SAM BENNETT, VOLATA REGALE SULL’ÎLE DE RÉ

settembre 8, 2020
Categoria: News

Sam Bennett avrà desiderato per tanto tempo la sua prima vittoria di tappa al Tour de France, così tanto da scoppiare in lacrime subito dopo aver tagliato per primo il traguardo. Il campione d’Irlanda, in forza alla Deceuninck-Quick Step, finalmente corona il suo sogno al termine di una volata dominata davanti a Caleb Ewan (Lotto-Soudal) e ad un Peter Sagan (Bora-Hansgrohe) finalmente competitivo in uno sprint di gruppo. L’irlandese, lanciato in modo splendido da Michael Mørkøv, conquista così la 10a Tappa di questo Tour de France settembrino e si riappropria anche della maglia verde a scapito dello Slovacco. Resta invece immutata la classifica generale, guidata da Primož Roglič (Jumbo-Visma) con 21” di vantaggio su Egan Bernal (Ineos Grenadier) e 28” su Guillaume Martin (Cofidis).

La partenza della 10a tappa è stata preceduta dalla spasmodica attesa per gli esiti dei tamponi (oltre 600), effettuati ieri durante la giornata di riposo a tutti i membri delle squadre, per l’individuazione di eventuali contagi da Covid-19.
Con un comunicato emesso intorno alle 12, l’organizzazione ha annunciato che non è stato rilevato nessun caso tra i ciclisti e di conseguenza tutti sono stati ammessi alla partenza della tappa. Viceversa, sono state rilevate alcune positività tra i membri degli staff di alcune squadre, tutti allontanati dalla corsa. Più precisamente, si tratta un componente a testa per Cofidis, Ineos Grenadier, Mitchelton-Scott e Ag2r La Mondiale. Stesso esito anche per il direttore del Tour de France, Christian Prudhomme, che dovrà stare lontano dalla corsa per i prossimi 7 giorni, in attesa di un nuovo tampone.
Al via della tappa si sono quindi presentati tutti i corridori rimasti in gara, ad eccezione di Domenico Pozzovivo (NTT Pro Cycling), che ha deciso di abbandonare la Grande Boucle a causa delle ferite al gomito rimediate nella prima tappa.
La frazione odierna, lunga 168,5 km, prevedeva la partenza dall’Île de Oléron e l’arrivo sull’Île de Rè, due isole poste nel mezzo dell’Oceano Atlantico ma a breve distanzata dalla costa della Francia “continentale”. Il percorso, pur essendo completamente piatto, si dipanava per lunghi tratti a ridosso dell’oceano e per questo riservava la possibilità di trovare vento, specialmente in prossimità del ponte, posto ad una qundicina di chilometri dal traguardo, che collega l’isola sede d’arrivo di tappa alla terraferma.
La corsa è stata immediatamente animata da Stefan Küng (Groupama-FDJ) e Michael Schär (CCC Team), protagonisti di un deciso allungo subito dopo la partenza. I due passisti elvetici, favoriti nel tratto iniziale dal vento a favore e dal disinteresse del gruppo, hanno rapidamente accumulato un minuto di vantaggio. Il gap è arrivato a circa 1′50″ intorno al km 30, quando in testa al gruppo sono apparse le divise della Deceuninck-Quick Step e della Lotto-Soudal, evidentemente intenzionate a non lasciare troppo spazio ai battistrada. L’azione delle squadre belghe ha prodotto una diminuzione del distacco, sceso a 50” già al km 50.
Subito dopo l’attraversamento di Royan, nel punto più meridionale della tappa, il percorso prevedeva una svolta a 90° e una conseguente mutazione della direzione del vento, diventato prevalentemente contrario e a tratti laterale. A questo punto numerose squadre, tra cui la Jumbo-Visma della maglia gialla Primož Roglič, si sono portate in testa al gruppo per evitare di restare invischiate nella formazione di qualche ventaglio. L’atteggiamento del gruppo ha fatto ulteriormente scendere il vantaggio dei battistrada, ridotto a soli 25 secondi al km 65.
Poco dopo la Deceuninck ha vistosamente accelerato, provando a fare la selezione sfruttando il vento laterale. A farne le spese sono stati i due fuggitivi, che sono stati immediatamente ripresi. Subito dopo lo striscione dei -100 una caduta, avvenuta nella parte finale del gruppo, ha coinvolto numerosi corridori tra i quali Nicolas Roche (Sunweb), Toms Skujiņš (Trek-Segafredo), Alessandro De Marchi (CCC Team), Nelson Powless (EF Pro Cycling) e Sam Bewley (Mitchelton-Scott), costretto al ritiro a causa di una sospetta frattura alla clavicola (gli esami ai quali sarà sottoposto in serata evidenzieranno, invece, una “semplice” frattura del polso).
