WALLAYS FIRMA L’IMPRESA ALLA PARIGI-TOURS 2019

ottobre 13, 2019
Categoria: News

Jelle Wallays (Lotto Soudal) vince la Parigi-Tours 2019 dopo essere scattato all’inseguimento di Søren Kragh Andersen (Team Sunweb), che era andato in fuga solitaria a 70 km dall’arrivo. Il danese, bloccato da una foratura, dà il via libera al belga che se ne va tutto solo costruendo la vittoria nei tratti in sterrato posti tra i 30 e i 13 km al termine. Lo sprint per il secondo posto è vinto da Niki Terpstra (Direct Énergie) su Oliver Naesen (AG2R La Mondiale).

Volata? Fuga? Attacco dell’ultim’ora? La Parigi-Tours in questi ultimi anni da corsa prettamente dedicata alle ruote veloci ha intrapreso un percorso votato al trasformismo che la rende una delle corse più incerte del calendario ciclistico internazionale. Già il vento può caratterizzare le tattiche di squadra, dirigendoci dalla periferia meridionale di Parigi alla mitica Avenue de Grammont di Tours dopo 217 km; in più, gli organizzatori hanno di recente aggiunto al tracciato alcune insidiose “côtes” negli ultimi 30 km. Oltre a queste, dallo scorso anno i ciclisti hanno dovuto affrontare anche una decina di chilometri su tratti sterrati, confermati per sommi capi anche per l’edizione 2019, che rendono la corsa ancora più incerta ed entusiasmante. La rosa dei papabili alla vittoria è quindi più che variegata e la starting list conferma la composizione eterogenea delle squadre, che contano ciascuna tra le proprie fila ciclisti adatti alle volate o classicomani abituati all’”Inferno del Nord”. Un chiaro esempio è la Groupama-FDJ, che presenta ai nastri di partenza fior di velocisti come Arnaud Démare e Marc Sarreau ma non disdegna un approccio da classica con Stefan Küng, medaglia di bronzo ai recenti campionati del mondo. Sono sette le squadre WT alla partenza, su un totale di 23. La corsa ha visto la fuga di giornata composta da sette elementi: Kenny Molly e Mathijs Paasschens (Team Wallonie Bruxelles), Andreas Nielsen (Rival Readynez Cycling Team), Adam De Vos (Rally Cycling), Tony Hurel (ST Michel Auber 93), Tom Dernies e Samuel Leroux (Natura4Ever Roubaix Lille Métropole). Dopo 40 km la fuga aveva 2 minuti e 50 secondi di vantaggio sul gruppo. A 120 km dal termine il vantaggio della fuga si stabilizzava a meno 3 minuti; erano Groupama-FDJ e Cofidis a controllare la situazione. L’azione della fuga si esauriva a un’ottantina di chilometri dal termine poi, a 70 km dall’arrivo, Søren Kragh Andersen (Sunweb) rompeva gli indugi e partiva tutto solo. L’azione del danese si interrompeva bruscamente nel tratto in sterrato successivo alla Côte de Chançay, a 42 km dall’arrivo, quando una foratura lo costringeva a mettere il piede a terra ed ad aspettare il cambio ruote. Nel frattempo Jelle Wallays (Team Lotto Soudal), che era evaso qualche chilometro prima dal gruppo, si ritrovava così in testa alla corsa, mentre scatti e controscatti si susseguivano nel drappello di testa, ridotto ormai a meno di trenta unità. A 35 km dall’arrivo Wallays aveva 45 secondi di vantaggio su Reto Hollenstein (Katusha Alpecin) e 55 secondi sul gruppo, in testa al quale tiravano gli uomini della Groupama-FDJ. Hollestein veniva ripreso a 33 km dall’arrivo mentre Wallays portava il proprio vantaggio sul gruppo a quasi 1 minuto e 20 secondi. Nonostante una decisa accelerazione dell’AG2R, Wallays restava saldamente al comando e conservava 1 minuto e 15 secondi di vantaggio a 20 km dall’arrivo su un gruppetto ridotto ad una decina di unità. Il belga terminava l’ultimo tratto di sterrato, a 13 km dall’arrivo, con 1 minuto e 24 secondi di vantaggio su di un gruppo che ormai sembrava essersi arreso alla progressione del belga. Wallays vinceva così tutto solo sull’Avenue de Grammont con 29 secondi di vantaggio su Niki Terspstra (Direct Énergie) e 30 secondi di vantaggio su Oliver Naesen (AG2R La Mondiale). Chiudevano la top five Démare e Amaury Capiot (Sport Vlaanderen Baloise) in quarta e quinta edizione. Questa è anche la seconda vittoria di Wallays alla Parigi-Tours dopo quella conseguita nel 2014, in quell’occasione precedento allo sprint il compagno di fuga Thomas Voeckler.

Il momento decisivo della Parigi-Tours 2019: Søren Kragh Andersen fora e Jelle Wallays si ritrova tutto solo al comando della corsa (foto Bettini)

Il momento decisivo della Parigi-Tours 2019: Søren Kragh Andersen fora e Jelle Wallays si ritrova tutto solo al comando della corsa (foto Bettini)

Giuseppe Scarfone

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