DENNIS, BIS MONDIALE AD HARROGATE. EVENEPOEL ARGENTO, GANNA BELLISSIMO BRONZO

settembre 25, 2019
Categoria: News

Nella cronometro mondiale di Harrogate Rohan Dennis, dopo un’assenza dalle corse di oltre due mesi, è artefice di una prova sensazionale e non dà scampo ad un volitivo Remco Evenepoel. Se Australia e Belgio salgono sui gradini più alti del podio, è l’Italia con Filippo Ganna a prendersi il bronzo iridato, che mancava da quattro anni. Delusione per Primož Roglič che, dopo gli sforzi della Vuelta, conclude addirittura in dodicesima posizione.

La prova a cronometro individuale del Mondiale 2019 misura 54 km e presenta un tracciato piuttosto nervoso, tipico della campagna inglese mai completamente piatta. La partenza è a Northallerton e si arriva ad Harrogate. Anche le condizioni meteo avranno la loro importanza, visto che con il clima inglese tutto può succedere e si passa dal sole alla pioggia con estrema facilità; in questo modo c’è il rischio che i ciclisti non correranno tutti con le stesse condizioni. Come se non bastasse, lo sforzo atletico si distribuirà nell’arco di un’ora abbondante e quindi il vincitore dovrà per forza di cose emergere alla distanza. L’australiano Rohan Dennis, detentore del titolo, sulla carta sarebbe il favorito ma la sua condizione fisica è un mistero visto che non corre dal Tour de France, dal quale peraltro si ritirò durante la dodicesima tappa. C’è, invece, molta attesa per il talento belga Remco Evenepoel, già campione europeo della specialità nonostante i 19 anni compiuti, che lo rende il più giovane dei 57 partenti. C’è curiosità anche per l’Italia, che schiera la coppia di belle speranze formata da Filippo Ganna ed Edoardo Affini. Il primo risultato di un certo livello era ottenuto dall’inglese John Archibald, partito per decimo, che faceva fermare il cronometro dopo 1 ora, 8 minuti e 16 secondi. Era l’australiano Luke Durbridge a fare meglio di lui di 10 secondi, ma era come sempre nella seconda metà di gara che si vedevano i risultati migliori e la classifica si definiva meglio. Infatti, successivamente era l’inglese Alex Dowsett che si andava a prendere il primo posto con il tempo di 1 ora 7 minuti e 7 secondi, ma Filippo Ganna gli rispondeva per le rime facendo meglio con il tempo di 1 ora e 7 minuti netti. Il talento belga Remco Evenepoel non tradiva le aspettative e faceva meglio dell’italiano di 46 secondi, restando a lungo in vetta. Tra i più attesi si segnalava la prova deludente di Tony Martin, che chiudeva in un’anonima nona posizione, ed anche la sfortuna di Victor Campenaerts, a lunghi tratti in lizza per un posto sul podio ma frenato prima da una scivolata e poi dal cambio di bici. Ancora più clamorosa era, però, la prova di Primož Roglič, dato da molti per favorito. Lo sloveno, a causa probabilmente degli sforzi profusi alla recente Vuelta, non dava mai l’impressione di poter impensierire le prime posizioni, anche in considerazione dei progressivi ritardi accumulati agl intertempi, e concludeva mestamente in dodicesima posizione a 3 minuti tondi tondi da Rohan Dennis, che nel frattempo tagliava il traguardo con 1 minuto e 9 secondi di vantaggio su Evenepoel. Una prova stratosferica da parte dell’australiano, che si conferma campione del mondo della specialità e cancella un’annata finora deludente, con in più il caso del già citato ritiro al Tour e la successiva polemica intercorsa con il Team Bahrain Merida. Da segnalare che Dennis è stato l’unico ciclista a percorrere i 54 km del percorso ad una media superiore ai 49 km/h. Evenepoel è così argento dopo l’oro conquistato agli Europei ad Agosto, mentre l’Italia ritrova il podio con Ganna dopo un’assenza di quattro anni, da quando Adriano Malori aveva conquistato l’argento iridato ai Mondiali di Richmond nel 2015. Oltre ai nomi già citati, Ganna è stato capace di lasciarsi alle sue spalle gente del calibro di Patrick Bevin, di Nelson Oliveira, di Stefan Küng Stefan e di Kasper Asgreen, dando lustro all’Italia e confermando che almeno negli ultimi 10 anni ai Mondiale le gioie da parte dei professionisti maschili sono venute più nella prova a cronometro (2 medaglie vinte) che in quelle su strada. Adesso si darà spazio alle prove su strada con gli eventi clou previsti per sabato 28 e domenica 29 Settembre, quando si disputeranni la prova femminile e quella maschile. In quest’ultima Olanda e Belgio partono con i favori del pronostico e non escludiamo che la nouvelle vague del ciclismo giovane possa avere un’altra puntata con la sfida tra Mathieu van der Poel e Remco Evenepoel.

Giuseppe Scarfone

Rohan Dennis (Getty Images)

Rohan Dennis (Getty Images)

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