TOUR DES PARVENUS: TRA NEBBIA E NOIA C’È GLORIA SOLO PER G. E ROGLA
Poche volte han lottato per un Tour de France solo corridori che mai vi erano andati vicini in precedenza. Ma il Tour 2018, che lotta con quello 2016 e quello 2012 per il titolo di peggiore della storia, si appresta a regalarci questa soddisfazione.
Il Tour de France, una corsa minore. L’andazzo era già questo da alcuni anni, ma stavolta si è raggiunto il parossismo. Una classifica generale poverissima vede solidamente al comando, a meno di incidenti, Geraint Thomas detto “G.”, eccelso pistard, ottimo classicomane, però – bello che trentaduenne – mai vicino a una top ten in una dozzina di grandi giri disputati finora. Giusto un paio di volte nei venti. Nemmeno aveva mai vinto una tappa, fino all’edizione scorsa in cui vinse il cronoprologo, specialità in effetti consona alle sue caratteristiche. Insomma, non si può dire che sia un novellino dei grandi giri, ma la scena non l’aveva mai rubata: tuttavia, evidentemente, stavolta l’ineffabile Team Sky aveva assoluto bisogno di un solido rimpiazzo casomai Chris Froome desse meno garanzie, reduce dal Giro ma soprattutto da un caso di doping in cui l’inspiegabile assoluzione da parte di un deus ex machina costituisce una macchia ancor più scandalosa che una positività. Ed ecco l’ennesima metamorfosi. Potenza della “sport science”, come la definisce il team inglese.
Thomas è parso inattaccabile, impossibile da staccare sulla salite dove in un paio di occasioni alpine si è anche concesso il lusso di distruggere la concorrenza nel rush finale, sempre circondato dal manipolo di gregari che monopolizzano una terza parte del gruppetto dei migliori quando comincia la selezione, dopo aver imposto al peloton ritmi da passeggio per il resto del tempo, cedendo il passo a gargantuesche fughe bidoni in cui i campioni delle scorse edizioni, gente con svariati podi al Tour o negli altri Grandi Giri, si svena a caccia di una vittorietta di tappa, in genere con poco successo (Quintana ce l’ha fatta, ma solo dolori per Bardet o Valverde, Zakarin, Majka o Landa e non parliamo di Urán).
L’altro corridore apparso incisivo, specie sui Pirenei, è lo sloveno Roglič della Lotto NL – Jumbo. Anche nel suo caso il ruolino di marcia nei grandi giri è povero, ma c’è da dire che in questo caso c’è una ragione più sostanziale: l’atleta è approdato tardi al ciclismo, dopo un incidente che ne interruppe la carriera di saltatore con gli sci. È solo al suo terzo grande giro, ed è in effetti la prima volta che prova a correre per la classifica generale, avendo comunque sempre collezionato tappe in ciascuna delle sue poche partecipazioni.
Sia Thomas sia Roglič – soprattutto il secondo – avevano dimostrato il proprio potenziale fisico, indiscutibile, in brevi e prestigiose corse a tappe: ma da qui a sbaragliare la concorrenza in un Tour de France dal tracciato specialmente insidioso ce ne passa. O ce ne dovrebbe passare.
Tra i due novellini si inserisce un buon Dumoulin, apparso sempre solido e volenteroso ma mai incisivo. Certo, è già moltissimo, forse troppo, avendo corso alla morte un Giro d’Italia dispendiosissimo, chiuso allo stremo dietro solo al fantascientifico Froome del Finestre. Ma anche Tom al Tour è un po’ un parvenu: di fatto in cinque partecipazioni, è la prima volta che prova a fare classifica! E solo nel 2016 era almeno riuscito a vincere una tappa. Ma Dumoulin impara alla svelta, ed a quanto pare nelle sue gambe pesa positivamente l’esperienza fatta al Giro più che pesarvi negativamente la fatica.
È in effetti davvero curioso osservare come dopo anni e anni in cui doppiare Giro e Tour con decenti ambizioni di classifica sembrava una maledizione insormontabile per i più grandi campioni (si parlava perfino di trasformare i calendari), adesso di colpo scopriamo competitivi due atleti in un colpo solo, Dumoulin e Froome, quest’ultimo sempre in predicato di podio anche se obiettivamente, bisogna dirlo, sembra allinearsi negli ultimi giorni al calo di prestazioni già osservato in passato, ad esempio, per Contador.
