CRONOMETRO TRICOLORE, ANCORA PINOTTI

giugno 27, 2010
Categoria: News

Il 34enne del Team HTC domina la prova contro il tempo Open maschile, rifilando 1’ netto a Dario Cataldo, 2°, e 1’38’’ ad Adriano Malori, 3°, e conquista il quinto tricolore a cronometro. Matteo Mammini si impone nella categoria Under 23 davanti a Gianluca Leonardi e Alessandro Stocco, mentre Tatiana Guderzo, precedendo Silvia Valsecchi e Noemi Cantele, fa suo il terzo tricolore contro il tempo in carriera.

Foto copertina: Marco Pinotti impegnato a cronometro in maglia tricolore. Il bergamasco si è riconfermato quest’anno (foto cyclingworld.it)

Si è chiusa nel segno delle prove a cronometro la Settimana Tricolore 2010, manifestazione complessivamente riuscita, che ha certamente vissuto nella bella prova in linea élite maschile di ieri il suo momento migliore. Non altrettanto rosea continua invece ad apparire la situazione della cronometro italiana, con Marco Pinotti, ormai 34enne, e oggettivamente non al livello dei massimi specialisti del tic-tac a livello internazionale, che continua a mostrare una superiorità imbarazzante nei confronti di tutti gli altri azzurri, come ampiamente testimoniato dal minuto netto rifilato a Dario Cataldo, 2° classificato, e non certo noto al grande pubblico per le sue prodezze contro il tempo. Più specialista è sicuramente Adriano Malori, che appare però ancora molto lontano dai livelli cui è atteso in virtù del titolo mondiale a cronometro Under 23 di Varese. 1’38’’ è stato infatti il distacco accusato dall’emiliano, su un tracciato molto scorrevole (50,2 km/h la media oraria di Pinotti) e di non eccessiva lunghezza (37,3 km).
Ulteriore testimonianza del basso livello dei nostri cronomen è il fatto che il misero numero di partecipanti alla prova – trentotto – sia stato sbandierato come uno straordinario successo dall’organizzazione, peraltro parzialmente nel giusto, visto che si tratta in effetti di un record assoluto per la rassegna tricolore. Non a caso, Giovanni Visconti, non certo uno specialista, e sicuramente molto provato dalla splendida ma dispendiosa prestazione di 24 ore fa, è stato in grado di chiudere 6°, con il non esorbitante ritardo di 2’20’’ dal vincitore. Giusto, comunque, rendere onore a Marco Pinotti, che, approfittando della pochezza generale, è giunto a quota cinque successi nella specialità, con la possibilità, visto l’enorme margine nei confronti dei rivali, di allungare la serie nelle prossime edizioni.
Prima della prova più attesa, erano stati di scena i ragazzi della categoria Under 23 e le donne della categoria Elite. Proprio queste ultime erano state le prime a prendere il via, su un tracciato estremamente scorrevole di 26,9 km, analogo a quello più tardi teatro della prova Under 23. A trionfare è stata Tatiana Guderzo, penultima a prendere il via, capace di precedere nettamente Silvia Valsecchi, partita appena prima di lei, staccata alla fine di 23’’, e Noemi Cantele, ultima atleta a lasciare la pedana di partenza, alla fine distanziata di 33’’. Per l’iridata di Mendrisio di tratta del terzo tricolore a cronometro, dopo quelli del 2005 e del 2008, nonché della prima affermazione della stagione.
Curiosamente, la particolarità di vedere le ultime tre atlete a prendere il via occupare alla fine le prime tre posizioni, per di più nel medesimo ordine (primo posto alla penultima a prendere il via, secondo posto alla terzultima, terzo all’ultima), si è ripetuta esattamente un’ora circa più tardi, nella prova riservata agli Under 23. Il titolo è infatti andato a Matteo Mammini, 21enne del team Mastromarco, formazione già grande protagonista all’ultimo GiroBio, con il podio conquistato da Antonio Santoro (3°) e la doppietta ottenuta sul traguardo di Vitolini, grazie a Monsalve e allo stesso Santoro. In una prova dalle elevatissime medie orarie (48,5 km/h quella del vincitore), Mammini ha preceduto Gianluca Leonardi, alfiere Marchiol, e Alessandro Stocco, portacolori della U.C. Trevigiani. Anche in questo caso, si è trattato di un successo perentorio, con Leonardi relegato a 17’’ e Stocco a 21’’, 8’’ davanti al compagno di squadra Massimo Colledan.
Va dunque in archivio, con le tre prove trevigiane, l’edizione 2010 dei Campionati Italiani, manifestazione che ha regalato complessivamente più conferme che sorprese, senza fornire particolari indicazioni in ottica Tour de France. Restano infatti scarse le indicazioni circa lo stato di forma dei nostri (non molti) alfieri in terra francese, che hanno disertato in massa le corse di preparazione alla Grande Boucle del mese di giugno, e non hanno puntato forte (si spera) sulla rassegna tricolore. Già da sabato prossimo arriveranno comunque le prime risposte.

Matteo Novarini

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