GORKA IZAGIRRE SGUAZZA NELL’ACQUAZZONE, SUO IL GRANDE TRITTICO LOMBARDO

agosto 3, 2020
Categoria: News

Vittoria spagnola nell’unica edizione del Grande Trittico Lombardo, corsa concepita esclusivamente per questa stramba stagione dalla fusione di Coppa Bernocchi, Coppa Agostoni e Tre Valli Varesine. È Gorka Izagirre a staccare gli avversari sotto l’acquazzone e ha presentarsi in beata solitudine sul traguardo di Varese.

Dopo le Strade Bianche, l’appuntamento sul suolo italiano nel calendario post-Covid19 prevede lo svolgimento del Grande Trittico Lombardo, creatura a tre teste che fonde in un’unica gara Coppa Bernocchi (partenza da Legnano), Coppa Agostoni (parte centrale nel circuito di Lissone) e Tre Valli Varesine. Proprio il finale nella città giardino sarà quello che presenta il percorso più esigente, con il circuito che ospitò i mondiali del 2008 da ripetere quattro volte, le cui salite – Montello e Ronchi – decideranno presumibilmente le sorti della corsa. Sono 22 le squadre alla partenza di cui 8 World Tour, 7 Pro Team, 6 Continental e la nazionale italiana. Tra i reduci delle Strade Bianche ritroviamo ciclisti di livello come Greg Van Avermaet (CCC), Alexey Lutsenko (Astana), Michał Kwiatkowski (Ineos) e Vincenzo Nibali (Trek Segafredo), anche se quest’ultimo deve fare i conti con la botta alla mano patita sugli sterrati senesi. Dopo la partenza da Legnano erano numerosi i tentativi di attacco e la fuga buona si formava in torno al decimo chilometro grazie all’azione di Oscar Riesebeek (Alpecin-Fenix), Anton Kuzmin (Gazprom Rusvelo), Raffaele Radice (Sangemini-Trevigiani Mg.Kvis), Quinten Hermans (Circus-Wanty Gobert) e Davide Baldacchini (Colpack Ballan). Dopo 40 km di corsa il quintetto aveva 9 minuti e 40 secondi di vantaggio sul gruppo. All’entrata nel circuito di Lissone la fuga aveva ancora oltre 9 minuti di vantaggio. Nelle prime posizioni del gruppo inseguitore si facevano notare le divise arancioni del Team CCC. Una seconda parte di corsa segnata da una pioggia insistente abbassava la temperatura ma non raffreddava di sicuro gli animi dei ciclisti che si davano battaglia nell’avvicinamento a Varese. Era la Trek Segafredo a prendere in mano le redini della corsa con Gianluca Brambilla e Giulio Ciccone che si impegnavano strenuamente a ricucire sulla fuga. Il primo passaggio dal traguardo vedeva il gruppo tirato dall’Astana transitare con un ritardo di 5’49”, ma grazie al contributo in testa degli uomini della CCC al passaggio successivo il vantaggio scendeva a 4’16”. A far accelerare in modo decisivo gli inseguitori ci pensava ancora la Trek – Segafredo, prima con Jacopo Mosca e poi con un pimpante Nibali, che riusciavano a dimezzare il vantaggio dei cinque al comando. Sul Montello era Brambilla a far saltare letteralmente il gruppo; alla sua ruota si portavano Kwiatkowski, Nibali, Gorka Izagirre (Astana) e Filippo Fiorelli (Bardiani CSF Faizanè); poco più dietro a ricucire ci provavano Gianni Moscon (Ineos) e Van Avermaet. Intanto in testa alla corsa perdevano contatto Baldaccini e Kuzmin, riassorbiti dal gruppo inseguitore nel quale si alternano a tirare Astana, Trek-Segafredo e Ineos con la chiara intenzione di voler far propria la corsa. In vista del successivo passaggio Alessandro De Marchi (CCC) provava un attacco, ma sull’italiano rientrano agevolmente Izagirre, Alex Aranburu (Astana), Jan Polanc (UAE Team Emirates), Kwiatkowski, Jhonatan Narváez (Ineos), Louis Vervaeke (Alpecin-Fenix), Nicola Bagioli (Androni-Sidermec) e Nibali. Qui si spegneva la fuga del mattino venendo ripresi dal gruppo anche Hermans e Riesebeek, ultimi due rimasti in avascoperta dopo che poco prima era stati raggiunti anche Radice, Baldaccini e Kuzmin. Nell’ultimo passaggio, in discesa, con un acquazzone in corso, Izagirre era abilissimo a lanciarsi all’attacco sfruttando un momentol d’indecisione in testa alla corsa; la reazione di Nibali e Kwiatkowski arrivava infatti troppo tardi perchè erano ben sette i secondi guadagnati in un attimo dal basco, che diventeranno 37” all’attacco della salita dei Ronchi. Alle sue spalle le polveri erano bagnate anche per la presenza del compagno di squadra Aranburu che faceva da stopper: così Izagirre andava tutto solo ad alzare le braccia al cielo sul traguardo di Varese. La volata per il secondo posto andava, non a caso, ad Aranburu mentre terzo si piazzava Van Avermaet, in quarta Kwiatkowski e in quinta Nibali, che sembra non aver accusato troppo l’inconveniente patito alle Strade Bianche. Tra gli italiani chiudevano al settimo posto Bagioli ed al nono De Marchi.
Ora il calendario italiano proseguirà con la Milano – Torino di mercoledì che, in vista della Sanremo di sabato, è stata modificata rispetto al tracciato tradizionale e, anzichè poprorre il difficile arrivo in salita sul colle di Superga, permetterà agli sprinter di preparare al meglio la classicissima: al termine di un tracciato quasi completamente pianeggiante si attende un arrivo allo sprint ai piedi della Palazzina di Caccia di Stupinigi.

Antonio Scarfone

Il maggiore dei fratelli Izagirre si impone nellunica edizione del Grande Trittico Lombardo (foto Bettini)

Il maggiore dei fratelli Izagirre si impone nell'unica edizione del Grande Trittico Lombardo (foto Bettini)

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