TONY MARTIN, SONO 4

ottobre 12, 2016
Categoria: News

Il tedesco strapazza la concorrenza sul percorso di Doha, e si regala la quarta maglia iridata a cronometro della carriera. Eguagliato il record di successi di Cancellara. Sul podio salgono anche Kiryenka, campione uscente, e Castroviejo; quindi Bodnar e il sorprendente irlandese Mullen, a lungo al comando. 22° Quinziato, unico italiano in gara.

Mai come quest’anno il Mondiale a cronometro è arrivato vicino a godere di un’attesa vicina a quella della prova in linea. Merito, a dire il vero, soprattutto delle infime aspettative nei confronti della gara di domenica, che solo l’incognita del vento sembra al momento poter strappare alla monotonia, e sempre minacciato dal possibile taglio al tracciato. La cronometro, fatta eccezione per un chilometraggio più ridotto rispetto alla tradizione di cui non si sentiva l’esigenza, non sembrava invece proporre molto meno delle altre edizioni.
Dalla sua, la prova ha avuto un vincitore più che all’altezza come Tony Martin e un podio nobilitato dalla presenza del campione uscente, Vasil Kiryenka, e di uno specialista spesso sottovalutato come Jonathan Castroviejo, il cui terzo posto segue il quarto di Rio. Non ha avuto, invece, il beneficio dell’incertezza, perché già prima di metà gara il tedesco aveva dimostrato di poter infliggere distacchi abissali alla concorrenza. Alla fine, Kiryenka avrebbe pagato 45’’, Castroviejo 1’10’’.
La vittoria vale per Tony Martin il riscatto dopo una stagione deludente (considerato il calibro dell’atleta, sottolineiamo): due sole vittorie, al campionato tedesco a cronometro e in una tappa del Tour of Britain, ma soprattutto un 12° posto nella prova olimpica.
Malgrado sul podio siano saliti atleti quotati, le sorprese non sono mancate, soprattutto in negativo: Rohan Dennis, accreditato dai bookmaker come principale alternativa a Martin, ha chiuso sesto, a 1’27’’; peggio è andata a Tom Dumoulin, 11° a 2’01’’.
In positivo, invece, ha stupito il giovanissimo Ryan Mullen, partito per dodicesimo dei sessantanove iscritti e capace di stampare un tempo di 46’03’’ che gli ha consentito di rimanere in vetta alla classifica per oltre un’ora. Ci è voluto Maciej Bodnar, autore di una grande rimonta nel tratto finale, per scalzarlo dal vertice, appena prima che giungessero al traguardo i tre medagliati. Il quinto posto finale di Mullen, passato professionista quest’anno con la Cannondale, resta comunque un risultato eccezionale e del tutto inatteso. Non tanto perché si dubitasse delle qualità del ragazzo, già capace di un argento tra gli Under 23 a Ponferrada, a vent’anni appena compiuti, quanto per i tempi rapidissimi della maturazione.
La top 10 è stata completata da Lampaert, Van Emden – in lizza per le medaglie fino al secondo rilevamento, ma crollato nel finale –, Hollenstein e Jungels. Ben più lontano, prevedibilmente, l’unico azzurro al via, Manuel Quinziato, che dopo un avvio promettente (11° ad un terzo di gara) è scivolato al 22° posto. Non si poteva pretendere molto di più, vista l’assenza dell’unico cronoman italiano di prima fascia, Adriano Malori.
Le attenzioni della nazionale azzurra, mai come quest’anno esclusa dai favori del pronostico, si concentravano principalmente sulla prova di domenica, ed è sulla base di quella che andrà valutata la bontà della spedizione, per quanto riguarda la categoria élite uomini. Per puntare in alto, occorrerà sperare in una gara meno lineare possibile, augurandosi che il vento e qualche squadra coraggiosa aiutino a scardinare il copione della volata di gruppo.

