KRISTOFF, VOLATA IMPERIALE IN OMAN

febbraio 14, 2017
Categoria: News

Alexander Kristoff (Team Katusha) si aggiudica la prima tappa del Tour of Oman 2017 battendo in volata Kristian Sbaragki (Team Dimension Data) e Sonny Colbrelli (Team Bahrain Merida) alla fine di una frazione caratterizzata dal vento. La fuga di giornata, composta da cinque ciclisti, tra i quali due italiani, è stata ripresa a 10 km dall’arrivo.

L’orografia dell’Oman, a differenza di quella di Dubai, del Qatar o di Abu Dhabi, consente di trovare dei percorsi variegati dal punto di vista altimetrico e i vincitori escono sempre fuori da una rosa ristretta che comprende più scalatori che velocisti. Del resto l’albo d’oro della corsa, giunta alla sua ottava edizione, parla chiaro se è vero come è vero che in Oman hanno vinto ciclisti da grandi giri, come Chris Froome e Vincenzo Nibali. Delle sei tappe previste, solo la prima e l’ultima sono riservate ai velocisti mentre dalla seconda alla quinta saranno i finisseur e gli scalatori, e di conseguenza gli uomini di classifica, a giocarsi la vittoria. Sono 18 le squadre alla partenza, di cui 9 WT. La prima tappa da Al Sawadi Beach a Naseem Park (176,5 km) partiva e arrivava sul mare, dopo essere penetrata verso l’interno, a cavallo del Tropico del Cancro. Il solito vento animava la tappa fin dalle prime fasi, con diversi tentativi per portare via la fuga di giornata. In cinque riuscivano, infine, nell’intento: Larry Warbasse (Aqua Blue Sport), Alan Marangoni (Nippo Vini Fantini), Giuseppe Fonzi (Wilier Triestina), Christophe Masson (WB Veranclassic Aqua Protect) e Aimé De Gendt (Sport Vlaanderen Baloise), che vincerà i due traguardi intermedi della tappa Il gruppo all’inizio lasciava fare ed il quintetto raggiungeva un vantaggio massimo di 3 minuti e 30 secondi al km 40. Col passare del tempo e dei chilometri l’azione in testa al gruppo di squadre come Katusha e Quick Step si faceva più pressante. In particolare la squadra russa lavorava per il velocista Alexander Kristoff, già vincitore della prima tappa di questa corsa nel 2016. In più, il venir meno nella fuga di De Gendt e Fonzi, a circa 30 km dall’arrivo, consentiva al gruppo di farsi sempre più minaccioso alle spalle dei tre fuggitivi superstiti. La fuga veniva, infine, ripresa a 10 km dall’arrivo. Le squadre dei velocisti preparavano così la volata ai loro capitani, alla quale doveva rinunciare Tom Boonen (Team Quick Step), vittima di una caduta senza conseguenze nel finale. Ad imporsi con una certa facilità era proprio Kristoff su Kristian Sbaragli (Team Dimension Data) e Sonny Colbrelli (Team Bahrain Merida). Il norvegese conduce in classifica generale con 4 secondi su Sbaragli e De Gendt, quest’ultimo terzo grazie agli abbuoni temporali conquistati ai traguardi volanti. Domani la seconda tappa tra Nakhal e Al Bustan presenterà le prime insidie altimetriche con ben quattro GPM, l’ultimo dei quali, a 5 km dall’arrivo, potrebbe mettere a dura prova proprio i velocisti.

Giuseppe Scarfone

Un atipico norvegese al quale piace il caldo: è Alexander Kristoff, per il secondo anno consecutivo vincitore della tappa dapertura del Giro dellOman (Getty Images Sport)

Un atipico norvegese al quale piace il caldo: è Alexander Kristoff, per il secondo anno consecutivo vincitore della tappa d'apertura del Giro dell'Oman (Getty Images Sport)

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