ROUTE D’OCCITANIE: RITORNO AL SUCCESSO PER VALVERDE
Alejandro Valverde (Movistar) è tornato alle corse dopo il ritiro alla Liegi – Bastogne – Liegi in maniera vincente, riuscendo a battere Eddie Dunbar (Team INEOS) ed Élie Gesbert (Arkéa Samsic) nella prima frazione della “Route d’Occitanie”. Giovanni Carboni (Bardiani – CSF) è stato il migliore degli italiani classificandosi al nono posto.
La quarantatreesima edizione della “Route d’Occitanie – La Dépêche du Midi” presenta un percorso di quattro tappe favorevole agli scalatori che vogliono preparare il Tour de France. Le frazioni a loro adatte sono la prima e la terza, mentre ai velocisti dovrebbero essere riservate la seconda tappa ed ai finisseur l’ultima. Il tappone di montagna sarà in programma sabato con l’arrivo in salita ad Hospice de France, sopra la celebre Luchon, dopo aver affrontato il classico Port de Balès. Il favorito della vigilia è il campione del mondo e detentore del successo nella passata edizione della corsa Alejandro Valverde (Movistar), mentre i principali avversari sono Rigoberto Urán (EF Education First), Jesús Herrada (Cofidis) e i corridori del Team INEOS Pavel Sivakov e Iván Sosa. Anche il velocista francese Arnaud Démare (Groupama – FDJ) è tra i partenti e sarà il favorito nella tappa dedicata ai velocisti.
La prima frazione era caratterizzata da un percorso impegnativo di 175 chilometri che collegava Gignac a Saint-Geniez-d’Olt-et-d’Aubrac. Nel finale era previsto un circuito da ripetere due volte con la Côte d’Aubignac (quattro chilometri all’8.3%) da ripetere due volte, l’ultima come traguardo di tappa. La fuga di giornata era composta da Loïc Chetout (Cofidis), Mickaël Delage (Groupama – FDJ), Nikodemus Holler (Bike Aid) e Daniel Turek (Israel Cycling Academy). Questi corridori riuscivano a raggiungere un vantaggio massimo di 6’45” lungo la prima salita di giornata, il Col du Vent, in vetta alla quale era Chetout a transitare per primo. Nei chilometri seguenti il gruppo dimezzava lo svantaggio, mentre Holler vinceva il traguardo volante di Nant. Nella seconda salita di giornata, la Montée du Buffarel, era ancora Chetout a passare in testa, mentre Holler vinceva pure il secondo traguardo volante di giornata a Séverac-le-Château. La fuga veniva ripresa a 24 chilometri dalla conclusione, poco prima dell’approccio della prima ascesa alla Côte d’Aubignac, sulla quale fin dall’inizio era Quentin Jauregui (AG2R La Mondiale) ad accelerare con Michał Gołaś (Team INEOS) e José Rojas (Movistar); quest’ultimon inizialmente era in grado di resistere con l’atleta francese, ma un paio di chilometri più tardi la Movistar riusciva a chiudere anche su Jauregui, mentre il gruppo veniva scremato progressivamente con Herrada che perdeva contatto a sorpresa dopo il successo di lunedì sul Mont Ventoux. Nans Peters (AG2R La Mondiale) provava ad avvantaggiarsi nel finale di salita, ma i compagni di squadra di Valverde erano pronti a chiudere su di lui. La Movistar controllava il giro finale per poi compiere il forcing sulla salita conclusiva finché Urán non attaccava secco ai -2100 metri, senza però ottenere una grande selezione. Molto più interessante era l’accelerazione di Eddie Dunbar (Team INEOS), che riusciva a tenere con sé soltanto i due favoriti Valverde e Urán. Un momento di rilassamento permetteva il rientro di Rein Taaramäe (Total Direct Énergie), Élie Gesbert (Arkéa Samsic), Alex Aranburu (Caja Rural – Seguros RGA), Tony Gallopin (AG2R La Mondiale) e Sosa. Nell’ultimo chilometro era Gesbert ad allungare, ma anche questa volta restavano in otto al comando. A 300 metri dall’arrivo Urán provava a sorprendere Valverde, ma quest’ultimo riusciva a tornare sotto e a saltarlo negli ultimi 150 metri, riuscendo così a tornare al successo (e ad indossare la maglia di leader) davanti a Dunbar e Gesbert. Il migliore degli italiani era Giovanni Carboni (Bardiani – CSF), che concludeva al nono posto davanti al russo Sivakov.
Domani tappa pianeggiante di 187 km da Labruguière a Martres-Tolosane che dovrebbe favorire Démare, sempre che la sua squadra (Groupama – FDJ) non riesca a controllare la fuga.
Carlo Toniatti

La prima tappa della Route d'Occitaine è firmata da Alejandro Valverde (www.laroutedoccitanie.fr)