CLÁSICA DE ALMERÍA, PRIMO SIGILLO STAGIONALE PER ACKERMANN
Il forte velocista tedesco Pascal Ackermann (Bora-Hansgrohe) ha conquistato la prima vittoria stagionale battendo in volata il suo connazionale Marcel Kittel (Katusha-Alpecin) e lo sloveno Luka Mezgec (Mitchelton-Scott) al termine di una giornata corsa ad altissimo ritmo. Il migliore degli italiani è stato Matteo Trentin (Mitchelton-Scott) classificatosi al tredicesimo posto.
Il percorso della trentaquattresima edizione della Clásica de Almería presentava un tracciato non particolarmente impegnativo con partenza da Almería e arrivo a Roquetas del Mar dopo 193 chilometri e le uniche difficoltà collocate nella parte centrale del percorso, una sequenza di tre brevi salite con pendenze medie del 5% circa, culminanti con l’Alto de Turrillas (4 km al 5.1%). Al via i favoriti erano certamente i due sprinter tedeschi Pascal Ackermann (Bora-Hansgrohe) e Marcel Kittel (Katusha – Alpecin), mentre Jakub Mareczko (CCC Team), Matteo Trentin e Luka Mezgec (Mitchelton-Scott) partivano con i ruoli degli outsider.
La fuga di giornata era caratterizzata da sei corridori tra i quali spiccava Carlos Verona (Movistar), mentre i suoi compagni di avventura erano Justin Timmermans (Roompot-Charles), Juan Antonio López-Cózar (Euskadi-Murias), Petr Rikunov (Gazprom-RusVelo), Axel Journiaux (Direct Énergie) e Jetse Bol (Burgos-BH). Anche Emerson Oronte (Rally UHC Cycling) era inizialmente presente nel tentativo, ma alzava bandiera bianca nelle fasi iniziali di corsa, mentre il vantaggio del sestetto arrivava ben presto al tetto massimo deii quattro minuti. Sulla prima delle tre brevi salite a metà corsa, il Collado de Lucainena, Verona lasciava sul posto i compagni di avventura, che venivano ripresi dal plotone nelle salite successive, mentre lo scalatore del team Movistar riusciva a resistere al ritorno del gruppo per un’altra decina di chilometri. Il recupero della fuga avvenuto così presto era dovuto al fortissimo ritmo del gruppo inseguitore, sostenuto in particolare dalla Mitchelton-Scott che poteva contare su tutti e sette gli atleti schierati in un gruppo ridotto ad appena una quarantina di corridori; l’italiano di natali polacchi Mareczko era tra le vittime illustri. Il ritardo del secondo gruppo era di appena 30″ quando mancavano ancora 80 chilometri da compiere e quindi sembrava probabile un ricompattamento, ma la formazione australiana non era d’accordo e imponendo un ritmo costante e indiavolato con quasi tutti i componenti della squadra (ad eccezione di Trentin e Mezgec, risparmiati per la volata finale)m costringeva il gruppo inseguitore ad arrendersi nell’inseguimento dopo aver perso in maniera progressiva terreno. Nonostante ciò un gruppetto di una dozzina di atleti si era nuovamente buttato all’inseguimento, ma anche loro senza successo. Si arrivava così alla volata finale disputata da un gruppo ristretto nel quale i treni della Bora-Hansgrohe e della Mitchelton-Scott prendevano le prime posizioni e il campione europeo in carica Matteo Trentin lanciava un ottimo sprint per il suo compagno di squadra Mezgec. Nostante ciò Kittel e Ackermann, dotati di una velocità di punta maggiore, riuscivano a scavalcarlo e il campione nazionale tedesco in carica precedeva Kittel e lo stesso Mezgec. Il migliore degli italiani è stato Trentin, tredicesimo, rialzato dopo dopo aver lanciato la volata al compagno di squadra.
Carlo Toniatti

Ackermann batte al colpo di reni il connazionale Kittel nella corsa andalusa (foto Bettini)