È pure un fatto curioso che in un Tour teoricamente non ostile agli scalatori i piani alti della classifica siano accaparrati da degli illustri cronomen… prima ancora che si disputi la crono di domani! Tant’è che il resto della top ten, grandi corridori ridotti all’ombra di se stessi già sul loro terreno, quello delle salite, è sostanzialmente fuori dai giochi, anzi non si può dire che nessuno di loro sia mai stato in gara.
Con queste premesse, è facile comprendere come la tappa odierna, in valore assoluto modesta, sia apparsa come la più appassionante di quest’edizione.
Nonostante le tristi premesse, si era partiti con certe promesse, almeno, d’azione: la Movistar aveva sganciato due gregari nel fugone del mattino e sul Tourmalet, a un centinaio di km dal traguardo, ecco l’azione coraggiosa di Mikel Landa, finalmente un bagliore, almeno, del fenomenale scalatore che abbiamo imparato a conoscere. L’azione di Landa innesca un contrattacco di valore, con Zakarin (che vedeva la propria top ten minacciata da Jungels, infilatosi nella fuga del mattino), un Majka anch’egli apparentemente ritrovato, un indomito Bardet e quel Fuglsang che è sulla carta il capitano dell’Astana, squadra che in realtà ha deciso di concentrarsi sulle tappe. I due drappelli si riuniscono dopo un arduo inseguimento per il quale la Movistar mette a buon frutto Amador, uno dei due uomini sganciati con la fuga del mattino. Nonostante la presenza di figure di spessore come Alaphilippe, giustamente esausto, Barguil (spentissimo quest’anno, il prezzo di abbandonare il Team Sunweb!) o Adam Yates, quel che accade fin troppo prevedibilmente all’attaccare le ultime asperità di giornata è che, come in un gioco di prestigio, le carte rimescolatesi per qualche tempo si scremano di nuovo separando i due gruppi originari, lasciando però davanti coloro che avevano attaccato per secondi, sul Tourmalet.
Per qualche km viviamo nell’illusione che la Movistar stia imbandendo qualche piano ardito in vista di un attacco all’arma bianca di Quintana, oppure che le due squadre olandesi che risultano in questo Tour in forma straordinaria, la Lotto NL- Jumbo e la Sunweb, sfruttino la minaccia potenziale costituita da Landa per far accumulare la pressione sul Team Sky.
Niente di tutto questo. Movistar, in una delle proprie versioni più scialbe e sciatte di sempre (è tutto dire!), pensa solo alle tappe, platealmente, e alla vacuissima classifica per team. Il sospetto si conferma quando Quintana perde le ruote e va alla deriva alle prime accelerazioni del gruppo dei migliori: i danni della caduta di ieri si fanno evidentemente sentire, anche se allo spettatore viene quindi da chiedersi se non fosse meglio giocarsi il colombiano in qualche bluff azzardato o in supporto a Landa, piuttosto che lasciarlo naufragare in perfetta solitudine, senza compagni in un finale da ritmo, affondando sotto un carico di minuti. Anche a fronte del fatto che diviene via via più palese che nemmeno Landa possa coltivare grandi ambizioni, a dispetto di un paio di belle accelerazioni con cui mette alla frusta i compagni di fuga.
Il Team Sunweb pecca prima di assoluta inerzia, poi di troppa attività: sarà proprio quando Tom Dumoulin resta solo che, come vedremo, si trasformerà in un perfetto gregario per gli Sky. Un correre per il secondo posto che ha pochi precedenti e che si spiega solo con la speranza che le classifiche possano cambiare a posteriori.
Il Team Lotto NL – Jumbo, stavolta massivamente presente nel gruppo ristretto, muove per primo le acque, forse troppo presto: Gesink viene sacrificato in un inseguimento poderoso che dimezza i tre minuti di cui godeva Landa, rendendolo sostanzialmente innocuo in termini di minaccia tattica. La scelta verrà poi ricompensata, anche se sul momento appare discutibile per l’importante contributo tattico dato agli Sky.
