SCHACHMANN INAUGURA LA PARIGI-NIZZA, IN BARBA AL CORONAVIRUS

marzo 8, 2020
Categoria: News

Maximilian Schachmann è la prima maglia gialla della 78esima edizione della Parigi-Nizza. Il tedesco della Bora-Hansgrohe ha battuto in uno sprint ristretto Dylan Teuns (Bahrain-McLaren) e Tiesj Benoot (Team Sunweb) al termine di una prima tappa molto spettacolare, corsa in condizioni meteo decisamente difficili.

La “Course au Soleil” è partita in tono minore, nel bel mezzo dell’epidemia di coronavirus che si sta diffondendo in tutta Europa. Dopo l’annullamento delle ultime due tappe dell’UAE Tour (con tanto di caos quarantena ancora non del tutto risolto) e la cancellazione di tutte le corse italiane in calendario da qui ai primi di aprile, anche la Parigi-Nizza ha subito le conseguenze di un clima di incertezza e timore. Nel corso della settimana, infatti, ben 7 squadre World Tour (Astana, CCC Team, Mitchelton-Scott, Movistar , INEOS, Jumbo-Visma e UAE Team Emirates) avevano annunciato il loro forfait. ASO, organizzatore della corsa, è corsa ai ripari invitando altre due squadre Professional, la Circus-Wanty Gobert e la B&B Hotels-Vital Concept, e ottendendo in deroga dall’UCI la possibilità di schierare al via 8 ciclisti per squadra al posto dei 7 previsti dal regolamento.

