TOUR DES PARVENUS: TRA NEBBIA E NOIA C’È GLORIA SOLO PER G. E ROGLA

luglio 27, 2018
Categoria: News

Poche volte han lottato per un Tour de France solo corridori che mai vi erano andati vicini in precedenza. Ma il Tour 2018, che lotta con quello 2016 e quello 2012 per il titolo di peggiore della storia, si appresta a regalarci questa soddisfazione.

Il Tour de France, una corsa minore. L’andazzo era già questo da alcuni anni, ma stavolta si è raggiunto il parossismo. Una classifica generale poverissima vede solidamente al comando, a meno di incidenti, Geraint Thomas detto “G.”, eccelso pistard, ottimo classicomane, però – bello che trentaduenne – mai vicino a una top ten in una dozzina di grandi giri disputati finora. Giusto un paio di volte nei venti. Nemmeno aveva mai vinto una tappa, fino all’edizione scorsa in cui vinse il cronoprologo, specialità in effetti consona alle sue caratteristiche. Insomma, non si può dire che sia un novellino dei grandi giri, ma la scena non l’aveva mai rubata: tuttavia, evidentemente, stavolta l’ineffabile Team Sky aveva assoluto bisogno di un solido rimpiazzo casomai Chris Froome desse meno garanzie, reduce dal Giro ma soprattutto da un caso di doping in cui l’inspiegabile assoluzione da parte di un deus ex machina costituisce una macchia ancor più scandalosa che una positività. Ed ecco l’ennesima metamorfosi. Potenza della “sport science”, come la definisce il team inglese.
Thomas è parso inattaccabile, impossibile da staccare sulla salite dove in un paio di occasioni alpine si è anche concesso il lusso di distruggere la concorrenza nel rush finale, sempre circondato dal manipolo di gregari che monopolizzano una terza parte del gruppetto dei migliori quando comincia la selezione, dopo aver imposto al peloton ritmi da passeggio per il resto del tempo, cedendo il passo a gargantuesche fughe bidoni in cui i campioni delle scorse edizioni, gente con svariati podi al Tour o negli altri Grandi Giri, si svena a caccia di una vittorietta di tappa, in genere con poco successo (Quintana ce l’ha fatta, ma solo dolori per Bardet o Valverde, Zakarin, Majka o Landa e non parliamo di Urán).
L’altro corridore apparso incisivo, specie sui Pirenei, è lo sloveno Roglič della Lotto NL – Jumbo. Anche nel suo caso il ruolino di marcia nei grandi giri è povero, ma c’è da dire che in questo caso c’è una ragione più sostanziale: l’atleta è approdato tardi al ciclismo, dopo un incidente che ne interruppe la carriera di saltatore con gli sci. È solo al suo terzo grande giro, ed è in effetti la prima volta che prova a correre per la classifica generale, avendo comunque sempre collezionato tappe in ciascuna delle sue poche partecipazioni.
Sia Thomas sia Roglič – soprattutto il secondo – avevano dimostrato il proprio potenziale fisico, indiscutibile, in brevi e prestigiose corse a tappe: ma da qui a sbaragliare la concorrenza in un Tour de France dal tracciato specialmente insidioso ce ne passa. O ce ne dovrebbe passare.
Tra i due novellini si inserisce un buon Dumoulin, apparso sempre solido e volenteroso ma mai incisivo. Certo, è già moltissimo, forse troppo, avendo corso alla morte un Giro d’Italia dispendiosissimo, chiuso allo stremo dietro solo al fantascientifico Froome del Finestre. Ma anche Tom al Tour è un po’ un parvenu: di fatto in cinque partecipazioni, è la prima volta che prova a fare classifica! E solo nel 2016 era almeno riuscito a vincere una tappa. Ma Dumoulin impara alla svelta, ed a quanto pare nelle sue gambe pesa positivamente l’esperienza fatta al Giro più che pesarvi negativamente la fatica.
È in effetti davvero curioso osservare come dopo anni e anni in cui doppiare Giro e Tour con decenti ambizioni di classifica sembrava una maledizione insormontabile per i più grandi campioni (si parlava perfino di trasformare i calendari), adesso di colpo scopriamo competitivi due atleti in un colpo solo, Dumoulin e Froome, quest’ultimo sempre in predicato di podio anche se obiettivamente, bisogna dirlo, sembra allinearsi negli ultimi giorni al calo di prestazioni già osservato in passato, ad esempio, per Contador.