Quando Gesink si esaurisce, dopo una piccola fase interlocutoria, i Lotto NL insistono con una serie di “ganci” ai fianchi, per così dire, portati da piccoli attacchi di Kruijswijk, preludio, anche se poco coordinato, di una serie di potentissime accelerazioni di Roglič. Froome è la vittima più illustre, agganciato con un elastico infinito nutrito del supporto da parte di Bernal.
La peculiarità, però, come anticipato sopra, è che Thomas non dovrà mai rispondere di persona. Mai, nemmeno una volta. Chi se ne occuperà, se i suoi gregari sono chi sbandato, chi a proteggere Froome? Tom Dumoulin. Certamente c’è una logica: Roglič minaccia il secondo posto. Ma davvero fa tanta differenza per Dumoulin arrivare secondo piuttosto che terzo, se correre il rischio di calare un gradino potrebbe al contempo dischiudere un’opportunità di puntare al bersaglio grosso? O si tratta di un derby olandese? O c’è dell’altro, un’antipatia personale?
Si rasenta l’inspiegabile. Thomas, pur sempre a ruota, giunge ad apparire in difficoltà verso la cima dell’Aubisque, ma c’è sempre Dumoulin a salvarlo. Perfino lo stesso Froome, rientrato con una delle resurrezioni a cui gli Sky ci hanno abituati, non deve spendersi come gregario se non sporadicamente e brevemente. C’è Super Tom che provvede. Prima in salita, poi in discesa. Svenandosi alla morte.
È vero, diciamolo, probabilmente Thomas appare così inattaccabile che l’unica speranza resta una caduta, un guaio meccanico serio nella crono, qualcosa del genere. Quindi, come dire, “lasciamolo stare in testa, non rischiamo però mai e poi mai il secondo posto”: se capita l’imponderabile, a gara in corso o a corsa trascorsa (ormai le gare possono saldarsi mesi e mesi dopo l’ultima tappa…), c’è da essere pronti per approfittarne.
Fatto sta che ciò vuol dire spostare la competizione su un piano extra sportivo, quello della fortuna e sfortuna, o quello delle battaglie legali. Sul piano puramente sportivo, la strategia avrebbe voluto che, almeno di tanto in tanto, Tom obbligasse Thomas ad esporsi, anche solo per provargli la febbre. Comunque il ciclismo è ed è sempre stato anche sport di politica e di oscure alleanze che vanno oltre gli interessi di gara, quindi l’inspiegabile può avere infinite spiegazioni che restano però invisibili.
La discesa dell’Aubisque fa paura, nebbiosa e a tratti infida. Roglič si mette in testa e tira alla morte, un vero spettacolo. Dumoulin non lo molla. Gli altri, una sporca dozzina composta dagli incursori del Tourmalet più la selezione più ristretta degli uomini di classifica, alla sua ruota. Fino a che la caparbietà di Roglič non viene premiata: e spezzato il vincolo della scia, delle traiettorie copiate con carta carbone, lo sloveno diventa imprendibile. Una ventina di secondi e la vittoria di tappa, con relativo abbuono.
Poca roba? Forse sì. Ma è stata pur sempre la tappa più esaltante in questo Tour de France. Ed è tutto dire. Onore al merito a Roglič, per averci provato alla morte, anche se forse senza aver dispiegato appieno il potenziale tattico che la tappa e la sua squadra avrebbero potuto garantire. Onore al merito a Geraint Thomas, impeccabile anche se impensabile. Tutto il resto è un spettacolo alquanto misero, dove la straordinarietà fisica, come quella esibita da un Dumoulin se lo pensiamo reduce dal Giro, viene sminuita da un modo di correre poco convincente (vale anche per il fenomeno esordiente Bernal, trasformato come tipico in Sky in un gregario a corrente alternata, che si accende e si spegne come se avesse un interruttore). Oppure dove la testardaggine e il carattere – come quelli che hanno mostrato Froome, Quintana, Bardet, Daniel Martin – vanno di pari passo con un appassimento prestazionale che potrebbe avere una spiegazione tecnica vera e propria solo nel caso di Froome.
