USA, DUE GENERAZIONI D’ORO
Dominio a stelle e strisce nella terza giornata dei Mondiali di Doha con Brandon McNulty ed Amber Neben, separati da 23 anni di età , che conquistano il titolo a cronometro rispettivamente nelle categorie junior maschile, davanti al danese Mikkel Bjerg e al connazionale Ian Garrison, ed elite femminile battendo l’olandese Ellen Van Dijk e l’australiana Katrin Garfoot. In casa Italia discreta prova per Elena Cecchini, che si piazza 15a, mentre il figlio d’arte Alexander Konychev e Alessandro Covi chiudono rispettivamente 27° e 32°.
La terza giornata dei campionati mondiali di Doha è stata dedicata alle gare a cronometro della categoria junior maschile ed elite femminile, disputate sul medesimo tracciato di 28,9 km che ieri ha visto impegnati gli under 23. Per primi hanno gareggiato i ragazzi e la lotta per il podio ha coinvolto solo i due rappresentanti degli Stati Uniti e quelli della Danimarca, con tutti gli altri finiti molto lontani: a conquistare il titolo è stato l’americano Brandon McNulty, già bronzo un anno fa a Richmond, che ha preso il comando fin dall’intertempo del km 7,4 e ha continuato a incrementare il vantaggio fino al traguardo chiudendo in 34′42”, prestazione impressionante se si considera che gli sarebbe valsa il terzo posto nella gara under 23, dove non sono previste limitazioni nell’uso dei rapporti a differenza che tra gli junior, anche se naturalmente va valutata anche l’incidenza del meteo. Per l’argento hanno lottato a lungo i danesi Julius Johansen e Mikkel Bjerg e a spuntarla è stata il secondo, che ha chiuso con un distacco di 35”, mentre il suo connazionale – che gli è rimasto davanti fino a metà gara – è calato notevolmente nel finale e si è fermato al 4° posto a 1′02”, superato dallo statunitense Ian Garrison che al contrario, dopo aver fatto segnare solo il 20° tempo al primo rilevamento, ha finito ancora più forte di McNulty andando a conquistare la medaglia di bronzo con un ritardo di 53”. Come si diceva, tutti gli altri hanno accusato distacchi pesanti con il belga Ruben Apers 5° a 1′24”, il norvegese Iver Knotten, sul gradino più basso del podio ai recenti Europei di Plumelec, 6° a 1′32”, il sorprendente eritreo Awet Abdom 7° a 1′40” e lo svizzero Marc Hirschi, argento in Bretagna, 8° a 1′43”. La delusione numero uno di giornata è arrivata senza dubbio dal francese Alexys Brunel, che si era imposto nella rassegna continentale e oggi che ha subito l’onta del sorpasso di McNulty, partito 1′ dopo di lui, già prima di metà gara e ha chiuso addirittura 34° a 3′14”, alle spalle anche dei due italiani in gara, il figlio d’arte Alexander Konychev, 27° a 2′58”, e il varesino Alessandro Covi, 32° a 3′13”, prestazioni in linea con le piuttosto modeste attese della vigilia.