L’accelerazione della Deceuninck è andata avanti per una manciata di chilometri, dopodichè il vento è tornato a spirare in senso contrario alla marcia dei corridori e i belgi si sono rialzati favorendo il rientro di tutti i corridori staccati. Il gruppo ha così proceduto compatto e tranquillo fino ai -65, quando un’altra caduta, avvenuta in prossimità di uno spartitraffico, ha spaccato il plotone. Tra i caduti, spiccano il terzo in classifica Guillaume Martin (Cofidis), Tadej Pogačar (UAE Team Emirates) con il compagno Davide Formolo, Edvald Boasson Hagen (NTT Pro Cycling) e Damiano Caruso (Bahrain-McLaren).
Mentre Pogačar è subito rientrato in gruppo, il leader della Cofidis è rimasto maggiormente attardato per poi rientare ai -56 grazie al preziosolo lavoro dei compagni di squadra Nicolas Edet, Jesús Herrada e Pierre-Luc Périchon. Davide Formolo ne è invece uscito malconcio a causa della frattura della clavicola sinistra, nonostante la quale ha chiuso la tappa in ultima posizione, ad oltre 15’ dal vincitore.
Il gruppo nei chilometri successivi ha proceduto tranquillamente fino allo sprint intermedio di Châtelaillon-Plage (km 131), dove a spuntarla nella volata è stato Matteo Trentin (CCC Team) davanti a Peter Sagan e Sam Bennett (Deceuninck – Quick Step).
Ai -31 è una nuova caduta a movimentare la tappa con ben 3 corridori del Team Arkéa-Samsic a terra.
A 19 km dall’arrivo, in uscita da La Rochelle, i corridori hanno nuovamente incontrato il vento laterale, favorendo un’azione della Ineos Grenadiers che ha provocato la perdita di contatto di diversi corridori, tutti fuori classifica. Ai -17 si è registrata un’ulteriore caduta che ha visto tra i coinvolti Julian Alaphilippe (Deceuninck-Quick Step), Richard Carapaz (Ineos Grenadier), Alberto Bettiol (EF Pro Cycling) e Alejandro Valverde (Movistar). Tra i corridori staccati a causa dell’incidente da segnalare anche Miguel Ángel López (Astana). Tutti sono, però, rientrati rapidamente in gruppo, aiutati dalle rispettive squadre.
Non ha, invece, sortito attacchi l’attraversamento del lunghissimo ponte che collega la terraferma all’Île de Rè dove, nonostante il vento insistente, nessuno si è preso la briga di forzare.
Si è così giunti allo sprint, preparato benissimo dal Team Sunweb. La formazione tedesca, interamente a disposizione dello sprinter olandese Cees Bol, ha allungato il gruppo, passando in testa sia ai -3, sia ai -2. Nell’ultimo chilometro è stato, però, Michael Mørkøv (Deceuninck-QuickStep) a fare la differenza. L’esperto danese si è inserito nel treno della Sunweb e ha poi lanciato nel miglior modo possibile Bennett, che ha finalizzato l’opera conquistando con decisione la sua prima vittoria di tappa al Tour.
Nulla ha potuto la rimonta di Caleb Ewan (Lotto Soudal), seguito a ruota da Sagan. Quarto si è piazzato un redivivo Elia Viviani (Cofidis) davanti al campione del mondo Mads Pedersen (Trek-Segafredo). Chiudono la top ten Andrè Greipel (Israel Start-Up nation), Bryan Coquard (B&B Hotels-Vital Concept), Bol, Jasper Stuyven (Trek-Segafredo) e Luka Mezgec (Mitchelton-Scott).
Immutata la classifica generale al cui comando resta lo sloveno Roglič davanti a Egan Bernal (INEOS Grenadiers, 21”) e al sorprendente Guillaume Martin (28”). Quarto è Romain Bardet (Ag2r La Mondiale, 30”) davanti al duo colombiano formato da Nairo Quintana (Arkéa-Samsic) e Rigoberto Urán (EF Pro Cycling), entrambi a 32” dal capoclassifica.
Domani l’undicesima tappa porterà in 167,5 km da Châtelaillon-Plage a Poitiers. La carovana si sposterà dalla costa atlantica verso l’entroterra, con un percorso quasi completamente piatto e un finale nuovamente adatto alle ruote veloci, chiamate a sfruttare una delle ultime occasioni a loro disposizione.

Pierpaolo Gnisci

Sam Bennett vince la temuta tappa dei ventagli (Getty Images)

Sam Bennett vince la temuta tappa dei ventagli (Getty Images)

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