Gabriele Bugada
ORDINE D’ARRIVO
1	Primoz Roglic (Slo) LottoNL-Jumbo	5:28:17
2	Geraint Thomas (GBr) Team Sky	0:00:19
3	Romain Bardet (Fra) AG2R La Mondiale
4	Daniel Martin (Irl) UAE Team Emirates
5	Rafal Majka (Pol) Bora-Hansgrohe
6	Tom Dumoulin (Ned) Team Sunweb
7	Mikel Landa (Spa) Movistar Team
8	Chris Froome (GBr) Team Sky
9	Steven Kruijswijk (Ned) LottoNL-Jumbo	0:00:31
10	Ilnur Zakarin (Rus) Katusha-Alpecin
11	Gorka Izagirre (Spa) Bahrain-Merida	0:01:47
12	Bob Jungels (Lux) Quick-Step Floors
13	Egan Bernal (Col) Team Sky
14	Domenico Pozzovivo (Ita) Bahrain-Merida	0:03:39
15	Ion Izagirre (Spa) Bahrain-Merida
16	Tanel Kangert (Est) Astana Pro Team	0:03:57
17	Pierre Latour (Fra) AG2R La Mondiale	0:04:31
18	Antwan Tolhoek (Ned) LottoNL-Jumbo	0:06:52
19	Nairo Quintana (Col) Movistar Team	0:07:09
20	Jakob Fuglsang (Den) Astana Pro Team	0:07:18
21	Damiano Caruso (Ita) BMC Racing Team
22	Simon Geschke (Ger) Team Sunweb
23	Warren Barguil (Fra) Fortuneo-Samsic
24	Mikel Nieve (Spa) Mitchelton-Scott
25	Tejay van Garderen (USA) BMC Racing Team	0:11:58
26	Robert Gesink (Ned) LottoNL-Jumbo	0:12:36
27	David Gaudu (Fra) Groupama-FDJ	0:13:09
28	Alejandro Valverde (Spa) Movistar Team	0:14:38
29	Daniel Navarro Garcia (Spa) Cofidis, Solutions Credits
30	Jesper Hansen (Den) Astana Pro Team	0:16:59
31	Guillaume Martin (Fra) Wanty-Groupe Gobert	0:17:43
32	Pierre Rolland (Fra) EF Education First-Drapac p/b Cannondale
33	Maxime Bouet (Fra) Fortuneo-Samsic
34	Kristijan Durasek (Cro) UAE Team Emirates
35	Michal Kwiatkowski (Pol) Team Sky	0:18:28
36	Julian Alaphilippe (Fra) Quick-Step Floors
37	Jonathan Castroviejo (Spa) Team Sky	0:19:30
38	Julien Bernard (Fra) Trek-Segafredo	0:21:41
39	Laurens ten Dam (Ned) Team Sunweb
40	Marc Soler (Spa) Movistar Team	0:22:53
41	Tom-Jelte Slagter (Ned) Dimension Data	0:24:13
42	Adam Yates (GBr) Mitchelton-Scott	0:29:40
43	Silvan Dillier (Swi) AG2R La Mondiale	0:31:41
44	Michael Schär (Swi) BMC Racing Team	0:31:43
45	Rudy Molard (Fra) Groupama-FDJ
46	Oliver Naesen (Bel) AG2R La Mondiale
47	Pavel Kochetkov (Rus) Katusha-Alpecin
48	Guillaume Van Keirsbulck (Bel) Wanty-Groupe Gobert
49	Sylvain Chavanel (Fra) Direct Energie
50	Thomas De Gendt (Bel) Lotto Soudal	0:31:55
51	Stefan Küng (Swi) BMC Racing Team
52	Koen de Kort (Ned) Trek-Segafredo
53	Kevin Ledanois (Fra) Fortuneo-Samsic
54	Nikias Arndt (Ger) Team Sunweb
55	Imanol Erviti (Spa) Movistar Team
56	Omar Fraile (Spa) Astana Pro Team
57	Marcus Burghardt (Ger) Bora-Hansgrohe
58	Tomasz Marczynski (Pol) Lotto Soudal
59	Thomas Degand (Bel) Wanty-Groupe Gobert
60	Mathias Frank (Swi) AG2R La Mondiale
61	Julien Vermote (Bel) Dimension Data
62	Simon Gerrans (Aus) BMC Racing Team
63	Yoann Offredo (Fra) Wanty-Groupe Gobert