È pure un fatto curioso che in un Tour teoricamente non ostile agli scalatori i piani alti della classifica siano accaparrati da degli illustri cronomen… prima ancora che si disputi la crono di domani! Tant’è che il resto della top ten, grandi corridori ridotti all’ombra di se stessi già sul loro terreno, quello delle salite, è sostanzialmente fuori dai giochi, anzi non si può dire che nessuno di loro sia mai stato in gara.
Con queste premesse, è facile comprendere come la tappa odierna, in valore assoluto modesta, sia apparsa come la più appassionante di quest’edizione.
Nonostante le tristi premesse, si era partiti con certe promesse, almeno, d’azione: la Movistar aveva sganciato due gregari nel fugone del mattino e sul Tourmalet, a un centinaio di km dal traguardo, ecco l’azione coraggiosa di Mikel Landa, finalmente un bagliore, almeno, del fenomenale scalatore che abbiamo imparato a conoscere. L’azione di Landa innesca un contrattacco di valore, con Zakarin (che vedeva la propria top ten minacciata da Jungels, infilatosi nella fuga del mattino), un Majka anch’egli apparentemente ritrovato, un indomito Bardet e quel Fuglsang che è sulla carta il capitano dell’Astana, squadra che in realtà ha deciso di concentrarsi sulle tappe. I due drappelli si riuniscono dopo un arduo inseguimento per il quale la Movistar mette a buon frutto Amador, uno dei due uomini sganciati con la fuga del mattino. Nonostante la presenza di figure di spessore come Alaphilippe, giustamente esausto, Barguil (spentissimo quest’anno, il prezzo di abbandonare il Team Sunweb!) o Adam Yates, quel che accade fin troppo prevedibilmente all’attaccare le ultime asperità di giornata è che, come in un gioco di prestigio, le carte rimescolatesi per qualche tempo si scremano di nuovo separando i due gruppi originari, lasciando però davanti coloro che avevano attaccato per secondi, sul Tourmalet.
Per qualche km viviamo nell’illusione che la Movistar stia imbandendo qualche piano ardito in vista di un attacco all’arma bianca di Quintana, oppure che le due squadre olandesi che risultano in questo Tour in forma straordinaria, la Lotto NL- Jumbo e la Sunweb, sfruttino la minaccia potenziale costituita da Landa per far accumulare la pressione sul Team Sky.
Niente di tutto questo. Movistar, in una delle proprie versioni più scialbe e sciatte di sempre (è tutto dire!), pensa solo alle tappe, platealmente, e alla vacuissima classifica per team. Il sospetto si conferma quando Quintana perde le ruote e va alla deriva alle prime accelerazioni del gruppo dei migliori: i danni della caduta di ieri si fanno evidentemente sentire, anche se allo spettatore viene quindi da chiedersi se non fosse meglio giocarsi il colombiano in qualche bluff azzardato o in supporto a Landa, piuttosto che lasciarlo naufragare in perfetta solitudine, senza compagni in un finale da ritmo, affondando sotto un carico di minuti. Anche a fronte del fatto che diviene via via più palese che nemmeno Landa possa coltivare grandi ambizioni, a dispetto di un paio di belle accelerazioni con cui mette alla frusta i compagni di fuga.
Il Team Sunweb pecca prima di assoluta inerzia, poi di troppa attività: sarà proprio quando Tom Dumoulin resta solo che, come vedremo, si trasformerà in un perfetto gregario per gli Sky. Un correre per il secondo posto che ha pochi precedenti e che si spiega solo con la speranza che le classifiche possano cambiare a posteriori.
Il Team Lotto NL – Jumbo, stavolta massivamente presente nel gruppo ristretto, muove per primo le acque, forse troppo presto: Gesink viene sacrificato in un inseguimento poderoso che dimezza i tre minuti di cui godeva Landa, rendendolo sostanzialmente innocuo in termini di minaccia tattica. La scelta verrà poi ricompensata, anche se sul momento appare discutibile per l’importante contributo tattico dato agli Sky.
