KRAGH ANDERSEN VOLA A CRONOMETRO, SCHACHMANN ALLUNGA

marzo 11, 2020
Categoria: News

E’ Søren Kragh Andersen a sorridere al termine della 4a tappa della Parigi-Nizza, una cronomentro di 15,1 km con partenza e arrivo a Saint-Amand-Montrond. Il talentuoso danese in forza al Team Sunweb ha conquistato la prova contro il tempo disputata attorno alla città natale di Julian Alaphilippe (Deceuninck-Quick Step) davanti ad un Maximilian Schachmann (Bora-Hansgrohe) sempre più leader della classifica generale e all’altro danese Kasper Asgreen (Deceuninck-Quick Step).

La prima parte del percorso era complicata dalla presenze di due strappetti, il primo (1 km al 5,4%) posto appena dopo 2 km dal via, il secondo (1,7 km al 6,2%) poco prima dell’intermedio di La Tour (km 7). La seconda metà del tracciato era invece molto più semplice, con un primo tratto in discesa ed un finale pianeggiante.
Da segnalare tre non partenti, tra i quali spiccava il nome di Sam Bennett (Deceuninck-Quick Step), coinvolto ieri in una caduta nel finale della 3a tappa ed evidemente ancora sofferente.
Il primo a scendere dalla pedana, alle 13:38, è stata la maglia a pois Jonathan Hivert (Total Direct Énergie). Pochi minuti dopo è arrivato il primo tempo significativo, quello fatto segnare da Ben O’Connor (NTT Pro Cycling) che ha chiuso la prova in 19′54”. Una decina di minuti dopo i due francesi dell’AG2R La Mondiale Alexis Gougeard e Pierre-Roger Latour hanno fatto scendere il miglior tempo prima a 19′36” e poi a 19′31”. I due transalpini sono stati poi scavalcati dallo sloveno Jan Tratnik (Bahrain-McLaren), che ha percorso i 15,1 km in 19′24”.

Ma pochi minuti dopo è stato Thomas De Gendt (Lotto Soudal) a prendersi la scena. Il belga è, infatti, passato al comando della classifica con un ottimo 19′04” e candidandosi seriamente alla vittoria di tappa. Nell’ora successiva nessuno è riuscito ad avvicinarsi a De Gendt: Tobias Ludvigsson (Groupama-FDJ) ha chiuso con un 19′18” mentre Bob Jungels (Deceuninck-Quick Step) ha fatto segnare un deludente 19′24”, un secondo meno di Richie Porte (Trek-Segafredo).
Il primo ad a dare filo da torcere a De Gendt è stato il suo connazionale Victor Campenaerts (NTT Pro Cycling), arrivato con soli 4” di ritardo. Poco dopo è stao Pello Bilbao (Bahrain-McLaren) a farlo tremare: il basco, dopo essere passato in testa all’intermedio, è arrivato al traguardo con 2 soli secondi di ritardo (19′06”).
In seguito Stefan Küng (Groupama-FDJ) ha fatto segnare un buon 19′17”, mentre Romain Bardet (Ag2r La Mondiale), partito proprio dopo lo svizzero, ha impegato 19′55” confermando una condizione non eccezionale.
A questo punto sono saliti in cattedra i danesi. Kasper Asgreen (Deceuninck-Quick Step), già splendido vincitore pochi giorni fa della Kuurne-Bruxelles-Kuurne, ha limato il tempo di De Gendt di appena 80 centesimi. Sono quindi arrivati Nairo Quintana (Arkéa-Samsic) con un buon 19′42” e Alaphilippe (19′27”), quest’ultimo comunque ancora lontano dalla condizione mostruosa di 12 mesi fa.
Dopo il buon 19′09” di Michael Matthews (Sunweb) è stato un altro talento danese, Søren Kragh Andersen, a scalzare il connazionale Asgreen dalla prima posizione. Il corridore del Team Sunweb ha letteralmente abbattuto il muro dei 19 minuti, fermando il cronometro sul tempo di 18′51”.
Dopo la buona prestazione offerta da Tanel Kangert (EF Pro Cycling) in 19′24”, è stato il turno di un discreto Thibaut Pinot (Groupama-FDJ), che ha tagliato il traguardo in 19′41, e del duo belga formato da Tiesj Benoot (Sunweb) e Dylan Teuns (Bahrain-McLaren), entrambi giunti a 36 secondi da Andersen.
Poco brillante la performance di Vincenzo Nibali (Trek-Segafredo) che alla fine ha chiuso in 30sima posizione a quasi un minuto dal vincitore. Molto bene, invece, il colombiano Sergio Higuita (EF Pro Cycling) che è giunto con un ottimo 19′37” che gli ha permesso di guadagnare su molti rivali della classifica. Non tutti, perchè c’era ancora da aspettare l’arrivo della maglia gialla Maximilian Schachmann (Bora – Hansgrohe) Il tedesco è partito a tutta, facendo segnare nettamente il miglior tempo all’intermedio, per poi calare alla distanza e chiudere comunque con un ottimo secondo posto a soli 6” da Andersen, alla sua prima vittoria stagionale
La classifica di tappa ha quindi visto primeggiare il 25enne della Sunweb con 6” su Schachmann, 12” su Asgreen, 13” su De Gendt e 15” su Bilbao. In classifica generale, grazie al secondo posto di giornata, Schachmann ha notevolmente rafforzato la leadership ed ora ha un margine di 58” su Kragh Andersen, 1′01” sull’Austriaco Felix Grossschartner, suo compagno di squadra, 1′05” su Nils Politt (Israel Start-Up Nation) e 1′06” su un bravissimo Higuita. Nibali è sceso all’11° posto a 1′18” da Schachmann, mentre Alaphilippe è salito in 19a posizione a 2′04”. Quintana, grande favorito della vigilia, naviga in 25a posizione ad oltre 2 minuti e mezzo da Schachmann.
Domani in programma la 5a tappa, la più lunga dell’edizione con i suoi 227 km da Gannat a La-Cote-Saint-Andrè. Il percorso sarà abbastanza ondulato ma comunque favorevole ad uno sprint finale, nonostante la presenza di uno strappetto, in cima al quale sarà posto l’ultimo sprint intermedio di giornata, a 17 km dall’arrivo.

Pierpaolo Gnisci

Søren Kragh Andersen in azione nella cronometro di Saint-Amand-Montrond (Getty Images)

Søren Kragh Andersen in azione nella cronometro di Saint-Amand-Montrond (Getty Images)

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