64	Greg Van Avermaet (Bel) BMC Racing Team
65	Darwin Atapuma (Col) UAE Team Emirates
66	Laurent Pichon (Fra) Fortuneo-Samsic
67	Søren Kragh Andersen (Den) Team Sunweb
68	Daryl Impey (RSA) Mitchelton-Scott	0:32:05
69	Franco Pellizotti (Ita) Bahrain-Merida
70	Simon Clarke (Aus) EF Education First-Drapac p/b Cannondale
71	Florian Vachon (Fra) Fortuneo-Samsic
72	Paul Martens (Ger) LottoNL-Jumbo
73	Gregor Mühlberger (Aut) Bora-Hansgrohe
74	Elie Gesbert (Fra) Fortuneo-Samsic
75	Pawel Poljanski (Pol) Bora-Hansgrohe
76	Lilian Calmejane (Fra) Direct Energie
77	Romain Hardy (Fra) Fortuneo-Samsic
78	Mathew Hayman (Aus) Mitchelton-Scott
79	Daniel Martinez (Col) EF Education First-Drapac p/b Cannondale
80	Jesus Herrada (Spa) Cofidis, Solutions Credits
81	Magnus Cort (Den) Astana Pro Team
82	Chad Haga (USA) Team Sunweb
83	Timo Roosen (Ned) LottoNL-Jumbo
84	Christophe Laporte (Fra) Cofidis, Solutions Credits
85	Wout Poels (Ned) Team Sky
86	Bauke Mollema (Ned) Trek-Segafredo
87	Arthur Vichot (Fra) Groupama-FDJ
88	Nils Politt (Ger) Katusha-Alpecin
89	Thomas Boudat (Fra) Direct Energie
90	Anthony Turgis (Fra) Cofidis, Solutions Credits
91	Nicolas Edet (Fra) Cofidis, Solutions Credits
92	Rory Sutherland (Aus) UAE Team Emirates
93	Marco Minnaard (Ned) Wanty-Groupe Gobert
94	Toms Skujins (Lat) Trek-Segafredo
95	Michael Valgren (Den) Astana Pro Team
96	Andrey Amador (CRc) Movistar Team
97	Amael Moinard (Fra) Fortuneo-Samsic
98	Dion Smith (NZl) Wanty-Groupe Gobert
99	Amund Grøndahl Jansen (Nor) LottoNL-Jumbo
100	Fabien Grellier (Fra) Direct Energie
101	Jerome Cousin (Fra) Direct Energie
102	Romain Sicard (Fra) Direct Energie
103	Ian Boswell (USA) Katusha-Alpecin
104	Daniele Bennati (Ita) Movistar Team
105	Edvald Boasson Hagen (Nor) Dimension Data	0:32:34
106	Dimitri Claeys (Bel) Cofidis, Solutions Credits	0:32:50
107	Anthony Perez (Fra) Cofidis, Solutions Credits
108	Tobias Ludvigsson (Swe) Groupama-FDJ	0:36:22
109	Jasper Stuyven (Bel) Trek-Segafredo
110	Luke Rowe (GBr) Team Sky
111	Damien Gaudin (Fra) Direct Energie
112	Julien Simon (Fra) Cofidis, Solutions Credits	0:38:23
113	Timothy Dupont (Bel) Wanty-Groupe Gobert
114	Edward Theuns (Bel) Team Sunweb
115	Michael Hepburn (Aus) Mitchelton-Scott
116	Marco Marcato (Ita) UAE Team Emirates
117	Heinrich Haussler (Aus) Bahrain-Merida
118	Luke Durbridge (Aus) Mitchelton-Scott
119	Oliviero Troia (Ita) UAE Team Emirates
120	Alexander Kristoff (Nor) UAE Team Emirates
121	Sonny Colbrelli (Ita) Bahrain-Merida
122	Jack Bauer (NZl) Mitchelton-Scott
123	Sep Vanmarcke (Bel) EF Education First-Drapac p/b Cannondale
124	Jasper De Buyst (Bel) Lotto Soudal
125	Yves Lampaert (Bel) Quick-Step Floors
126	Reinardt Janse Van Rensburg (RSA) Dimension Data