Quando Gesink si esaurisce, dopo una piccola fase interlocutoria, i Lotto NL insistono con una serie di “ganci” ai fianchi, per così dire, portati da piccoli attacchi di Kruijswijk, preludio, anche se poco coordinato, di una serie di potentissime accelerazioni di Roglič. Froome è la vittima più illustre, agganciato con un elastico infinito nutrito del supporto da parte di Bernal.
La peculiarità, però, come anticipato sopra, è che Thomas non dovrà mai rispondere di persona. Mai, nemmeno una volta. Chi se ne occuperà, se i suoi gregari sono chi sbandato, chi a proteggere Froome? Tom Dumoulin. Certamente c’è una logica: Roglič minaccia il secondo posto. Ma davvero fa tanta differenza per Dumoulin arrivare secondo piuttosto che terzo, se correre il rischio di calare un gradino potrebbe al contempo dischiudere un’opportunità di puntare al bersaglio grosso? O si tratta di un derby olandese? O c’è dell’altro, un’antipatia personale?
Si rasenta l’inspiegabile. Thomas, pur sempre a ruota, giunge ad apparire in difficoltà verso la cima dell’Aubisque, ma c’è sempre Dumoulin a salvarlo. Perfino lo stesso Froome, rientrato con una delle resurrezioni a cui gli Sky ci hanno abituati, non deve spendersi come gregario se non sporadicamente e brevemente. C’è Super Tom che provvede. Prima in salita, poi in discesa. Svenandosi alla morte.
È vero, diciamolo, probabilmente Thomas appare così inattaccabile che l’unica speranza resta una caduta, un guaio meccanico serio nella crono, qualcosa del genere. Quindi, come dire, “lasciamolo stare in testa, non rischiamo però mai e poi mai il secondo posto”: se capita l’imponderabile, a gara in corso o a corsa trascorsa (ormai le gare possono saldarsi mesi e mesi dopo l’ultima tappa…), c’è da essere pronti per approfittarne.
Fatto sta che ciò vuol dire spostare la competizione su un piano extra sportivo, quello della fortuna e sfortuna, o quello delle battaglie legali. Sul piano puramente sportivo, la strategia avrebbe voluto che, almeno di tanto in tanto, Tom obbligasse Thomas ad esporsi, anche solo per provargli la febbre. Comunque il ciclismo è ed è sempre stato anche sport di politica e di oscure alleanze che vanno oltre gli interessi di gara, quindi l’inspiegabile può avere infinite spiegazioni che restano però invisibili.
La discesa dell’Aubisque fa paura, nebbiosa e a tratti infida. Roglič si mette in testa e tira alla morte, un vero spettacolo. Dumoulin non lo molla. Gli altri, una sporca dozzina composta dagli incursori del Tourmalet più la selezione più ristretta degli uomini di classifica, alla sua ruota. Fino a che la caparbietà di Roglič non viene premiata: e spezzato il vincolo della scia, delle traiettorie copiate con carta carbone, lo sloveno diventa imprendibile. Una ventina di secondi e la vittoria di tappa, con relativo abbuono.
Poca roba? Forse sì. Ma è stata pur sempre la tappa più esaltante in questo Tour de France. Ed è tutto dire. Onore al merito a Roglič, per averci provato alla morte, anche se forse senza aver dispiegato appieno il potenziale tattico che la tappa e la sua squadra avrebbero potuto garantire. Onore al merito a Geraint Thomas, impeccabile anche se impensabile. Tutto il resto è un spettacolo alquanto misero, dove la straordinarietà fisica, come quella esibita da un Dumoulin se lo pensiamo reduce dal Giro, viene sminuita da un modo di correre poco convincente (vale anche per il fenomeno esordiente Bernal, trasformato come tipico in Sky in un gregario a corrente alternata, che si accende e si spegne come se avesse un interruttore). Oppure dove la testardaggine e il carattere – come quelli che hanno mostrato Froome, Quintana, Bardet, Daniel Martin – vanno di pari passo con un appassimento prestazionale che potrebbe avere una spiegazione tecnica vera e propria solo nel caso di Froome.

