A LISSONE SOFFIA IL VENTO DELL’EST
Soffia il vento dell’Est sulla Coppa Agostoni. I primi tre posti dell’ordine d’arrivo sono andati ad atleti provenienti dell’ormai ex blocco sovietico. Sul podio di Lissone sono saliti infatti Riabushenko, Lutsenko e Cherkasov . Oggi a Legnano si corre la centesima edizione della Coppa Bernocchi.
L’ex blocco sovietico si è impadronito del podio della Coppa Agostoni disputatasi ieri in quel di Lissone. La prova valida come prima tappa del Trittico Lombardo è andata al giovane e promettente bielorusso dell’UAE-Team Emirates Aleksandr Riabushenko, che ha avuto la meglio in una volata a due sul più esperto campione nazionale kazako Alexey Lutsenko (Astana). Terzo posto, staccato di una trentina di secondi, per il russo Nikolay Cherkasov (Gazprom-RusVelo), che si è dimostrato il più scaltro del gruppetto degli inseguitori potendo sfruttare la presenza del compagno di squadra Aleksandr Vlasov, involandosi negli ultimissimi chilomertri, quando i calcoli per la classifica della Ciclismo Cup hanno forse rallentato l’azione degli italiani presenti nel plotoncino. Ai piedi del podio sono così fermati, transitando in quest’ordine sotto il traguardo dopo 1’21”dal vincitore, Lorenzo Rota (Bardiani – CSF), Giovanni Visconti (Neri Sottoli – Selle Italia – KTM), Warren Barguil (Arkéa Samsic), Giulio Ciccone (nazionale italiana), Fausto Masnada (Androni Giocattoli – Sidermec), Vlasov e Andrea Garosio (Bahrain-Merida).
Il ventiquattrenne Riabushenko, cresciuto ciclisticamente in italia, ha così ottenuto a Lissone la sua prima vittoria da professionista dopo belle cose fatte vedere nelle categorie inferiori, nello stesso giorno nel quale un altro giovane della formazione araba conquistava la penultima tappa della Vuelta a España. Le prime parole del bielorusso dopo aver infranto il tabù che non lo vedeva mai vincitore sono state: “La gara è diventata impegnativa quando mancava ancora molto al traguardo, con una conseguente pesante selezione. Siamo rimasti in undici sull’ultimo passaggio sul Colle Brianza: in discesa, Lutsenko si è avvantaggiato e io sono riuscito ad accodarmi. Sentivo di stare bene, ma non sapevo se fossi più veloce di Lutsenko. Ho preso una buona posizione all’ultimo chilometro, ho iniziato la volata a 150 metri e ho vinto.
Sono molto contento, finalmente è arrivato il mio primo successo dopo tanti secondi posti: l’annata non era iniziata bene a causa di alcuni problemi fisici, ma poi le cose hanno preso una buona piega e la vittoria di oggi è un bel premio”.
Prima del finale che ha visto i due contendenti al successo finale avere la meglio sugli inseguitori, la Coppa Agostoni numero 73 ha visto la fuga iniziale di Luca Colnaghi (Colpack), Filippo Conca (Biesse Carrera), Juan Antonio López-Cozar (Euskadi-Murias), Marco Landi (Gazprom-Rusvelo) e Nelson Soto (Caja Rural), che sono arrivati a racimolare un vantaggio massimo di circa quattro minuti. Tutto questo è avvenuto nel tratto pianeggiante del percorso, ad inizio gara. Successivamente il tradizionale circuito del Lissolo ha, come previsto, rimescolato le carte e reso più pesante l’azione dei fuggitivi, con Conca e López-Cozar ultimi a cedere ai meno 65.
La corsa si è poi accesa nell’ultimo giro del circuito quando, dopo un tentativo infruttuoso di Masnada, si sono avvantaggiati i dieci corridori che sono andati ad occupare i primi dieci posti dell’ordine d’arrivo, oltre ai quali era presente il colombiano Edwin Ávila (Israel Cycling Academy) che ha chiuso in undicesima posizione.
L’ultima scalata al Lissolo è stata così il momento decisivo della corsa, con Avila che perdeva contatto dal gruppetto mentre Lutsenko forzava l’andatura portandosi dietro il solo Riabushenko. La coppia all’attacco ha trovato subito l’accordo e ha tenuto a distanza gli inseguitori andando a giocarsi la vittoria di una corsa che riesce sempre a mantenere il suo appeal nell’ambiente
Mario Prato

Riabushenko vince la Coppa Agostoni (foto Bettini)