127	Jay Thomson (RSA) Dimension Data
128	Roberto Ferrari (Ita) UAE Team Emirates
129	Kristijan Koren (Slo) Bahrain-Merida
130	Andrea Pasqualon (Ita) Wanty-Groupe Gobert
131	Niki Terpstra (Ned) Quick-Step Floors
132	Tom Scully (NZl) EF Education First-Drapac p/b Cannondale
133	Ramon Sinkeldam (Ned) Groupama-FDJ
134	John Degenkolb (Ger) Trek-Segafredo
135	Olivier Le Gac (Fra) Groupama-FDJ
136	Maciej Bodnar (Pol) Bora-Hansgrohe
137	Michael Gogl (Aut) Trek-Segafredo
138	Jacopo Guarnieri (Ita) Groupama-FDJ
139	Arnaud Demare (Fra) Groupama-FDJ
140	Lukas Pöstlberger (Aut) Bora-Hansgrohe
141	Daniel Oss (Ita) Bora-Hansgrohe
142	Maximiliano Richeze (Arg) Quick-Step Floors
143	Peter Sagan (Svk) Bora-Hansgrohe
144	Lawson Craddock (USA) EF Education First-Drapac p/b Cannondale
145	Taylor Phinney (USA) EF Education First-Drapac p/b Cannondale	0:40:33	 
CLASSIFICA GENERALE
1	Geraint Thomas (GBr) Team Sky	79:49:31
2	Tom Dumoulin (Ned) Team Sunweb	0:02:05
3	Primoz Roglic (Slo) LottoNL-Jumbo	0:02:24
4	Chris Froome (GBr) Team Sky	0:02:37
5	Steven Kruijswijk (Ned) LottoNL-Jumbo	0:04:37
6	Mikel Landa (Spa) Movistar Team	0:04:40
7	Romain Bardet (Fra) AG2R La Mondiale	0:05:15
8	Daniel Martin (Irl) UAE Team Emirates	0:06:39
9	Nairo Quintana (Col) Movistar Team	0:10:26
10	Ilnur Zakarin (Rus) Katusha-Alpecin	0:11:49
11	Bob Jungels (Lux) Quick-Step Floors	0:15:54
12	Jakob Fuglsang (Den) Astana Pro Team	0:16:36
13	Pierre Latour (Fra) AG2R La Mondiale	0:20:21
14	Alejandro Valverde (Spa) Movistar Team	0:25:50
15	Egan Bernal (Col) Team Sky	0:26:08
16	Tanel Kangert (Est) Astana Pro Team	0:31:19
17	Warren Barguil (Fra) Fortuneo-Samsic	0:33:59
18	Domenico Pozzovivo (Ita) Bahrain-Merida	0:36:37
19	Rafal Majka (Pol) Bora-Hansgrohe	0:37:35
20	Guillaume Martin (Fra) Wanty-Groupe Gobert	0:40:00
21	Damiano Caruso (Ita) BMC Racing Team	0:41:14
22	Ion Izagirre (Spa) Bahrain-Merida	0:43:24
23	Mikel Nieve (Spa) Mitchelton-Scott	0:45:39
24	Gorka Izagirre (Spa) Bahrain-Merida	0:46:51
25	Simon Geschke (Ger) Team Sunweb	0:48:09
26	Bauke Mollema (Ned) Trek-Segafredo	0:59:14
27	Pierre Rolland (Fra) EF Education First-Drapac p/b Cannondale	1:04:36
28	Greg Van Avermaet (Bel) BMC Racing Team	1:05:29
29	Lilian Calmejane (Fra) Direct Energie	1:14:55
30	Adam Yates (GBr) Mitchelton-Scott	1:15:53
31	Robert Gesink (Ned) LottoNL-Jumbo	1:17:32
32	Tejay van Garderen (USA) BMC Racing Team	1:20:24
33	Julian Alaphilippe (Fra) Quick-Step Floors	1:24:10
34	David Gaudu (Fra) Groupama-FDJ	1:27:04
35	Julien Bernard (Fra) Trek-Segafredo	1:28:53
36	Antwan Tolhoek (Ned) LottoNL-Jumbo	1:35:02
37	Daniel Martinez (Col) EF Education First-Drapac p/b Cannondale	1:36:36
38	Kristijan Durasek (Cro) UAE Team Emirates	1:43:12
39	Rudy Molard (Fra) Groupama-FDJ	1:43:36