Gabriele Bugada

ORDINE D’ARRIVO

1 Primoz Roglic (Slo) LottoNL-Jumbo 5:28:17
2 Geraint Thomas (GBr) Team Sky 0:00:19
3 Romain Bardet (Fra) AG2R La Mondiale
4 Daniel Martin (Irl) UAE Team Emirates
5 Rafal Majka (Pol) Bora-Hansgrohe
6 Tom Dumoulin (Ned) Team Sunweb
7 Mikel Landa (Spa) Movistar Team
8 Chris Froome (GBr) Team Sky
9 Steven Kruijswijk (Ned) LottoNL-Jumbo 0:00:31
10 Ilnur Zakarin (Rus) Katusha-Alpecin
11 Gorka Izagirre (Spa) Bahrain-Merida 0:01:47
12 Bob Jungels (Lux) Quick-Step Floors
13 Egan Bernal (Col) Team Sky
14 Domenico Pozzovivo (Ita) Bahrain-Merida 0:03:39
15 Ion Izagirre (Spa) Bahrain-Merida
16 Tanel Kangert (Est) Astana Pro Team 0:03:57
17 Pierre Latour (Fra) AG2R La Mondiale 0:04:31
18 Antwan Tolhoek (Ned) LottoNL-Jumbo 0:06:52
19 Nairo Quintana (Col) Movistar Team 0:07:09
20 Jakob Fuglsang (Den) Astana Pro Team 0:07:18
21 Damiano Caruso (Ita) BMC Racing Team
22 Simon Geschke (Ger) Team Sunweb
23 Warren Barguil (Fra) Fortuneo-Samsic
24 Mikel Nieve (Spa) Mitchelton-Scott
25 Tejay van Garderen (USA) BMC Racing Team 0:11:58
26 Robert Gesink (Ned) LottoNL-Jumbo 0:12:36
27 David Gaudu (Fra) Groupama-FDJ 0:13:09
28 Alejandro Valverde (Spa) Movistar Team 0:14:38
29 Daniel Navarro Garcia (Spa) Cofidis, Solutions Credits
30 Jesper Hansen (Den) Astana Pro Team 0:16:59
31 Guillaume Martin (Fra) Wanty-Groupe Gobert 0:17:43
32 Pierre Rolland (Fra) EF Education First-Drapac p/b Cannondale
33 Maxime Bouet (Fra) Fortuneo-Samsic
34 Kristijan Durasek (Cro) UAE Team Emirates
35 Michal Kwiatkowski (Pol) Team Sky 0:18:28
36 Julian Alaphilippe (Fra) Quick-Step Floors
37 Jonathan Castroviejo (Spa) Team Sky 0:19:30
38 Julien Bernard (Fra) Trek-Segafredo 0:21:41
39 Laurens ten Dam (Ned) Team Sunweb
40 Marc Soler (Spa) Movistar Team 0:22:53
41 Tom-Jelte Slagter (Ned) Dimension Data 0:24:13
42 Adam Yates (GBr) Mitchelton-Scott 0:29:40
43 Silvan Dillier (Swi) AG2R La Mondiale 0:31:41
44 Michael Schär (Swi) BMC Racing Team 0:31:43
45 Rudy Molard (Fra) Groupama-FDJ
46 Oliver Naesen (Bel) AG2R La Mondiale
47 Pavel Kochetkov (Rus) Katusha-Alpecin
48 Guillaume Van Keirsbulck (Bel) Wanty-Groupe Gobert
49 Sylvain Chavanel (Fra) Direct Energie
50 Thomas De Gendt (Bel) Lotto Soudal 0:31:55
51 Stefan Küng (Swi) BMC Racing Team
52 Koen de Kort (Ned) Trek-Segafredo
53 Kevin Ledanois (Fra) Fortuneo-Samsic
54 Nikias Arndt (Ger) Team Sunweb
55 Imanol Erviti (Spa) Movistar Team
56 Omar Fraile (Spa) Astana Pro Team
57 Marcus Burghardt (Ger) Bora-Hansgrohe
58 Tomasz Marczynski (Pol) Lotto Soudal
59 Thomas Degand (Bel) Wanty-Groupe Gobert
60 Mathias Frank (Swi) AG2R La Mondiale
61 Julien Vermote (Bel) Dimension Data
62 Simon Gerrans (Aus) BMC Racing Team
63 Yoann Offredo (Fra) Wanty-Groupe Gobert
64 Greg Van Avermaet (Bel) BMC Racing Team
