BAUHAUS RITROVA LA VITTORIA A LEGNANO, TRIS CONSECUTIVO PER LA BAHRAIN-MERIDA ALLA BERNOCCHI

settembre 16, 2019
Categoria: News

La Coppa Bernocchi è andata al velocista tedesco Phil Bauhaus, che porta a tre i successi consecutivi della Bahrain-Merida nella corsa di Legnano. Salgono sul podio Simone Consonni e Imerio Cima, usciti indenni dalla caduta che ha caratterizzato le prime fasi della volata finale.

Prima vittoria tedesca nella più che centenaria storia della corsa legnanese: ad ottenerla è stato il velocista della Bahrain-Merida Phil Bauhaus al termine di una volata caratterizzata da una caduta nelle prime posizioni del gruppo che ha tagliato fuori, tra gli altri, due possibili pretendenti alla vittoria come Niccolò Bonifazio (Total Direct Énergie) e Manuel Belletti (Androni Giocattoli – Sidermec). La seconda piazza è andata a Simone Consonni (UAE-Team Emirates), la terza ad Imerio Cima (Nippo-Vini Fantini-Faizanè), poi completano la TopTen Alexander Konychev (Dimension Data for Qhubeka), Damiano Cima (fratello e compagno di squadre di Imerio), Alberto Dainese (nazionale italiana), Yevgeniy Gidich (Astana), Edwin Ávila (Israel Cycling Academy), Riccardo Stacchiotti (Giotti Victoria – Palomar) e Umberto Marengo (Neri Sottoli – Selle Italia – KTM). Per la formazione araba si è trattato della terza vittoria consecutiva nella Coppa Bernocchi dopo quelle messe a segno da Sonny Colbrelli nelle ultime due edizioni.
La conclusione in volata, abbastanza comune nella corsa legnanese, è stata messa in discussione fin dalle prime fasi di gara, quando al Km 23 si sono involati Nikita Stalnov (Astana), Mauricio Moreira (Caja Rural), Alessandro Covi (Colpack), Nicola Graziato (Sangemini-Trevigiani) e Marco Landi, stagista della Gazprom-RusVelo già visto in avanscoperta il giorno prima alla Coppa Agostoni. I cinque, nonostante un vantaggio massimo di 5’15″, hanno cominciato a perdere pezzi sul classico circuito della Valle Olona, caratterizzato dalle sei ascese al “Piccolo Stelvio”. I soli Covi e Stalnov sono riusciti a continuare la fuga, nonostante il vantaggio andasse rapidamente diminuendo fino ai meno 44, quando i due sono stati ripresi dal gruppo. Terminata l’azione dei primi fuggitivi di giornata, i vari team non si sono rilassati e, dopo una girandola di attacchi senza costrutto e cambi di velocitàm si è formato in testa un drappello “pesante” che comprendeva Marco Canola (Nippo-Vini Fantini-Faizanè), Alexey Lutsenko (Astana), Elia Viviani (nazionale italiana), Alessandro Bisolti (Androni Giocattoli-Sidermec), Giovanni Visconti e Davide Gabburo (Neri Sottoli-Selle Italia-KTM), Pierre Rolland (Vital Concept – B&B Hotels) e Fabien Grellier (Total Direct Énergie). Successivamente da questo drappello si involano in tre nomi grossi presenti in questo gruppetto, che avevano tutte le stimmate e anche l’intenzione di arrivare al traguardo, ovvero Lutsenko, Visconti e Viviani. I tre, di comune accordo, sono riusciti a tenere in scacco il gruppo inseguitore solo fino a 10 km al termine, quando la loro avventura davanti a tutti è terminata.
Dopo c’è stato solo spazio per qualche tentativo velleitario e per la preparazione della volata, con il treno della Bahrain-Merida a prendere in mano la situazione e con tutti gli altri, volenti o nolenti, a cercare di prendere la miglior posizione possibile alle spalle degli uomini in rossoblu. La cosa è costata cara a Bonifazio che, toccandosi con la ruota posteriore di colui che poi è andato a vincere, ha innescato una rocambolesca caduta ai meno 300, rimescolando così le carte tra le ruote veloci presenti nel plotone.

Mario Prato

Bauhaus sigla il terzo successo consecutivo per la Bahrain Merida alla Coppa Bernocchi (foto Bettini)

Bauhaus sigla il terzo successo consecutivo per la Bahrain Merida alla Coppa Bernocchi (foto Bettini)

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