NELLA PIOGGIA INGLESE TRIPLETTA DI MIKKEL BJERG E “FULMINE” DI CHLOÉ DYGERT OWEN
In una gara falsata in parte dalla pioggia il più forte del lotto dei partenti, il danese Mikkel Bjerg, ha firmato il suo terzo successo mondiale consecutivo. Tra le donne è nata una stella, l’americana Chloé Dygert, che ha strapazzato la concorrenza.
Pioggia, pioggia e ancora pioggia. Le prove contro il tempo in programma oggi, quella degli Under23 e quella riservata alle Donne Elitem, si sono disputate sotto un nubifragio incessante che ha messo in difficoltà anche la macchina organizzativa, oltre che ostacolare il regolare svolgimento delle gare iridate.
In mattinata la prova maschile è stata ampiamente falsata dalla presenze di tratti letteralmente allagati che rendevano quasi impossibile il transitare degli atleti. Prova ne è stata la caduta di due ottimi rappresentanti della specialità, l’ungherese Attila Valter e il danese, Johann Price Pejtersen, campione europeo di categoria, caduti dopo aver perso il controllo della bicicletta in uno dei tanti guadi che ingombravano la strada.
Nonostante il maltempo e alcune pecche organizzative il vincitore è risultato comunque il più forte, il danese Mikkel Bjerg, partito quando la pioggia era diventata meno forte. Grazie a quello odierno il futuro portacolori dell’UAE-Team Emirates ha così portato a tre i suoi successi mondiali nella specialità, ottenuti consecutivamente.
La medaglia d’argento è andata allo statunitense Ian Garrison, che ha corso nelle ore del nubifragio e ha accusato al traguardo 26″ di ritardo; il suo connazionale Brandon McNulty, tra gli ultim a partirei, ha invece conquistato la medaglia di bronzo piazzando in terza posizione a 27″ da Bjerg.
Da dimenticare la prova della nazionale italiana, oggi in cara con Antonio Puppio e Matteo Sobrero: il primo ha concluso la sua prova in 22a posizione a 2’25” dal vincitore mentre Sobrero, che ha patito anche una foratura, ha concluso ventottesimo a 2’48” dal danese tricampione del mondo.
Dopo quanto accaduto al mattino, prima di far partire la prova femminile si è preferito attendere che migliorasse la situazione meteo, rinviando la gara di quasi un’ora.
L’esito della prova è stato letteralmente inaspettato poichè la già due volte campionessa iridata Annemiek van Vleuten ha incontrato sulla sua strada la statunitense Chloé Dygert Owen, autrice di una prova “monstre”. Sui 30,3 km di gara la statunitense ha letteralmente polverizzato la concorrenza distribuendo a mani basse distacchi mostruosi: 1’32” ad Anna van der Breggen, 1’53” alla Van Vleuten, 2’38” ad Amber Neben, 2’41” a Lisa Klein, 3’02” ad Elisa Reusser, 3’13″ a Leah Thomas, 3’16” a Lucinda Brand, 3’18” ad Alena Amialiusik e 3’20” a Lisa Brennauer.
Basti aggiungere che il tempo della vincitrice, 42’11”, gli sarebbe valso un più che onorevole 11° posto prova degli under23.
Giornata opaca anche in questa corsa per le italiane con Elisa Longo Borghini diciassettesima a 4’35” e Vittoria Bussi trentacinquesima a 6’28”.
Domani nell’ultimo giorno di prove contro il tempo il programma prevede la prova degli uomini Elite, che dovrebbero gareggiare con condizioni meteo decisamente più gradevoli e che tali dovrebbero confermarsi fino a sabato, mentre è previsto il ritorno della pioggia in “grande stile” per la gara più attesa, la prova su strada riservata ai professionisti in programma domenica prossima.
Mario Prato

Chloé Dygert Owen fulmine sotto la pioggia nella cronometro riservata alle donne (foto Bettini)