65 Darwin Atapuma (Col) UAE Team Emirates
66 Laurent Pichon (Fra) Fortuneo-Samsic
67 Søren Kragh Andersen (Den) Team Sunweb
68 Daryl Impey (RSA) Mitchelton-Scott 0:32:05
69 Franco Pellizotti (Ita) Bahrain-Merida
70 Simon Clarke (Aus) EF Education First-Drapac p/b Cannondale
71 Florian Vachon (Fra) Fortuneo-Samsic
72 Paul Martens (Ger) LottoNL-Jumbo
73 Gregor Mühlberger (Aut) Bora-Hansgrohe
74 Elie Gesbert (Fra) Fortuneo-Samsic
75 Pawel Poljanski (Pol) Bora-Hansgrohe
76 Lilian Calmejane (Fra) Direct Energie
77 Romain Hardy (Fra) Fortuneo-Samsic
78 Mathew Hayman (Aus) Mitchelton-Scott
79 Daniel Martinez (Col) EF Education First-Drapac p/b Cannondale
80 Jesus Herrada (Spa) Cofidis, Solutions Credits
81 Magnus Cort (Den) Astana Pro Team
82 Chad Haga (USA) Team Sunweb
83 Timo Roosen (Ned) LottoNL-Jumbo
84 Christophe Laporte (Fra) Cofidis, Solutions Credits
85 Wout Poels (Ned) Team Sky
86 Bauke Mollema (Ned) Trek-Segafredo
87 Arthur Vichot (Fra) Groupama-FDJ
88 Nils Politt (Ger) Katusha-Alpecin
89 Thomas Boudat (Fra) Direct Energie
90 Anthony Turgis (Fra) Cofidis, Solutions Credits
91 Nicolas Edet (Fra) Cofidis, Solutions Credits
92 Rory Sutherland (Aus) UAE Team Emirates
93 Marco Minnaard (Ned) Wanty-Groupe Gobert
94 Toms Skujins (Lat) Trek-Segafredo
95 Michael Valgren (Den) Astana Pro Team
96 Andrey Amador (CRc) Movistar Team
97 Amael Moinard (Fra) Fortuneo-Samsic
98 Dion Smith (NZl) Wanty-Groupe Gobert
99 Amund Grøndahl Jansen (Nor) LottoNL-Jumbo
100 Fabien Grellier (Fra) Direct Energie
101 Jerome Cousin (Fra) Direct Energie
102 Romain Sicard (Fra) Direct Energie
103 Ian Boswell (USA) Katusha-Alpecin
104 Daniele Bennati (Ita) Movistar Team
105 Edvald Boasson Hagen (Nor) Dimension Data 0:32:34
106 Dimitri Claeys (Bel) Cofidis, Solutions Credits 0:32:50
107 Anthony Perez (Fra) Cofidis, Solutions Credits
108 Tobias Ludvigsson (Swe) Groupama-FDJ 0:36:22
109 Jasper Stuyven (Bel) Trek-Segafredo
110 Luke Rowe (GBr) Team Sky
111 Damien Gaudin (Fra) Direct Energie
112 Julien Simon (Fra) Cofidis, Solutions Credits 0:38:23
113 Timothy Dupont (Bel) Wanty-Groupe Gobert
114 Edward Theuns (Bel) Team Sunweb
115 Michael Hepburn (Aus) Mitchelton-Scott
116 Marco Marcato (Ita) UAE Team Emirates
117 Heinrich Haussler (Aus) Bahrain-Merida
118 Luke Durbridge (Aus) Mitchelton-Scott
119 Oliviero Troia (Ita) UAE Team Emirates
120 Alexander Kristoff (Nor) UAE Team Emirates
121 Sonny Colbrelli (Ita) Bahrain-Merida
122 Jack Bauer (NZl) Mitchelton-Scott
123 Sep Vanmarcke (Bel) EF Education First-Drapac p/b Cannondale
124 Jasper De Buyst (Bel) Lotto Soudal
125 Yves Lampaert (Bel) Quick-Step Floors
126 Reinardt Janse Van Rensburg (RSA) Dimension Data
127 Jay Thomson (RSA) Dimension Data
128 Roberto Ferrari (Ita) UAE Team Emirates
