COLOMBIA ASSO PIGLIATUTTO NELLA CORSA DI CASA: SEI TAPPE SU SEI E LA CLASSIFICA FINALE CON HIGUITA

febbraio 17, 2020
Categoria: News

È Sergio Higuita il vincitore della 3a edizione del Tour Colombia 2.1. Il giovane colombiano della EF Pro Cycling ha preceduto il connazionale e compagno di squadra Daniel Martínez, vincitore dell’ultima tappa proprio davanti ad Higuita. Completa il podio l’ecuadoregno Jonathan Caicedo, anche lui della EF Pro Cycling. Per i corridori di Jonathan Vaughters si può parlare di un vero dominio: tre vittorie di tappa e podio finale letteralmente monopolizzato.

La 6a ed ultima tappa (183 km) era la frazione regina del Tour Colombia 2.1 con il suo arrivo in cima all’Alto Verjón, posto sopra Bogotà a ben 3274 m di altitudine. L’ascesa finale, 11,5 km al 5,4%, era preceduta da altre tre saliteM il doppio passaggio sull’Alto Sisga, affrontato da due versanti differenti (rispettivametne GPM di 3a e 4a categoria) e l’Alto Paitos (3a cat.) posto a poco più di 20 km dal traguardo.
Le fasi iniziali della tappa sono state animate dalla solita fuga di giornata, nata al km 28 grazie all’azione di 14 corridori: Álvaro Hodeg (Deceuninck), Matteo Jorgenson (Movistar), Etienne Van Empel e Umbergo Marengo (Vini Zabù), Lars Saugstad (Uno-X), Colin Joyce (Rally Cycling), Félix Barón (Team Illuminate), Māris Bogdanovičs (Amore&Vita), Fabio Duarte (Team Medellín), Byron Guamá (nazionale ecuadoregna), Juan Pablo Suárez (EPM-Scott) e ben 3 uomini della Equipo Orgullo Paisa, ovvero Johan Colón, Edison Muñoz e Sebastian Castaño. Il tentativo, che ha avuto un vantaggio massimo di 3′30″, è stato annullato a circa 30 km dall’arrivo, prima dell’inizio del penultimo GPM.
Sull’Alto Paitos il Team Ineos ha preso la testa del gruppo iniziando ad imporre il suo ritmo, evidentemente con l’intento di affaticare gli uomini della EF Pro Cycling. Da segnalare l’azione di Robinson Chalapud (Team Medellín) e Walter Pedraza (Equipo Supergiros), che sono partiti lungo la salita per poi essere ripresi in fondo alla successiva discesa.
Gli uomini della Ineos hanno approcciato in testa anche la salita finale imponendo un’andatura che ha prodotto una prima selezione del gruppo. Ai -9 un problema meccanico ha costretto Richard Carapaz (Team INEOS) al cambio di bici. Approfittando dell’improvviso calo di ritmo ritmo, Óscar Sevilla (Team Medellín) ha provato l’allungo, rimanendo in testa alla corsa per poche centinaia di metri prima di essere riassorbito.
Una volta rientrato Carapaz (ai -8), il team Ineos ha ripreso la testa del gruppo, neutralizzando un attacco di Hernán Aguirre (Colombia Tierra de Atletes). A questo punto è entrato in scena proprio Richard Carapaz, che si è sacrificato in favore di Egan Bernal. Il ritmo imposto dall’ecuadoregno ha selezionato il gruppo di testa che ai -6 contava ormai solo una decina corridori: Carapaz ed Egan Bernal della Ineos, Sergio Higuita, Daniel Martínez e Jonathan Caicedo (EF Pro Cycling), Aguirre e Diego Camargo (Colombia Tierra de Atletas), Miguel Eduardo Flórez (Androni), Freddy Montana (EPM-Scott), il norvegese Torstein Traen (Uno-X) e Chalapud, che ai – 5 ci ha provato Chalapud, seguito da Flórez. Il duo colombiano ai -3 poteva vantare una ventina di secondi rispetto al gruppo dei migliori. Quando ai -2 un esausto Carapaz ha terminato il suo lavoro, è finalmente arrivato l’atteso attacco di Bernal, al quale hanno resistito solo i 3 corridori della EF Pro Cycling. I contrattaccanti hanno rapidamente ripreso Flórez e Chalapud, con quest’ultimo che poco dopo ha perso contatto dagli altri 5.
Egan Bernal ha continuato ad imporre un ritmo molto alto, seguito a ruota da Higuita, Martínez, Flórez ed un Caicedo che ha poi perso contatto ai -500m. Il capitano della Ineos così facendo ha finito per tirare la volata agli avversari. A scegliere i tempi giusti è stato Martínez che è partito ai 200 metri anticipando il compagno Higuita. Terzo uno stanco Bernal a 3”, mentre Flórez ha chiuso in 4a posizione (a 9”), poco davanti a Jonathan Caicedo (14”). Più lontanti gli altri: Chalapud è 6° a 52” davanti al duo della Colombia Tierra de Atletas formato da Aguirre, 7° a 1′08″, e Camargo, 8° ad 1′16″. Chiudono la top ten Montana (1′16″) e Traen (1′20″).
La classifica finale va a Higuita che mantiene il primato con 8” su Martínez e 34” su Caicedo. Bernal resta ai piedi del podio a 55”. Ottimo 5° posto (a 2′01″) per Flórez, già reduce dalla vittoria di tappa alla Vuelta a San Juan. Da segnalare il 7° posto di Esteban Chaves, che correva con la nazionale colombiana. Fuori dai 10 invece Fabio Aru (UAE-Team Emirates), alla sua prima corsa stagionale, che ha chiuso al dodicesimo posto con un passivo di 3′29″

Pierpaolo Gnisci

La vittoria di Daniel Martínez nella tappa regina della corsa colombiana (Getty Images)

La vittoria di Daniel Martínez nella tappa regina della corsa colombiana (Getty Images)

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