In campo femminile la lotta per il successo è stata molto più combattuta e si è conclusa con una sorpresissima dal momento che ad aggiudicarsi il titolo, il suo secondo in carriera dopo quello del 2008, è stata la 41enne statunitense Amber Neben che, dopo alcune stagioni in cui era calata di rendimento, era tornata prepotentemente alla ribalta nello scorso agosto aggiudicandosi la Route de France ma che non si pensava potesse ancora essere così competitiva in una prova a cronometro, tanto da non essere stata selezionata per la prova olimpica di Rio vinta dalla connazionale Kristin Armstrong, assente a Doha. Invece, la veterana in forza alla formazione italiana BePink ha stupito tutti prendendo un leggero margine di vantaggio al km 7,4 e difendendolo a denti stretti fino al traguardo. La sola a mettere il naso avanti alla Neben, portandosi in testa a metà gara con un vantaggio di 4”, è stata l’olandese Ellen Van Dijk, iridata a Firenze nel 2013, che però ha accusato una flessione nel tratto tra il km 13,7 e il km 22,6 e ha dovuto accontentarsi dell’argento con un distacco di 5”, minacciata nel finale anche dall’australiana Katrin Garfoot – che malgrado i suoi 35 anni può essere considerata come un’atleta emergente avendo iniziato solo nel 2011 ad andare in bicicletta – che è stata nettamente la più veloce nel tratto finale risalendo fino al terzo posto a 8” a discapito di un’altra veterana, la russa Olga Zabelinskaja, figlia del grande Sergei Sukhoruchenkov, che dopo un avvio prudente è andata fortissimo nella parte centrale di gara ma ha pagato qualcosina negli ultimi 6 km, chiudendo 4a a 11” e non riuscendo dunque a ripetersi dopo l’argento di Rio. 5a a 25” si è piazzata, con una prova al di sopra delle aspettative, l’olandese Annemiek Van Vleuten, 6a a 57” la tedesca Lisa Brennauer, già iridata a Ponferrada nel 2014, 7a a 1′14” l’altra teutonica “Trixi” Worrack, rimasta in lotta per una medaglia fino a metà gara per poi spegnersi decisamente nel finale, 8a a 1′27” la belga Ann-Sophye Duyck, 9a a 1′36” la polacca Katarzyna Pawlowska e 10a a 1′41” la bielorussa Alena Amasiulik. Nulla da fare per la terza olandese Anna Van Der Breggen, lontana dallo stato di forma che le aveva consentito di conquistare l’oro nella prova in linea oltre che il bronzo in quella a cronometro alle Olimpiadi, solo 13a a 2′11”, precedendo di poco l’unica azzurra in gara, la friulana Elena Cecchini, che all’ultimo momento ha preso il posto dell’ossolana Elisa Longo Borghini: grazie soprattutto a una buona seconda parte di gara, la Cecchini si è resa protagonista di una prova onorevole chiusa al 15° posto a 2′30” dalla Neben. Il programma delle prove a cronometro si chiuderà domani con l’attesa gara dei professionisti nella quale, in assenza di Fabian Cancellara, ormai ritirato dalle competizioni, e con Vasil Kiryienka che è un’incognita dopo l’inatteso oro conquistato a Richmond, i favori del pronostico dovrebbero andare a Tom Dumoulin, a Rohan Dennis e al tre volte iridato Tony Martin, mentre in casa azzurra gareggerà il bolzanino Manuel Quinziato che proverà ad andare a caccia di una top ten
Marco Salonna
ORDINE D’ARRIVO CRONO UOMINI JUNIOR
1 Brandon McNulty (United States Of America) 0:34:42
2 Mikkel Bjerg (Denmark) 0:00:35
3 Ian Garrison (United States Of America) 0:00:53
4 Julius Johansen (Denmark) 0:01:02
5 Ruben Apers (Belgium) 0:01:24
6 Iver Knotten (Norway) 0:01:33
7 Awet Habtom (Eritrea) 0:01:40
8 Marc Hirschi (Switzerland) 0:01:43
9 Jaka Primozic (Slovenia) 0:01:54
10 Jarno Mobach (Netherlands) 0:02:00
11 Robert Stannard (New Zealand) 0:02:02
