A TUTTO TOURBO

luglio 19, 2010
Categoria: Approfondimenti

Beppe “Turbo” Guerini commenta la tappa che ha visto l’attacco di Contador ad uno sfortunato Schleck, puntando il dito sulla “cattiveria” dello spagnolo nello sfruttare un momento di difficoltà del lussemburghese. Alberto rimane per il lui il favorito numero uno per un Tour nel quale gli italiani hanno la possibilità di intrufolarsi nella bagarre per andare alla caccia di un prestigioso successo.

a cura di Andrea Mastrangelo

Foto copertina: Giuseppe Guerini festeggia, sul traguardo di Le Puy-en-Velay, il secondo successo in carriera al Tour de France (foto Robert Laberge/Getty Images Sport)

Ovviamente oggi l’episodio principale è il passaggio della maglia gialla sulle spalle di Contador, o meglio sull’episodio che ha causato il passaggio di consegne. Le immagini purtroppo non mi hanno chiarito se lo spagnolo abbia attaccato Schleck nel momento in cui il secondo ha accusato problemi tecnici, oppure se Contador avesse accelerato per ricucire sullo scatto del lussemburghese e, raggiuntolo, non abbia aspettato tirando dritto.

Nel primo caso non sarebbe stato certo un bel gesto, noi ciclisti abbiamo un codice non scritto in cui si aspetta chiè stato vittima di problemi meccanici. È anche vero che per vincere si deve avere fortuna e nel ciclismo una caduta o un problema alla bici può capitare, fa parte del gioco e il gioco non prevede che gli avversari si fermino.

Non punterei il dito contro Contador, non mi ha dato l’impressione di aver attaccato il suo avversario in difficoltà, non si è fermato, ma questo è uno sport e non ci si deve fermare tutti. Io stesso avrei agito allo stesso modo.

Questo episodio verosimilmente ravviverà la corsa. Schleck, secondo me, già prima dell’episodio sfortunato di oggi non era il favorito numero uno, oggi lo è ancor meno e dovrà attaccare. Oggi lo ha già fatto ed è stato fermato dalla sfortuna, ma ha capito che Contador non è invincibile e ne vedremo delle belle. Il lussemburghese dovrà però anche difendersi, ora il suo vantaggio sul terzo è sotto i due minuti e la cronometro non lo avvantaggia sugli avversari, anche se io per la vittoria rischierei il podio. L’anno scorso è arrivato secondo, il suo unico obiettivo dev’essere migliorarsi.

Speriamo poi che nella bagarre si possa inserire qualche italiano nel tentativo di vincere una tappa. Dopo le vittorie di Petacchi abbiamo avuto un po’ di sfortuna, siamo sempre protagonisti e non vinciamo. Ballan ha una buona condizione, Cunego è davvero combattivo anche se manca la forma ottimale.

Un ultimo commento su Santambrogio. Gli faccio gli auguri di riprendersi dal malore, purtroppo è una cosa che aspetta chiunque dietro l’angolo quando sei sui Pirenei. Io stesso, scalatore, non li ho mai amati, passavo le Alpi con buone prestazioni, poi arrivavo su queste salite sulla carta più semplici e avevo un calo di prestazioni: il caldo, l’asfalto…insomma un terreno esageratamente insidioso.

Giuseppe Guerini

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