria novità il passaggio del Tour lassù, perché tra il 1959 e il 2016 è stato affrontato 10 volte come GPM di “passaggio” e in particolare il “mattatore” lassù è stato il belga Lucien Van Impe, che vi è scollinato in testa due volte, la prima nel 1975 e la seconda nel 1983. Il primo a far suo questo GPM è stato nel 1959 Louis Bergaud, la “pulce del Cantal”, mentre nel 2016 vi è scollinato in testa il belga Thomas De Gendt. Lo scorso anno è stato affrontato anche nella tappa d’apertura del Giro del Delfinato, Aurillac – Jussac, vinta dal norvegese Edvald Boasson Hagen.

Mauro Facoltosi

Il Puy Mary e, in trasparenza, laltimetria della tredicesima tappa (www.hautesterrestourisme.fr)

Il Puy Mary e, in trasparenza, l'altimetria della tredicesima tappa (www.hautesterrestourisme.fr)

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