OMLOOP HET NIEUWSBLAD: LA SPUNTA STUYVEN SU LAMPAERT, BRAVO MATTEO TRENTIN

febbraio 29, 2020
Categoria: News

Nella corsa che inaugura la stagione dei muri e del pavè nella campagna fiamminga, è andata in scena una gara con numerose azioni, favorite anche da pioggia e vento. Dalla girandola di attacchi, escono Stuyven e Lampaert che vanno a giocarsela in volata. L’azzurro Trentin prova a recuperare stoicamente i 12 secondi che pagava in cima al Muro di Grammont, ma deve accontentarsi della medaglia di legno.

La pioggia ed il vento hanno accompagnato i corridori lungo i duecento chilometri tondi tondi lungo la campagna fiamminga per la Omloop Het Nieuwsblad, corsa che, giunta alla settantacinquesima edizione, inaugura ogni anno la stagione del pavè e dei muri.
I primi coraggiosi che decidono di avventurarsi nelle intemperie sono Manuele Boaro (Astana), Matteo Jorgenson e Lluís Mas (Movistar), Senne Leysen (Alpecin-Fenix) e Matthijs Paaschens (Bingoal-Wallonie Bruxelles).
Il gruppo non reagisce e concede fino a 7 minuti e mezzo a questo tentativo, con il vantaggio che diminuisce quando si portano in testa gli uomini della CCC e della Trek.
Durante l’inseguimento il vento spezza il gruppo; restano davanti Zdenêk Štybar e Tim Declercq (Deceuninck-Quick-Step), Mads Pedersen, Alex Kirsch, Ryan Mullen e Jasper Stuyven (Trek-Segafredo), Tim Wellens (Lotto Soudal), Lukas Pöstlberger (Bora-Hansgrohe), Nils Politt (Israel Start-Up Nation), Chris Lawless, Ian Stannard, Owain Doull, Luke Rowe e Ben Swift (Ineos), Pascal Eenkhoorn (Jumbo-Visma) e Nils Eekhoff (Sunweb), i quali riescono a guadagnare oltre mezzo minuto sul gruppo, che però si organizza e rientra, anche perché i chilometri per arrivare al traguardo sono ancora 130.
Più o meno contemporaneamente alla neutralizzazione del tentativo dei sedici, capitolano anche i cinque fuggitivi della prima ora.
Dopo un effimero tentativo nato per iniziativa di Michael Valgren (NTT), al quale avevano pure aderito nomi di primo piano come Trentin e Greg Van Avermaet (CCC), si forma una fuga più seria e strutturata con Tim Declercq e Yves Lampaert (Deceuninck-Quick-Step), Jasper Stuyven (Trek-Segafredo), Frederik Frison (Lotto Soudal), Jonas Rutsch (EF), Mike Teunissen (Jumbo-Visma), Søren Kragh Andersen (Team Sunweb) e Trentin.
Il gruppo insegue con la Ineos che cerca di organizzarsi, ma manca del tutto l’accordo e la situazione porta i battistrada a guadagnare rapidamente un margine che arriva sino ai 2 minuti.
Vista la situazione Pöstlberger prova a smuovere la acque, anche a costo di tentare da solo di riportarsi sui battistrada. La sua iniziativa è seguita da Heinrich Haussler (Bahrain-McLaren), Jenthe Biermans (Isrel Start-Up Nation), Pascal Eenkhoorn (Jumbo-Visma) e Dries Van Gestel (Total Direct Énergie). In un secondo momento, il gruppo dei contrattaccanti si infoltisce grazie all’aggancio operato da Wout Van Aert (Jumbo-Visma) e Tiesj Benoot (Team Sunweb). L’avventura dei sette però finisce poco dopo con il gruppo che riacciuffa i primi inseguitori ma non riuscirà a riportarsi sui battistrada.
La battaglia tra questi ultimi esplode sul Muro di Grammont, da sempre momento topico di questa corsa.
A lanciare il guanto della sfida ci pensa Lampaert, ma Stuyven è lestissimo a prende la ruota del belga mentre qualche difficoltà in più evidenzia Kragh Andersen, che riesce comunque a riportarsi sui due. Matteo Trentin, invece, perde contatto e scollina 12 secondi più tardi.
Nei chilometri successivi è davvero lodevole il tentativo dell’italiano di annullare il gap, ma purtroppo davanti sono oramai lanciati con Lampaert e Stuyven che si scattano in faccia a ripetizione, sfinendo Andersen che già aveva mostrato segnali di cedimento e che alza definitivamente bandiera bianca lasciando gli altri due a giocarsi la vittoria in volata.
Lampaert riesce a conquistare la posizione ideale alla spalle di Stuyven, ma questi parte con una accelerata tremenda che non lascia scampo all’avversario, che deve accontentarsi della piazza d’onore. Uno sfinito Kragh Andersen conquista il terzo gradino del podio, mentre un Trentin comunque lodevole giunge quarto.
Si è tratto di una bella corsa, come sempre, di grande tradizione e caratterizzata un percorso decisamente interessante. Il vento e la pioggia hanno poi favorito l’esplosione delle bagarre già da molto lontano e la girandola di attacchi e contrattacchi ha offerto uno spettacolo emozionante.
Trentin è stato molto pronto nell’individuare il tentativo giusto. Aveva già provato a seguire Valgren, che però aveva promosso un tentativo privo della necessaria struttura e convinzione. Il momento era quello giusto ed infatti l’azzurro non si è fatto sfuggire l’occasione di inserirsi anche nel tentativo buono, partito poco dopo.
Peccato per il mancato coronamento di un inseguimento che, per la convinzione con il quale è stato condotto, avrebbe meritato un esito migliore.

Benedetto Ciccarone

Jasper Stuyven vince ledizione 2020 dellOmloop Het Nieuwsblad (Getty Images)

Jasper Stuyven vince l'edizione 2020 dell'Omloop Het Nieuwsblad (Getty Images)

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