40	Sylvain Chavanel (Fra) Direct Energie	1:44:59
41	Arthur Vichot (Fra) Groupama-FDJ	1:47:29
42	Amael Moinard (Fra) Fortuneo-Samsic	1:53:14
43	Maxime Bouet (Fra) Fortuneo-Samsic	1:54:06
44	Michael Valgren (Den) Astana Pro Team	1:54:12
45	Nicolas Edet (Fra) Cofidis, Solutions Credits	1:55:39
46	Daryl Impey (RSA) Mitchelton-Scott	1:55:46
47	Daniel Navarro Garcia (Spa) Cofidis, Solutions Credits	1:56:55
48	Jesus Herrada (Spa) Cofidis, Solutions Credits	1:58:14
49	Andrey Amador (CRc) Movistar Team	2:00:32
50	Michal Kwiatkowski (Pol) Team Sky	2:01:32
51	Laurens ten Dam (Ned) Team Sunweb	2:01:42
52	Mathias Frank (Swi) AG2R La Mondiale	2:03:24
53	Søren Kragh Andersen (Den) Team Sunweb	2:05:46
54	Stefan Küng (Swi) BMC Racing Team	2:06:02
55	Jesper Hansen (Den) Astana Pro Team	2:06:22
56	Omar Fraile (Spa) Astana Pro Team	2:06:57
57	Thomas Degand (Bel) Wanty-Groupe Gobert	2:07:06
58	Tom-Jelte Slagter (Ned) Dimension Data	2:08:55
59	Wout Poels (Ned) Team Sky	2:11:24
60	Franco Pellizotti (Ita) Bahrain-Merida	2:12:28
61	Pavel Kochetkov (Rus) Katusha-Alpecin	2:12:49
62	Marco Minnaard (Ned) Wanty-Groupe Gobert	2:15:49
63	Jasper Stuyven (Bel) Trek-Segafredo	2:16:25
64	Marc Soler (Spa) Movistar Team	2:17:19
65	Thomas De Gendt (Bel) Lotto Soudal	2:22:12
66	Oliver Naesen (Bel) AG2R La Mondiale	2:24:13
67	Magnus Cort (Den) Astana Pro Team	2:26:45
68	Darwin Atapuma (Col) UAE Team Emirates	2:29:14
69	Nikias Arndt (Ger) Team Sunweb	2:30:15
70	Peter Sagan (Svk) Bora-Hansgrohe	2:31:11
71	Jonathan Castroviejo (Spa) Team Sky	2:34:49
72	Chad Haga (USA) Team Sunweb	2:37:57
73	Romain Sicard (Fra) Direct Energie	2:38:17
74	Gregor Mühlberger (Aut) Bora-Hansgrohe	2:39:10
75	Tobias Ludvigsson (Swe) Groupama-FDJ	2:42:07
76	Julien Vermote (Bel) Dimension Data	2:42:11
77	Imanol Erviti (Spa) Movistar Team	2:44:33
78	Koen de Kort (Ned) Trek-Segafredo	2:44:36
79	Ian Boswell (USA) Katusha-Alpecin	2:45:16
80	Paul Martens (Ger) LottoNL-Jumbo	2:47:01
81	Yves Lampaert (Bel) Quick-Step Floors	2:47:53
82	Silvan Dillier (Swi) AG2R La Mondiale	2:47:54
83	Toms Skujins (Lat) Trek-Segafredo	2:48:44
84	Anthony Perez (Fra) Cofidis, Solutions Credits	2:51:11
85	Edvald Boasson Hagen (Nor) Dimension Data	2:51:15
86	Elie Gesbert (Fra) Fortuneo-Samsic	2:54:33
87	Nils Politt (Ger) Katusha-Alpecin	2:55:57
88	Michael Schär (Swi) BMC Racing Team	2:57:07
89	Thomas Boudat (Fra) Direct Energie	2:57:54
90	Yoann Offredo (Fra) Wanty-Groupe Gobert	2:58:19
91	Edward Theuns (Bel) Team Sunweb	2:58:52
92	Jerome Cousin (Fra) Direct Energie	3:01:03
93	Pawel Poljanski (Pol) Bora-Hansgrohe	3:01:12
94	Andrea Pasqualon (Ita) Wanty-Groupe Gobert	3:01:14
95	Marcus Burghardt (Ger) Bora-Hansgrohe	3:01:57
96	Kevin Ledanois (Fra) Fortuneo-Samsic	3:06:03
