YORKSHIRE 2019 – LE PAGELLE

ottobre 2, 2019
Categoria: Approfondimenti

Ecco le pagelle del mondiale appena concluso

MADS PEDERSEN: Lo scorso anno fece un secondo posto al Giro delle Fiandre, una corsa che fece notare al grande pubblico un corridore dal futuro radioso. Un anno dopo eccoci qua, col danese che in una giornata piovosa riesce a trovare un numero da fenomeno. A soli 23 anni si laurea Campione del Mondo su Strada e regala alla Danimarca la prima maglia iridata della storia. VOTO: 10

DAVIDE CASSANI: L’Italia c’è e si vede in un Mondiale dove i nostri portacolori sfiorano l’impresa. Tante nazionali, ben più quotate, non riescono ad entrare mai nel vivo della corsa, noi invece siamo sempre presenti. VOTO: 9

MATTEO TRENTIN: Il corridore italiano corre in modo attento e sublime, fino alla volata finale dove non ci mette la cattiveria giusta, ma forse nemmeno sarebbe bastata. Un finale che lascia l’amaro in bocca, dove il buon Matteo vede l’occasione della vita passargli accanto e andare via. Qualche giorno fa tutti noi avremmo firmato per una medaglia d’argento al collo di un corridore azzurro, medaglia che lascia l’amaro in bocca, ma pur sempre medaglia è. VOTO: 8,5

STEFAN KÜNG: Lo svizzero conquista una medaglia di bronzo alla vigilia insperata data la concorrenza al via, ma come succede spesso la pioggia cambia le carte in tavola. Generoso e coraggioso, centra un risultato strameritato. VOTO: 8,5

GIANNI MOSCON: La classe che ha il trentino è tanta e ancora non del tutto espressa. Sembrava fuori forma e invece corre un gran bel Mondiale, come lo scorso anno, segno di una mentalità giusta da gran corridore navigato. Quinto in Austria, quarto in Gran Bretagna, quando comincerà ad andare in medaglia? VOTO: 8

SONNY COLBRELLI: Il corridore della Bahrein-Merida si mette a disposizione della squadra, Trentin e Moscon sono avanti e lui dietro si mette a spezzare i cambi e il ritmo degli inseguitori. VOTO: 7

REMCO EVENEPOEL: Primo Mondiale Elite per il talento belga. Si mette a disposizione di Philippe Gilbert, lo fa con tenacia e testa. Si sfianca per il capitano e, considerando anche l’argento nella crono, tanti applausi per lui. VOTO: 6

RICHARD CARAPAZ, NAIRO QUINTANA, PRIMOŽ ROGLIČ: Uno è l’ultimo vincitore del Giro d’Italia, un altro ha vinto la Vuelta e il Giro d’Italia nelle passate edizioni, l’ultimo ha trionfato alla Vuelta qualche settimana fa. Tutti e tre hanno onorato il Mondiale andando all’attacco nella fuga iniziale di giornata. VOTO: 6

ALEXANDER KRISTOFF: Sesto posto per il norvegese che, nonostante abbia sfruttato lo stato di grazia che ha quando vede l’acqua, non riesce a rientrare sul grupetto Pedersen. Vince la volata degli inseguitori. VOTO: 6

PETER SAGAN: Il tre volte Campione del Mondo si presenta al via sottotono, corre con troppa prudenza e non riuscirà a far meglio di un quinto posto. VOTO: 5,5

GREG VAN AVERMAET: Il Belgio partiva con una selezione da far invidia a tutti e alla fine è lui che ottiene il piazzamento migliore, un ottavo posto che non è certo sufficiente al valore in campo. Perde l’attimo buono. VOTO: 5

PHILIPPE GILBERT: All’ingresso del circuito finale di Harrogate rimane vittima di una caduta, riparte dopo un quasi un minuto, arriva a un soffio dal gruppetto dei primi, ma non riesce a raggiungerli e si ritira. Peccato: VOTO: 5

JULIAN ALAPHILIPPE: Logora la Francia ma ha le pile scariche; cerca di non farlo notare ma alla fine non può bluffare. VOTO: 5

MATHIEU VAN DER POEL: Era il favorito di giornata e da favorito corre. Ma freddo e inesperienza lo beffano. VOTO: 4,5

ALEJANDRO VALVERDE: Il campione in carica si presenta al via con un record niente male, dodici partecipazioni al Campionato del Mondo su strada, gare nelle quale non si era mai ritirato. Invece in questa edizione, e col titolo da difendere, alza bandiera bianca subito ritirandosi dalla contesa. VOTO: 4

GRAN BRETAGNA: La nazionale di casa, che aveva tra le sue fila Adam Yates, Ben Swift e Geraint Thomas, corre in maniera anonima e non entra mai nel vivo della corsa. Migliore all’arrivo Geoghegan Hart, ventiseiesimo a 2’20” da Mads Pedersen. VOTO: 3

UCI: Fa acqua da tutte le parti. VOTO: 1

Luigi Giglio

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