OK POGAČAR, STAVOLTA IL TEMPO È GIUSTO (MA POI IL CORONAVIRUS ROVINA LA FESTA)

febbraio 27, 2020
Categoria: News

Stavolta Tadej Pogačar non ha commesso l’errore di partire troppo tardi, come aveva fatto due giorni fa salendo verso la Jebel Hafeet, e sulla medesima salita ha conquistato la vittoria bruciando letteralmente all’ultima curva il kazako Lutsenko. Il leader della classifica Adam Yates conclude dietro i due e vince la corsa araba a due tappe dal termine. Ma in serata irrompe la psicosi Coronavirus a rovinare la festa: ultime frazioni annullate e tutti a casa dopo i tamponi.

La quinta tappa dell’UAE Tour, con lo stesso arrivo di martedì sulla Jebel Hafeet, è stata messa in cascina da un ciclista che continua a far parlare di se: Tadej Pogačar (UAE Emirates). La tappa, lunga 162 km e partita da Al Ain, veniva animata nei primi chilometri da una fuga composta da cinque ciclisti, gli italiani Andrea Garosio (Vini Zabù KTM) e Christian Scaroni (Gazprom-RusVelo), il belga Tosh Van der Sande (Lotto Soudal), il britannico James Knox (Deceuninck-Quick Step) e lo statunitense Larry Warbasse (AG2R La Mondiale). Il loro margine ha sfiorato i 6’30” attorno al km 70, mentre Team Ineos, Jumbo-Visma e Mitchelton-Scott da dietro provavano ad allungare il gruppo grazie al vento favorevole. Il lavoro non dava molti frutti poichè dopo una decina di chilometri solo una ventina di unità, nessuna delle quali di classifica, perdeva terreno. A 40 km dall’arrivo attaccava la Groupama-FDJ, con i transalpini che tentavano un ventaglio, anche questo senza esito positivo. Arrivati sull’ascesa finale con un margine di poco superiore ai 2 minuti, James Knox si sbarazzava dei compagni di fuga involandosi da solo ai meno 9.5 km. L’UAE Team Emirates di Pogačar prendeva in mano la situazione, prima con Sven Erik Bystrøm e poi, soprattutto, con Davide Formolo, che faceva selezione frantumando il gruppo dei big. Rientrati nei ranghi i primi fuggitivi di giornata, davanti restava solo Knox che iniziava gli ultimi 5 km con 45″ da gestire. Terminato il lavoro di Formolo, ai meno 4.8 km attaccava Pogačar, sulla cui ruota rimaneva Adam Yates (Mitchelton-Scott); sui due successivamente si portavano David Gaudu (Groupama-FDJ) e Alexey Lutsenko (Astana). Con un nuovo attacco ai meno 3.8 Km Pogačar, riprendeva il coraggioso Knox e rimaneva solo al comando, raggiunto poco più tardu da Yates, Lutsenko, Gaudu e Ilnur Zakarin (Katusha). Dopo una serie di scatti e controscatti Adam Yates prendeva il largo e solo Pogačar riusciva a raggiungerlo. I due, però, si guardavano in faccia favorendo il rientro a meno di un chilometro dall’arrivo di Gaudu, Lutsenko e Zakarin. All’ultima curva Lutsenko prendeva le redini in mano mentre Pogačar la imboccava sul lato più esterno. Il kazako partiva favorito ma veniva rimontato a sorpresa da un tenace Pogačar, che lo anticipava sul traguardo, mentre terzo era Adam Yates, qui vincitore l’altroieri. Quarto era Gaudu a 4″, quindi seguivano nell’ordine d’arrivo Zakarin a 7″ e Formolo a 23″. In classifica generale è ancora in testa Yates con 1’01” su Pogačar e 1’33” su Lutsenko. Una classica purtroppo definitiva perchè le autorità locali in serata decideranno di dichiarare conclusa la corsa con due giorni di anticipo a causa dello stato influenzale che ha colpito due membri della carovana: controlli per tutti e, se i tamponi evidenzieranno la presenza del Coronavirus, 14 giorni di quarantena prima di poter rientrare in patria.

Luigi Giglio

La vittoria di Pogačar sulla Jebel Hafeet nella quinta tappa della corsa emiratina (foto Bettini)

La vittoria di Pogačar sulla Jebel Hafeet nella quinta tappa della corsa emiratina (foto Bettini)

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