Matteo Novarini

CLASSIFICA
1 Tony Martin (Germany) 0:44:42.99
2 Vasil Kiryienka (Belarus) 0:00:45.05
3 Jonathan Castroviejo Nicolas (Spain) 0:01:10.91
4 Maciej Bodnar (Poland) 0:01:16.77
5 Ryan Mullen (Ireland) 0:01:21.75
6 Rohan Dennis (Australia) 0:01:27.12
7 Yves Lampaert (Belgium) 0:01:45.11
8 Jos Van Emden (Netherlands) 0:01:45.41
9 Reto Hollenstein (Switzerland) 0:01:51.51
10 Bob Jungels (Luxembourg) 0:01:56.59
11 Tom Dumoulin (Netherlands) 0:02:01.51
12 Alex Dowsett (Great Britain) 0:02:11.08
13 Martin Toft Madsen (Denmark) 0:02:11.42
14 Marcin Bialoblocki (Poland) 0:02:15.30
15 Taylor Phinney (United States Of America) 0:02:21.68
16 Anton Vorobyev (Russian Federation) 0:02:22.67
17 Stefan Küng (Switzerland) 0:02:25.04
18 Luke Durbridge (Australia) 0:02:28.34
19 Andriy Grivko (Ukraine) 0:02:34.95
20 Nelson Oliveira (Portugal) 0:02:35.60
21 Gatis Smukulis (Latvia) 0:02:37.85
22 Manuel Quinziato (Italy) 0:02:39.35
23 Vegard Stake Laengen (Norway) 0:02:44.01
24 Primoz Roglic (Slovenia) 0:02:46.06
25 Stephen Cummings (Great Britain) 0:02:48.53
26 Victor Campenaerts (Belgium) 0:02:51.00
27 Jack Bauer (New Zealand) 0:03:04.37
28 Alexey Vermeulen (United States Of America) 0:03:15.00
29 Hugo Houle (Canada) 0:03:17.24
30 Nicolas Roche (Ireland) 0:03:17.57
31 Ryan Roth (Canada) 0:03:21.44
32 Kanstantsin Siutsou (Belarus) 0:03:25.59
33 Jasha Sutterlin (Germany) 0:03:26.51
34 Jeremy Roy (France) 0:03:28.52
35 Johan Le Bon (France) 0:03:29.21
36 Soren Kragh Andersen (Denmark) 0:03:43.97
37 Imanol Erviti Ollo (Spain) 0:03:45.96
38 Gediminas Bagdonas (Lithuania) 0:03:47.13
39 Edvald Boasson Hagen (Norway) 0:03:50.03
40 Dmitriy Gruzdev (Kazakhstan) 0:04:04.39
41 Walter Alejandro Vargas Alzate (Colombia) 0:04:32.37
42 Ramunas Navardauskas (Lithuania) 0:04:43.94
43 Maxim Belkov (Russian Federation) 0:05:01.51
44 Daniel Turek (Czech Republic) 0:05:05.81
45 Branislau Samoilau (Belarus) 0:05:08.39
46 Mekseb Debesay (Eritrea) 0:05:09.99
47 Andriy Vasylyuk (Ukraine) 0:05:28.88
48 Muradjan Halmuratov (Uzbekistan) 0:05:46.52
49 Elchin Asadov (Azerbaijan) 0:05:49.44
50 Eugert Zhupa (Albania) 0:05:52.91
51 Maksym Averin (Azerbaijan) 0:06:49.11
52 Redi Halilaj (Albania) 0:06:55.30
53 Polychronis Tzortzakis (Greece) 0:07:08.86
54 Soufiane Haddi (Morocco) 0:07:39.18
55 Naveen John (India) 0:07:48.15
56 Zhandos Bizhigitov (Kazakhstan) 0:07:49.65
57 Meron Teshome Hagos (Eritrea) 0:07:59.40
58 Burr Ho (Hong Kong, China) 0:08:23.62
59 Bonaventure Uwizeyimana (Rwanda) 0:10:22.54
60 Afif Abdullah (Qatar) 0:12:53.79
61 Arvind Panwar (India) 0:13:30.99
62 Alban Nuha (Kosovo) 0:13:42.35
63 Sultan Asiri (Saudi Arabia) 0:15:22.97
64 Mohsin Khan (Pakistan) 0:15:50.70
65 Hafiz Tahir Mahmood (Pakistan) 0:16:23.03
66 Saied Jafer Alali (Kuwait) 0:16:32.52
DNS Matti Manninen (Finland)
DNS Mansoor Jawad (Bahrain)
DNS Salman Hasan Alsaffar (Kuwait)
DNS Sayed Ahmed Alawi (Bahrain)

Commenta la notizia