RITORNO A SWITZERLAND MOUNTAIN

giugno 21, 2010
Categoria: News

L’anno prossimo il Tour de Suisse proporrà un tracciato più in sintonia con la sua storia e con la conformazione geografica della Confederazione Elvetica. Già il giorno dopo la partenza di Lugano ci si dovrà arrampicare fino ai quasi 2500 metri del Passo della Novena, prima grande vetta di un percorso che proporrà anche la tremenda ascesa alla Grosse Scheidegg e gli impervi arrivi di Malbun e Serfaus.

Foto copertina: un gruppo di appassionati pedalatori affronta la Grosse Scheidegg durante l’edizione 2008 della Swiss AlpenRide (ticker.live-radsport.ch)

È bastata una sola tappa di montagna per spazzare via Cancellara dai piani alti della classifica dell’ultimo Tour de Suisse. La cocente débâcle del “direttissimo di Berna” avrebbe potuto avere due conseguenze sulle intenzioni degli organizzatori, vale a dire continuare sulla strada intrapresa da due stagioni e sbarazzarsi definitivamente delle montagne oppure invertire decisamente la rotta, motivando la sterzata con i 22 minuti e passa accusati da Cancellara salendo verso l’Albula. Fortunatamente si è scelta la seconda opzione, come traspare chiaramente dall’elenco delle tappe dell’edizione 2011, diffuso appena poche ore dopo aver festeggiato il successo di Franck Schleck.
I percorsi non sono stati annunciati, si tratta di una semplice enumerazione di località (comunque già raccordate tra loro), ma cinque di esse sono importanti stazioni montane.
D’eguale all’edizione appena terminata ci sarà solo il punto di partenza, poiché anche nel 2011 il Tour de Suisse scatterà da Lugano, con una frazione che potrebbe anche essere in linea, se si deciderà di non confermare lo start contro il tempo messo in cartellone quest’anno.
Il giorno successivo la corsa muoverà da Airolo, ai piedi del San Gottardo, per dirigersi verso il Canton Vallese, dove si andrà ad affrontare il primo dei tre arrivi in salita previsti. A far capire che la musica è cambiata, non ci sarà solo il traguardo posto ai 1505 metri di Crans – Montana poiché, subito dopo il via, si dovrà salire fino ai 2478 metri del Passo della Novena, il secondo più elevato valico stradale della Confederazione Elvetica.
Dunque, se l’edizione 2010 si è conclusa col botto, quella che verrà andrà ad aprirsi in cotal guisa, anche perché un tracciato d’alta montagna proporrà pure la terza frazione: il tragitto per Grindelwald, infatti, porterà il gruppo a fare i conti prima con i 2165 del Grimselpass e poi con la Grosse Scheidegg, che si ferma poco sotto quota 2000 ma è un’ascesa decisamente impervia, che la corsa a tappe elvetica aveva finora osato sfidare in sole due occasioni.
Dopo tanta grazia occorrerà dare un po’ di spazio ai velocisti e per loro – oltre che per permettere ai big di rifiatare prima di tornare sulle montagne – saranno tracciate le due frazioni successive, che avranno i traguardi collocati nelle località di Huttwil e Tägerschen.
Le restanti due giornate montane presenteranno il capolinea fissato fuori dai confini nazionali, cominciando con l’epilogo della sesta frazione, che avverrà in quel di Malbun (principato del Liechtenstein), al termine di un’ardua arrampicata di quasi 14 Km che sfiora il 15% di pendenza massima nel finale.
L’indomani sarà riproposto il traguardo austriaco di Serfaus (pure notevolmente pendente anche se per un tratto molto più breve), la località tirolese dove si era giunti nel 2009, col successo dello svizzero Albasini davanti a Cancellara e Cunego. Per questa frazione gli organizzatori potrebbero riprorre il medesimo percorso, che proponeva il passo dell’Arlberg come antipasto al finale, oppure scegliere di aggirare da sud il confine tra Svizzera e Austria, proponendo un tracciato decisamente più impegnativo che porterà il gruppo a scavalcare il Flüelapass (e magari anche il Pass dal Fuorn, con attraversamento dell’Italia nella zona del Passo Resia).
Queste saranno le ultime difficoltà sotto l’aspetto planimetrico, poi la facile tappa Tübach – Sciaffusa consentirà agli sfidanti una terza occasione di recuperare in vista della cronometro conclusiva, pure prevista nella stupenda cornice delle cascate del Reno, le più vaste d’Europa.

Mauro Facoltosi

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