BATTAGLIA SUI PIRENEI: VINCE PETERS, YATES RESTA IN GIALLO

settembre 5, 2020
Categoria: News

A Loudenvielle è Nans Peters (AG2R) ad aggiudicarsi la prima tappa pirenaica dopo essersene andato in fuga dopo pochi chilometri dalla partenza insieme a 12 attaccanti. Il francese costruisce la vittoria sul Col de Peyresourde, ultimo GPM in programma, quando resta da solo in testa alla corsa. Tra i big si registra qualche scaramuccia sulla penultima ascesa, che premia Tadej Pogačar (UAE-Team Emirates), unico a cercare con convinzione l’attacco; lo sloveno recupera una quarantina di secondi sulla maglia gialla Adam Yates (Mitchelton Scott). Chi invece deve dire addio ai sogni di gloria è ancora una volta Thibaut Pinot (Groupama FDJ), sofferente per la caduta di Nizza e staccatosi già sul Port de Balès. Per lui a questo punto non si esclude un mesto ritiro.

Se la tappa di ieri era stata caratterizzata dai ventagli e da alcuni rilevanti cambiamenti sia in classifica generale – a farne le spese sono stati in particolare Mikel Landa (Bahrein McLaren), Richie Porte (Trek Segafredo) e Tadej Pogačar (UAE-Team Emirates), sia nelle classifiche di specialità (Peter Sagan della Bora Hansgrohe è la nuova maglia verde mentre Egan Bernal della INEOS Grenadiers è la nuova maglia bianca) – oggi vanno di scena i Pirenei e vedremo se i big che ieri hanno perso terreno avranno la forza ed il coraggio di attaccare per provare a risollevarsi in un Tour che inizia a dare alcune risposte concrete. Sono 141 i chilometri che si dovranno percorrere tra Cazères-sur-Garonne w Loudenvielle, con tre GPM esigenti che attendono i ciclisti. Sull’ultimo di questi, il Col de Peyresourde, a 11 km dal termine, sono previsti anche secondi di abbuono per i tre ciclisti che transiteranno per primi. La tappa entrava subito nel vivo con una fuga di 13 ciclisti: Benoît Cosnefroy e Nans Peters (AG2R-La Mondiale), Ilnur Zakarin (CCC), Kévin Réza e Quentin Pacher (B&B Hotels-Vital Concept), Michael Mørkøv (Deceuninck-Quick Step), Neilson Powless (EF), Fabien Grellier e Jérôme Cousin (Total Direct Énergie), Carlos Verona (Movistar), Toms Skujiņš (Trek-Segrafredo), Søren Kragh Andersen (Sunweb) e Ben Hermans (Israel Start-Up Nation). Dopo 15 km la fuga aveva 2 minuti e 30 secondi sul gruppo, che si limitava a controllare visto che Zakarin, il ciclista messo meglio in classifica generale, era ad oltre 16 minuti di ritardo dalla maglia gialla Adam Yates (Mitchelton Scott). Il vantaggio della fuga aumentava e dopo 40 km dal via gli attaccanti avevano 10 minuti di vantaggio sul gruppo. SI segnalava il ritiro di Giacomo Nizzolo (NTT Cycling) per un problema al ginocchio. Cosnefroy transitava in prima posizione sul Col de Menté, rafforzando così il suo primato nella speciale classifica dei GPM. Il gruppo inseguiva a 11 minuti e 30 secondi. Sul Port de Balès, secondo GPM in programma, la fuga si spezzava in più tronconi e restavano in testa Peters e Zakarin. A 40 km dal termine la coppia suddetta aveva circa 20 secondi di vantaggio su Powless, Verona, Pacher, Kragh Andersen e Skujiņš. Nel gruppo maglia gialla Thibaut Pinot (Groupama FDJ) era segnalato in difficoltà e si staccava. Purtroppo gli strascichi della caduta patita nella tappa di Nizza si facevano sentire e come Pinot anche Pavel Sivakov (INEOS Grenadiers) si sfilava e finiva nelle retrovie del gruppo. Oltre a Nizzolo si segnalavano nel frattempo anche i ritiri di William Bonnet (Groupama FDJ), Diego Rosa (Arkéa-Samsic) e di Lilian Calmejane (Total Direct Énergie). Peters scollinava in prima posizione sul Port de Balès e nella discesa si avvantaggiava su Zakarin, non propriamente a suo agio quando la strada scende. Il gruppo maglia gialla scollinava con 9 minuti e 30 secondi di ritardo da Peters, mentre il gruppo Pinot era segnalato a quasi 17 minuti dalla testa della corsa. A circa 5 km dallo scollinamento del Balès uno scatto di Julian Alaphilippe (Deceuninck-Quick Step) accendeva la miccia tra i big. Tom Dumoulin (Jumbo Visma) ricuciva sul francese, poi scattava Pogačar, che trainava con sé Primož Roglič (Jumbo Visma) e Nairo Quintana (Arkéa-Samsic). La maglia gialla sembrava in difficoltà ma, grazie un rallentamento del terzetto davanti, riusciva a rientrare insieme agli altri big di classifica. Pogačar contrattaccava nuovamente a circa 3 km dallo scollinamento e in breve tempo guadagnava circa un minuto di vantaggio sul gruppetto maglia gialla. Dopo esser scollinato per primo sul Peyresourde Peters andava tutto solo a conquistare la vittoria sul traguardo di Loudenvielle. Skujiņš aveva la meglio su Verona 47 secondi dopo l’arrivo del vincitore. Pogačar era nono a 6 minuti da Peters e guadagnava 40 secondi sul gruppetto maglia gialla. Dei big lo sloveno era quello che recuperava più posizioni, mentre Yates restava in maglia gialla con 3 secondi di vantaggio su Roglič e 9 secondi su Guillaume Martin (Cofidis). Oltre a Pinot da registrare anche i ritardi di Richard Carapaz (INEOS Grenadiers), Alaphilippe, Dumoulin e Alejandro Valverde (Movistar Team), che vengono così estromessi dalle prime posizioni della classifica generale. Domani è in programma la nona tappa da Pau a Laruns, altra frazione pirenaica Dei cinque GPM in programma, il più duro è il Col de Marie-Blanque, posto a 18 km dal traguardo. I suoi ultimi 3 km in doppia cifra potranno mettere ulteriore pepe alla bagarre tra i big.

Giuseppe Scarfone

Nans Peters vince la prima delle due tappe pirenaiche (Getty Images Sport)

Nans Peters vince la prima delle due tappe pirenaiche (Getty Images Sport)

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