129 Kristijan Koren (Slo) Bahrain-Merida
130 Andrea Pasqualon (Ita) Wanty-Groupe Gobert
131 Niki Terpstra (Ned) Quick-Step Floors
132 Tom Scully (NZl) EF Education First-Drapac p/b Cannondale
133 Ramon Sinkeldam (Ned) Groupama-FDJ
134 John Degenkolb (Ger) Trek-Segafredo
135 Olivier Le Gac (Fra) Groupama-FDJ
136 Maciej Bodnar (Pol) Bora-Hansgrohe
137 Michael Gogl (Aut) Trek-Segafredo
138 Jacopo Guarnieri (Ita) Groupama-FDJ
139 Arnaud Demare (Fra) Groupama-FDJ
140 Lukas Pöstlberger (Aut) Bora-Hansgrohe
141 Daniel Oss (Ita) Bora-Hansgrohe
142 Maximiliano Richeze (Arg) Quick-Step Floors
143 Peter Sagan (Svk) Bora-Hansgrohe
144 Lawson Craddock (USA) EF Education First-Drapac p/b Cannondale
145 Taylor Phinney (USA) EF Education First-Drapac p/b Cannondale 0:40:33

CLASSIFICA GENERALE

1 Geraint Thomas (GBr) Team Sky 79:49:31
2 Tom Dumoulin (Ned) Team Sunweb 0:02:05
3 Primoz Roglic (Slo) LottoNL-Jumbo 0:02:24
4 Chris Froome (GBr) Team Sky 0:02:37
5 Steven Kruijswijk (Ned) LottoNL-Jumbo 0:04:37
6 Mikel Landa (Spa) Movistar Team 0:04:40
7 Romain Bardet (Fra) AG2R La Mondiale 0:05:15
8 Daniel Martin (Irl) UAE Team Emirates 0:06:39
9 Nairo Quintana (Col) Movistar Team 0:10:26
10 Ilnur Zakarin (Rus) Katusha-Alpecin 0:11:49
11 Bob Jungels (Lux) Quick-Step Floors 0:15:54
12 Jakob Fuglsang (Den) Astana Pro Team 0:16:36
13 Pierre Latour (Fra) AG2R La Mondiale 0:20:21
14 Alejandro Valverde (Spa) Movistar Team 0:25:50
15 Egan Bernal (Col) Team Sky 0:26:08
16 Tanel Kangert (Est) Astana Pro Team 0:31:19
17 Warren Barguil (Fra) Fortuneo-Samsic 0:33:59
18 Domenico Pozzovivo (Ita) Bahrain-Merida 0:36:37
19 Rafal Majka (Pol) Bora-Hansgrohe 0:37:35
20 Guillaume Martin (Fra) Wanty-Groupe Gobert 0:40:00
21 Damiano Caruso (Ita) BMC Racing Team 0:41:14
22 Ion Izagirre (Spa) Bahrain-Merida 0:43:24
23 Mikel Nieve (Spa) Mitchelton-Scott 0:45:39
24 Gorka Izagirre (Spa) Bahrain-Merida 0:46:51
25 Simon Geschke (Ger) Team Sunweb 0:48:09
26 Bauke Mollema (Ned) Trek-Segafredo 0:59:14
27 Pierre Rolland (Fra) EF Education First-Drapac p/b Cannondale 1:04:36
28 Greg Van Avermaet (Bel) BMC Racing Team 1:05:29
29 Lilian Calmejane (Fra) Direct Energie 1:14:55
30 Adam Yates (GBr) Mitchelton-Scott 1:15:53
31 Robert Gesink (Ned) LottoNL-Jumbo 1:17:32
32 Tejay van Garderen (USA) BMC Racing Team 1:20:24
33 Julian Alaphilippe (Fra) Quick-Step Floors 1:24:10
34 David Gaudu (Fra) Groupama-FDJ 1:27:04
35 Julien Bernard (Fra) Trek-Segafredo 1:28:53
36 Antwan Tolhoek (Ned) LottoNL-Jumbo 1:35:02
37 Daniel Martinez (Col) EF Education First-Drapac p/b Cannondale 1:36:36
38 Kristijan Durasek (Cro) UAE Team Emirates 1:43:12
39 Rudy Molard (Fra) Groupama-FDJ 1:43:36
40 Sylvain Chavanel (Fra) Direct Energie 1:44:59
41 Arthur Vichot (Fra) Groupama-FDJ 1:47:29