Al via della prima tappa, 154 km con arrivo e partenza a Plaisir, si sono quindi presentate solo 17 squadre per un totale di 136 corridori. Tra questi anche diversi uomini (ad esempio Vincenzo Nibali e Peter Sagan) che avrebbero dovuto disputare la Tirreno-Adriatico, il cui annullamento ha costretto molte squadre a rivedere i programmi.
La frazione prevedeva un percorso prevalentemente piatto. Il primo tratto era un lungo giro di 70 km ad ovest di Plaisir con un GPM di 3a categoria posto dopo appena 8,5 km dal via. Conclusa questa fase, si entrava in un ampio circuito con il doppio passaggio sulla Côte de Neauphle-le-Château (1,5 km al 6.5%), posta rispettivamente ai km 82 e 149,5. Quest’ultimo rappresentava una possibile rampa di lancio per i finisseur, considerata la vicinanza dal traguardo ed un ultimo tratto dello strappo in pavè.
La corsa è stata subito animata dall’attacco di Romain Combaud (Nippo Delko One Provence) e Jonathan Hivert (Total Direct Énergie). I due, partiti dopo poco dopo il “km 0″, hanno rapidamente guadagato un margine consistente sul gruppo (5′30” dopo neanche 25 km dalla partenza), prima che la Deceuninck-Quick Step iniziasse a tirare, riducendo man mano il gap.
L’accelerazione imposta dalla squadra belga, unitamente alle condizioni climatiche avverse (pioggia e vento), ha letteralmente frantumato il plotone in più ventagli. Tra i corridori attardati anche Richie Porte (Trek-Segafredo) e Guillaume Martin (Cofidis). Nel frattempo il vantaggio dei fuggitivi si era ridotto al di sotto del minuto.
Nei chilometri successivi la situazione si è però ricomposta, coi vari tronconi che si sono ricongiunti fino ad avere nuovamente un gruppo compatto all’inseguimento del duo di testa quando all’arrivo mancavano 60 km. La fuga di Hivert e Combaud era però destinata ad avere vita breve: la coppia è stata ripresa al km 76, poco prima del primo passaggio sulla Côte de Neauphle-le-Château.
Al km 60 una caduta, che ha visto coinvolti anche Romain Bardet (Ag2r La Mondiale) e Warren Barguil (Arkéa-Samsic), ha nuovamente spezzato il gruppo in più tronconi. Nei chilometri successivi, grazie anche al vento, il ritmo imposto nel gruppo di testa da Deceuninck e Arkéa ha definitivamente fatto esplodere la corsa.
Ai -45 dall’arrivo il gruppo dei battistrada era formato da appena 16 corridori, tra i quali spiccavano Nairo Quintana (Arkéa-Samsic) e Julian Alaphilippe (Deceuninck-Quick Step). Alle sue spalle, distaziato di circa 25”, cercava di rientrare un altro drappello, man mano sempre meno folto, tirato da EF Pro Cycling e Barhain-McLaren e comprendente tra gli altri anche Vincenzo Nibali (Trek-Segafredo).
Ai -30, in prossimità dello sprint intermedio di Montainville, posto in cima ad uno strappo di 900 metri al 7,2%, è partito Tiesj Benoot (Sunweb), immediatamente seguito da Alaphilippe. I due hanno fatto il vuoto proprio mentre gli altri 14 compagni di fuga venivano ripresi dal primo gruppo inseguitore.
Alaphilippe e Benoot si sono così ritrovati al comando con un vantaggio (ai -26) di una trentina di secondi su un gruppo di una quarantina di corridori.
Per diversi chilometri è stato solo Iván García (Bahrain-McLaren) a lavorare per non far aumentare lo svantaggio. La situazione è rimasta inalterata finchè ai – 15, quando il distacco stava per sfiorare i 40 secondi, sono arrivati in testa al gruppo anche gli uomini della Bora-Hansgrohe e della Lotto-Soudal. L’andatura si è fatta così più sostenuta, portando il gap a 22” ai -6.
Sull’ultimo GPM di giornata il duo di testa è riuscito a conservare un margine abbastanza ridotto sul gruppo, dal quale in cima allo salita sono partiti al contrattacco Dylan Teuns (Bahrain-McLaren) e Maximilian Schachmann (Bora – Hansgrohe). Il duo inseguitore è riuscito ad avvciniarsi ulteriormente in fondo alla discesa, rientrando su quello di testa quando all’arrivo mancavano appena 2300 metri. Non appena rientrato, Schachmann è partito in contropiede, subendo però il rientro di Alaphilippe. Sotto lo striscione dell’ultimo chilometro è stata la volta di Benoot, ma anche su di lui è stato il francese a chiudere. Si è così arrivati alla volata, lanciata lunga da Teuns. Schachmann ha immediatamente preso la ruota del belga per poi superarlo negli ultimi 100 metri. Teuns si è così dovuto acconentare della seconda posizione davanti a Benoot e ad un esausto Alaphilippe, 4° a 3”.
Il gruppo inseguitore, forte di 25 corridori, è arrivato con 15” di ritardo, regolato da Cees Bol (Sunweb) davanti a Nils Politt (Israel Start-Up Nation) e Giacomo Nizzolo (NTT Pro Cycling).
Pesanti ritardi per molti uomini di classifica: Bardet, Porte e Martin hanno lasciato per strada quasi 3 minuti, mentre Warren Barguil ha chiuso addirittura con 14′47” di ritardo, venendo poi anche squalificato dalla giuria per scia prolungata dietro alla sua ammiraglia.
Schachmann è ovviamente il primo leader della classifica generale con 2” su Benoot, 4” su Teuns e 7” su Alaphilippe. Nibali è 21° a 25”,lo stesso distacco di Quintana e Thibaut Pinot (Groupama-FDJ).
Domani è in programma la seconda tappa, la più semplice di questa edizione: i 166 km da Chevreuse a Chalette-sur-Loing presentano 3 GPM di 3a categoria nei primi 75 km e un tratto finale interamente pianeggiante. Tutto lascerebbe prevedere un arrivo allo sprint, ma probabilmente bisognerà fare nuovamente i conti con il vento e con la pioggia.

Pierpaolo Gnisci

Maximilian Schachmann vince la prima tappa della corsa transalpina (Getty Images Sport)

Maximilian Schachmann vince la prima tappa della corsa transalpina (Getty Images Sport)

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