COLBRELLI ALZA LA DIGA, VIVIANI SALVA LA MAGLIA AZZURRA

febbraio 9, 2018
Categoria: News

Sull’aspra rampa della diga di Hatta si infrange il sogno di Brandon McNulty (Rally Cycling) a poche decine di metri dall’arrivo. E’ Sonny Colbrelli (Bahrain Merida) a sopravanzare in una volata anomala Magnus Cort Nielsen (Astana) e Timo Roosen (LottoNL-Jumbo). Elia Viviani (Quick-Step Floors) è sesto di giornata e mantiene la maglia azzurra per soli 2 secondi su Cort Nielsen, mentre terzo a 4 secondi è Colbrelli. Domani l’ultima tappa sarà incerta fino alla fine.

Tutti le corse a tappe hanno le loro frazioni decisive ed anche il Medio Oriente non fa eccezione con la quarta tappa del Dubai Tour da Dubai alla diga di Hatta. Il finale mosso e l’arrivo su un breve ma durissimo strappo con pendenze vicine al 20% hanno da sempre caratterizzato la corsa emiratina e pure quest’anno prometteno scintille tra i velocisti, che dovranno stringere i denti e dare tutto negli ultimi 200 ripidissimi metri, anche perchè la classifica generale da loro dominata e il vincitore finale si decideranno al 90% in questa tappa. Elia Viviani (Quick-Step Floors) indossa alla partenza la maglia azzurra di leader dopo la penalizzazione di ieri – meno 20 secondi – di Dylan Groenewegen (LottoNL-Jumbo) a causa di traino irregolare dalla sua ammiraglia. La tappa vedeva inizialmente una fuga di sei ciclisti, composta da Simone Bevilacqua (Wilier Triestina), Robin Carpenter e Brandon McNulty (Rally Cycling), Conor Dunne (Aqua Blue Sport), Xiaolong Sun (Mitchelson BikeExchange) e Christopher Williams (Novo Nordisk). Il tentativo raggiungeva un vantaggio massimo vicino ai sette minuti intorno al km 50, dopodiché il gruppo iniziava a fare sul serio ed era la Quick Step in prima persona ad organizzare l’inseguimento. Nel frattempo la fuga restava con quattro uomini dopo che Sun e Williams si facevano sfilare a circa 50 km dall’arrivo. Ai meno 44 alzava bandiera bianca anche Bevilacqua ed in testa restavano in tre. Ai meno 40 il vantaggio del terzetto era sceso a 4 minuti. Oltre alla Quick Step a condurre l’inseguimento si aggregavano anchee UAE Emirates, Trek Segafredo, Bahrain Merida e Dimension Data, a testimonianza che il traguardo di oggi era ambito da parte di molti velocisti. Zhandos Bizhigitov e Daniil Fominykh (Astana) portavano un controattacco a 33 km dall’arrivo ma restavano in avanscoperta per non più di 6 km. Il gruppo li raggiungeva ai meno 26 e tornava a inseguire il terzetto in fuga che aveva 3 minuti e 40 di vantaggio. Ai meno 20 il vantaggio della fuga era ancora di 3 minuti, con il gruppo pancia a terra concentrato all’inseguimento. Ai meno 15 il vantaggio era sceso a 2 minuti e 20 secondi poi, tre chilometri più avanti, Carpenter si rialzava e in fuga restavano Dunne e McNulty. Il gruppo aveva a questo punto un ritardo di 1 minuto e 30 secondi e successivamente McNulty restava da solo in testa. Lo statunitense aveva ancora 1 minuto e 25 secondi a 10 Km dall’arrivo e un vantaggio quasi simile 5 Km più avanti. Era la Bahrain Merida a mettersi in testa al gruppo ed a fare un forcing forsennato, che abbassa il vantaggio del fuggitivo a 50 secondi quando mancando 3 Km al traguardo e 2 Km ai piedi del ripido strappo finalei. McNulty si presentava sotto lo striscione dell’ultimo chilometro con ancora 34 secondi di vantaggio sul gruppo, che aveva già lanciato la volata e inesorabilmente andava a riprende l’ultimo reduce della fuga a poche centinaia di metri dalla linea d’arrivo. Era Sonny Colbrelli (Bahrain Merida) a finalizzare al meglio il lavoro della sua squadra e ad imporsi con autorità ottenendo la prima vittoria stagionale. In seconda posizione si piazzava Magnus Cort Nielsen (Astana) mentre terzo era Timo Roosen (Team Lotto NL Jumbo). Viviani salvava la gamba arrivando in sesta posizione e mantenendo il vertice in classifica generale con 2 secondi su Nielsen e 4 su Colbrelli. Domani quinta ed ultima tappa con la passerella finale di Dubai e con un’altra lotta tra i velocisti che questa volta, a differenza di oggi, si sfideranno in una volata più “ortodossa” di quella odierna, visto che il percorso è totalmente piatto. L’incertezza che regna ancora in classifica generale svanirà soltanto sulla linea del traguardo.

Giuseppe Scarfone

Colbrelli svetta in cima al corto ma ripidissimo muro di Hatta (foto Bettini)

Colbrelli svetta in cima al corto ma ripidissimo muro di Hatta (foto Bettini)

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