42 Amael Moinard (Fra) Fortuneo-Samsic 1:53:14
43 Maxime Bouet (Fra) Fortuneo-Samsic 1:54:06
44 Michael Valgren (Den) Astana Pro Team 1:54:12
45 Nicolas Edet (Fra) Cofidis, Solutions Credits 1:55:39
46 Daryl Impey (RSA) Mitchelton-Scott 1:55:46
47 Daniel Navarro Garcia (Spa) Cofidis, Solutions Credits 1:56:55
48 Jesus Herrada (Spa) Cofidis, Solutions Credits 1:58:14
49 Andrey Amador (CRc) Movistar Team 2:00:32
50 Michal Kwiatkowski (Pol) Team Sky 2:01:32
51 Laurens ten Dam (Ned) Team Sunweb 2:01:42
52 Mathias Frank (Swi) AG2R La Mondiale 2:03:24
53 Søren Kragh Andersen (Den) Team Sunweb 2:05:46
54 Stefan Küng (Swi) BMC Racing Team 2:06:02
55 Jesper Hansen (Den) Astana Pro Team 2:06:22
56 Omar Fraile (Spa) Astana Pro Team 2:06:57
57 Thomas Degand (Bel) Wanty-Groupe Gobert 2:07:06
58 Tom-Jelte Slagter (Ned) Dimension Data 2:08:55
59 Wout Poels (Ned) Team Sky 2:11:24
60 Franco Pellizotti (Ita) Bahrain-Merida 2:12:28
61 Pavel Kochetkov (Rus) Katusha-Alpecin 2:12:49
62 Marco Minnaard (Ned) Wanty-Groupe Gobert 2:15:49
63 Jasper Stuyven (Bel) Trek-Segafredo 2:16:25
64 Marc Soler (Spa) Movistar Team 2:17:19
65 Thomas De Gendt (Bel) Lotto Soudal 2:22:12
66 Oliver Naesen (Bel) AG2R La Mondiale 2:24:13
67 Magnus Cort (Den) Astana Pro Team 2:26:45
68 Darwin Atapuma (Col) UAE Team Emirates 2:29:14
69 Nikias Arndt (Ger) Team Sunweb 2:30:15
70 Peter Sagan (Svk) Bora-Hansgrohe 2:31:11
71 Jonathan Castroviejo (Spa) Team Sky 2:34:49
72 Chad Haga (USA) Team Sunweb 2:37:57
73 Romain Sicard (Fra) Direct Energie 2:38:17
74 Gregor Mühlberger (Aut) Bora-Hansgrohe 2:39:10
75 Tobias Ludvigsson (Swe) Groupama-FDJ 2:42:07
76 Julien Vermote (Bel) Dimension Data 2:42:11
77 Imanol Erviti (Spa) Movistar Team 2:44:33
78 Koen de Kort (Ned) Trek-Segafredo 2:44:36
79 Ian Boswell (USA) Katusha-Alpecin 2:45:16
80 Paul Martens (Ger) LottoNL-Jumbo 2:47:01
81 Yves Lampaert (Bel) Quick-Step Floors 2:47:53
82 Silvan Dillier (Swi) AG2R La Mondiale 2:47:54
83 Toms Skujins (Lat) Trek-Segafredo 2:48:44
84 Anthony Perez (Fra) Cofidis, Solutions Credits 2:51:11
85 Edvald Boasson Hagen (Nor) Dimension Data 2:51:15
86 Elie Gesbert (Fra) Fortuneo-Samsic 2:54:33
87 Nils Politt (Ger) Katusha-Alpecin 2:55:57
88 Michael Schär (Swi) BMC Racing Team 2:57:07
89 Thomas Boudat (Fra) Direct Energie 2:57:54
90 Yoann Offredo (Fra) Wanty-Groupe Gobert 2:58:19
91 Edward Theuns (Bel) Team Sunweb 2:58:52
92 Jerome Cousin (Fra) Direct Energie 3:01:03
93 Pawel Poljanski (Pol) Bora-Hansgrohe 3:01:12
94 Andrea Pasqualon (Ita) Wanty-Groupe Gobert 3:01:14
95 Marcus Burghardt (Ger) Bora-Hansgrohe 3:01:57
96 Kevin Ledanois (Fra) Fortuneo-Samsic 3:06:03
97 Dion Smith (NZl) Wanty-Groupe Gobert 3:08:02
98 Laurent Pichon (Fra) Fortuneo-Samsic 3:08:16
99 Florian Vachon (Fra) Fortuneo-Samsic 3:08:17