97	Dion Smith (NZl) Wanty-Groupe Gobert	3:08:02
98	Laurent Pichon (Fra) Fortuneo-Samsic	3:08:16
99	Florian Vachon (Fra) Fortuneo-Samsic	3:08:17
100	Simon Clarke (Aus) EF Education First-Drapac p/b Cannondale	3:10:31
101	Kristijan Koren (Slo) Bahrain-Merida	3:11:00
102	Julien Simon (Fra) Cofidis, Solutions Credits	3:11:20
103	Daniele Bennati (Ita) Movistar Team	3:12:31
104	Romain Hardy (Fra) Fortuneo-Samsic	3:12:57
105	Rory Sutherland (Aus) UAE Team Emirates	3:13:07
106	Tomasz Marczynski (Pol) Lotto Soudal	3:15:02
107	Simon Gerrans (Aus) BMC Racing Team	3:16:11
108	Sonny Colbrelli (Ita) Bahrain-Merida	3:16:25
109	Mathew Hayman (Aus) Mitchelton-Scott	3:17:12
110	Reinardt Janse Van Rensburg (RSA) Dimension Data	3:17:51
111	John Degenkolb (Ger) Trek-Segafredo	3:21:31
112	Michael Gogl (Aut) Trek-Segafredo	3:25:20
113	Daniel Oss (Ita) Bora-Hansgrohe	3:25:50
114	Sep Vanmarcke (Bel) EF Education First-Drapac p/b Cannondale	3:26:19
115	Alexander Kristoff (Nor) UAE Team Emirates	3:26:40
116	Niki Terpstra (Ned) Quick-Step Floors	3:27:54
117	Anthony Turgis (Fra) Cofidis, Solutions Credits	3:30:33
118	Guillaume Van Keirsbulck (Bel) Wanty-Groupe Gobert	3:30:58
119	Fabien Grellier (Fra) Direct Energie	3:31:42
120	Jack Bauer (NZl) Mitchelton-Scott	3:33:09
121	Luke Durbridge (Aus) Mitchelton-Scott	3:34:00
122	Michael Hepburn (Aus) Mitchelton-Scott	3:35:21
123	Christophe Laporte (Fra) Cofidis, Solutions Credits	3:35:42
124	Maciej Bodnar (Pol) Bora-Hansgrohe	3:36:00
125	Heinrich Haussler (Aus) Bahrain-Merida	3:36:22
126	Marco Marcato (Ita) UAE Team Emirates	3:37:38
127	Olivier Le Gac (Fra) Groupama-FDJ	3:41:54
128	Dimitri Claeys (Bel) Cofidis, Solutions Credits	3:43:18
129	Luke Rowe (GBr) Team Sky	3:44:44
130	Tom Scully (NZl) EF Education First-Drapac p/b Cannondale	3:44:45
131	Timothy Dupont (Bel) Wanty-Groupe Gobert	3:45:15
132	Lukas Pöstlberger (Aut) Bora-Hansgrohe	3:45:54
133	Taylor Phinney (USA) EF Education First-Drapac p/b Cannondale	3:47:28
134	Oliviero Troia (Ita) UAE Team Emirates	3:48:16
135	Damien Gaudin (Fra) Direct Energie	3:50:11
136	Ramon Sinkeldam (Ned) Groupama-FDJ	3:50:32
137	Maximiliano Richeze (Arg) Quick-Step Floors	3:52:41
138	Roberto Ferrari (Ita) UAE Team Emirates	3:54:25
139	Timo Roosen (Ned) LottoNL-Jumbo	3:55:16
140	Amund Grøndahl Jansen (Nor) LottoNL-Jumbo	3:57:46
141	Arnaud Demare (Fra) Groupama-FDJ	4:00:23
142	Jasper De Buyst (Bel) Lotto Soudal	4:01:08
143	Jay Thomson (RSA) Dimension Data	4:04:16
144	Jacopo Guarnieri (Ita) Groupama-FDJ	4:05:44
145	Lawson Craddock (USA) EF Education First-Drapac p/b Cannondale	4:24:28	 

Sul traguardo di Laruns lo sloveno Primož Roglič vince l'ultima tappa di montagna del Tour de France 2018 (foto Bettini)

