ITURRIA PROFETA IN PATRIA, ROGLIČ CONSERVA LA “ROJA”

settembre 4, 2019
Categoria: News

A Urdax un’altra fuga premia questa volta Mikel Iturria (Euskadi Basque Country – Murias), abile a scattare a una ventina di chilometri dall’arrivo ed a mantenere un vantaggio sufficiente a garantirgli la prima vittoria da professionista. Con sei secondi di ritardo si piazzano Jonathan Lastra (Caja Rural) e Lawson Craddock (EF Education First). Tutto invariato nelle prime posizioni della classifica generale con Primož Roglič (Jumbo Visma) che resta saldamente in maglia rossa.

Una tappa pirenaica soft attende i ciclisti dopo la cronometro di Pau che ha visto il dominio di Primož Roglič (Jumbo Visma), nuova maglia rossa della Vuelta 2019. E’ l’undicesima fraziobe e inizia ufficialmente la seconda metà della corsa spagnola. Si parte da Saint-Palais e si arriva a Urdax-Dantxarinea dopo 180 km ed un paio di passaggi di confine tra Francia e Spagna; due GPM di seconda ed uno di terza categoria caratterizzano la tappa, che sembra fuori dalla portata dei velocisti, anche se l’ultimo GPM è a 30 km dall’arrivo. Più probabile che la fuga abbia successo, anche se dobbiamo considerare il comportamento delle squadre dei big proprio negli ultimi 30 km, nel caso ci sia qualche schermaglia sui GPM ravvicinati del Col d’Ispeguy e del Col de Otxondo. La fuga si formava abbastanza velocemente dopo la partenza da Saint-Palais. Dapprima si avvantaggiava un drappello di una decina di ciclisti, a cui se ne aggiungevano un altro paio qualche chilometro più avanti, andando a costituire un plotoncino di 14 uomini: Jorge Arcas (Movistar), François Bidard (AG2R La Mondiale), Gorka Izagirre (Astana), Rémi Cavagna (Deceuninck-Quick Step), Lawson Craddock (EF Education First), Benjamin Thomas (Groupama-FDJ), Damien Howson (Mitchelton-Scott), Amanuel Ghebreigzabhier e Ben O’Connor (Dimension Data), Matteo Fabbro (Katusha Alpecin), Ángel Madrazo (Burgos-BH), Alex Aranburu e Jonathan Lastra (Caja Rural-Seguros RGA) e Mikel Iturria ((Euskadi Basque Country – Murias). Dopo 50 km il vantaggio della fuga sul gruppo maglia rossa era di 6 minuti e 20 secondi. I 14 uomini in testa alla corsa iniziavano a salire le rampe del Col d’Osquich, primo GPM di giornata posto al km 77.2, con un vantaggio di 7 minuti sul gruppo. Era Madrazo a scollinare in prima posizione. La Jumbo Visma controllava la situazione senza accelerare più di tanto, anche perchè tra i fuggitivi quello messo meglio in classifica era O’Connor, distanziato di oltre 37 minuti da Roglič. E così la fuga arrivava ai piedi del Col d’Ispéguy, secondo GPM in programma, con quasi 10 minuti di vantaggio sul gruppo. Izagirre ed Aranburu attaccavano a circa 3 km dalla vetta, sulla quale era Aranburu a scollinare in prima posizione. La coppia conservava un piccolo ma interessante vantaggio di 20 secondi sul resto dei fuggitivi e si lanciava in discesa cercando di avvantaggiarsi ulteriormente. A 50 km dal termine i due in testa avevano portato il loro vantaggio a 30 secondi. Craddock era abile a riportarsi su di loro e questo terzetto iniziava a scalare il Col de Otxondo, terza ed ultima asperità altimetrica di giornata. Alcuni degli ex fuggitivi, tra cui Ghebreigzabhier e Howson, raggiungevano la testa della corsa ma erano ancora Aranburu e Izagirre ad avvantaggiarsi nella successiva discesa, segno che la coppia basca era quella che aveva le gambe migliori. Tra continui rimescolamenti e cambi di ritmo, a 30 km dal termine la testa della corsa era composta da sette uomini, mentre ormai il gruppo maglia rossa aveva tiraro i remi in barca e inseguiva a velocità da crociera, con un ritardo superiore al quarto d’ora. La squadra messa meglio era la Caja Rural con Lastra e Aranburu, che potevano adottare la migliore strategia per portare a casa la vittoria di tappa. A 25 km dall’arrivo i sette di testa venivano raggiunti da Cavagna, Arcas, Iturria e Thomas. Era proprio Iturria a contrattaccare immediatamente e a mettere tra sè ed i suoi ex compagni 20 secondi a 23 km dall’arrivo. A 20 km dal termine Iturria aveva aumentato il proprio vantaggio a 30 secondi. La tenacia del ciclista del team spagnolo era encomiabile e veniva premiata con la vittoria sul traguardo di Urdax. Il basco, alla prima vittoria da professionista, precedeva di 6 secondi Lastra e Craddock. Il gruppo maglia rossa giungeva al traguardo con un ritardo superiore ai 16 minuti, ma senza problemi per Roglič, che mantiene con tranquillità la leadership con 1 minuto e 52 secondi di vantaggio su Alejandro Valverde (Movistar) e 2 minuti e 11 secondi su Miguel Ángel López (Astana). Domani è in programma la dodicesima tappa dal Circuito de Navarra a Bilbao. Sono 4 i GPM, tutti di terza categoria, che i ciclisti dovranno affrontare, tre dei quali racchiusi negli ultimi 30 km e di questi ultimi due presentano pendenza da “muro”. Un’altra occasione quindi per ciclisti che vogliano attaccare, ma stavolta anche gli uomini di classifica avranno l’occasione per tentare di recuperare il tempo perduto da Roglič nella cronometro di ieri.

Giuseppe Scarfone

Il corridore basco Mikel Iturria vince la tappa di casa al Giro di Spagna (Getty Images)

Il corridore basco Mikel Iturria vince la tappa di "casa" al Giro di Spagna (Getty Images)

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