100 Simon Clarke (Aus) EF Education First-Drapac p/b Cannondale 3:10:31
101 Kristijan Koren (Slo) Bahrain-Merida 3:11:00
102 Julien Simon (Fra) Cofidis, Solutions Credits 3:11:20
103 Daniele Bennati (Ita) Movistar Team 3:12:31
104 Romain Hardy (Fra) Fortuneo-Samsic 3:12:57
105 Rory Sutherland (Aus) UAE Team Emirates 3:13:07
106 Tomasz Marczynski (Pol) Lotto Soudal 3:15:02
107 Simon Gerrans (Aus) BMC Racing Team 3:16:11
108 Sonny Colbrelli (Ita) Bahrain-Merida 3:16:25
109 Mathew Hayman (Aus) Mitchelton-Scott 3:17:12
110 Reinardt Janse Van Rensburg (RSA) Dimension Data 3:17:51
111 John Degenkolb (Ger) Trek-Segafredo 3:21:31
112 Michael Gogl (Aut) Trek-Segafredo 3:25:20
113 Daniel Oss (Ita) Bora-Hansgrohe 3:25:50
114 Sep Vanmarcke (Bel) EF Education First-Drapac p/b Cannondale 3:26:19
115 Alexander Kristoff (Nor) UAE Team Emirates 3:26:40
116 Niki Terpstra (Ned) Quick-Step Floors 3:27:54
117 Anthony Turgis (Fra) Cofidis, Solutions Credits 3:30:33
118 Guillaume Van Keirsbulck (Bel) Wanty-Groupe Gobert 3:30:58
119 Fabien Grellier (Fra) Direct Energie 3:31:42
120 Jack Bauer (NZl) Mitchelton-Scott 3:33:09
121 Luke Durbridge (Aus) Mitchelton-Scott 3:34:00
122 Michael Hepburn (Aus) Mitchelton-Scott 3:35:21
123 Christophe Laporte (Fra) Cofidis, Solutions Credits 3:35:42
124 Maciej Bodnar (Pol) Bora-Hansgrohe 3:36:00
125 Heinrich Haussler (Aus) Bahrain-Merida 3:36:22
126 Marco Marcato (Ita) UAE Team Emirates 3:37:38
127 Olivier Le Gac (Fra) Groupama-FDJ 3:41:54
128 Dimitri Claeys (Bel) Cofidis, Solutions Credits 3:43:18
129 Luke Rowe (GBr) Team Sky 3:44:44
130 Tom Scully (NZl) EF Education First-Drapac p/b Cannondale 3:44:45
131 Timothy Dupont (Bel) Wanty-Groupe Gobert 3:45:15
132 Lukas Pöstlberger (Aut) Bora-Hansgrohe 3:45:54
133 Taylor Phinney (USA) EF Education First-Drapac p/b Cannondale 3:47:28
134 Oliviero Troia (Ita) UAE Team Emirates 3:48:16
135 Damien Gaudin (Fra) Direct Energie 3:50:11
136 Ramon Sinkeldam (Ned) Groupama-FDJ 3:50:32
137 Maximiliano Richeze (Arg) Quick-Step Floors 3:52:41
138 Roberto Ferrari (Ita) UAE Team Emirates 3:54:25
139 Timo Roosen (Ned) LottoNL-Jumbo 3:55:16
140 Amund Grøndahl Jansen (Nor) LottoNL-Jumbo 3:57:46
141 Arnaud Demare (Fra) Groupama-FDJ 4:00:23
142 Jasper De Buyst (Bel) Lotto Soudal 4:01:08
143 Jay Thomson (RSA) Dimension Data 4:04:16
144 Jacopo Guarnieri (Ita) Groupama-FDJ 4:05:44
145 Lawson Craddock (USA) EF Education First-Drapac p/b Cannondale 4:24:28

Sul traguardo di Laruns lo sloveno Primož Roglič vince lultima tappa di montagna del Tour de France 2018 (foto Bettini)

Sul traguardo di Laruns lo sloveno Primož Roglič vince l'ultima tappa di montagna del Tour de France 2018 (foto Bettini)

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