12 Alastair Christie-Johnston (Australia) 0:02:08
13 Luis Villalobos (Mexico)
14 Maccie Carter (Australia) 0:02:16
15 Inigo Elosegui (Spain) 0:02:19
16 Nils Eekhoff (Netherlands) 0:02:36
17 Michel Ries (Luxembourg) 0:02:40
18 Jasper Philipsen (Belgium) 0:02:41
19 Nik Cemazar (Slovenia) 0:02:42
20 Harry Sweeny (Australia)
21 Jason Oosthuizen (South Africa) 0:02:46
22 Igor Chzhan (Kazakhstan)
23 Andreas Leknessund (Norway) 0:02:49
24 Nickolas Zukowsky (Canada) 0:02:52
25 Bastian Flicke (Germany)
26 Joao Almeida (Portugal) 0:02:58
27 Alexander Konychev (Italy)
28 Tegshbayar Batsaikhan (Mongolia) 0:02:59
29 Veljko Stojnic (Serbia) 0:03:01
30 Ilya Gorbushin (Kazakhstan) 0:03:12
31 Richard Banusch (Germany)
32 Alessandro Covi (Italy) 0:03:14
33 Barnabas Peak (Hungary)
34 Alexys Brunel (France) 0:03:15
35 Stefan Bissegger (Switzerland) 0:03:17
36 Richard Holec (Czech Republic) 0:03:18
37 Florentin Lecamus (France) 0:03:20
38 Markus Wildauer (Austria) 0:03:28
39 Filip Maciejuk (Poland) 0:03:31
40 Adrian Bustamante (Colombia) 0:03:34
41 Clement Davy (France) 0:03:39
42 Ronan Tuomey (Ireland) 0:03:40
43 Xeno Young (Ireland) 0:03:41
44 James Fouche (New Zealand) 0:03:49
45 Daniel Viegas (Portugal) 0:03:54
46 Nikita Shcherbun (Russian Federation) 0:04:06
47 Daniil Nikulin (Ukraine) 0:04:08
48 Ibrahim Halil Dilek (Turkey) 0:04:09
49 Vladyslav Shcherban (Ukraine) 0:04:12
50 Damean Oosthuizen (South Africa) 0:04:15
51 Stanislav Koniaev (Russian Federation) 0:04:16
52 Hamza Mansouri (Algeria) 0:04:19
53 Jakub Otruba (Czech Republic) 0:04:20
54 Marco Friedrich (Austria) 0:04:21
55 Onur Turgut (Turkey) 0:04:32
56 Raphael Kockelmann (Luxembourg) 0:04:34
57 Vadim Pronskiy (Kazakhstan) 0:04:38
58 Simon Musie (Eritrea) 0:04:40
59 Kristers Ansons (Latvia) 0:04:43
60 Abdelraouf Bengayou (Algeria) 0:04:50
61 Ognjen Ilic (Serbia) 0:04:56
62 Ayumu Watanabe (Japan) 0:05:20
63 Ebrahim Hajizadehasl (Islamic Republic of Iran) 0:05:23
64 Matthew Staples (Canada) 0:05:28
65 Tyler Cole (Trinidad and Tobago) 0:05:35
66 Saad Alsaadi (Bahrain) 0:05:45
67 Jean Paul Rene Ukiniwabo (Rwanda) 0:05:48
68 Mikayil Safarli (Azerbaijan) 0:05:56
69 Sheng Sha (People’s Republic of China) 0:05:58
70 Thai Hoang Phan (Vietnam) 0:06:04
71 San Long Lao (Macao, China) 0:06:28
72 Keitaro Sawada (Japan) 0:06:44
73 Abdulaziz Alkhuwaytim (Saudi Arabia) 0:06:59
74 Thanakhan Chaiyasombat (Thailand) 0:07:07
75 Karim Shiraliyev (Azerbaijan) 0:07:17
76 Abderahim Amari (Algeria) 0:07:32
77 Son Chi Ieong (Macao, China) 0:07:41
78 Benneng Yu (People’s Republic of China) 0:08:02
79 Tamaz Tsereteli (Georgia) 0:09:21
80 Jair Kelly (Aruba) 0:09:24
81 Abdullah Alrashdi (Saudi Arabia) 0:09:48
82 Noofal Al Habsi (Oman) 0:10:03
83 Tomas Contte (Argentina) 0:10:13
ORDINE D’ARRIVO CRONOMETRO DONNE ELITE
1 Amber Neben (United States Of America) 0:36:37.04
2 Ellen Van Dijk (Netherlands) 0:00:05.99
3 Katrin Garfoot (Australia) 0:00:08.32
4 Olga Zabelinskaya (Russian Federation) 0:00:11.52
5 Annemiek Van Vleuten (Netherlands) 0:00:25.79
6 Lisa Brennauer (Germany) 0:00:57.59
7 Trixi Worrack (Germany) 0:01:11.14
8 Ann-Sophie Duyck (Belgium) 0:01:27.96
9 Katarzyna Pawlowska (Poland) 0:01:36.49
10 Alena Amialiusik (Belarus) 0:01:41.59
11 Lotta Lepisto (Finland) 0:01:57.00
12 Carmen Small (United States Of America) 0:02:02.15
13 Anna Van Der Breggen (Netherlands) 0:02:11.26
14 Hannah Barnes (Great Britain) 0:02:23.33
15 Elena Cecchini (Italy) 0:02:30.28
16 Emilia Fahlin (Sweden) 0:02:30.40
17 Julie Leth (Denmark) 0:02:31.71
18 Ashleigh Moolman-Pasio (South Africa) 0:02:45.92
19 Karol-Ann Canuel (Canada) 0:02:48.62
20 Cecilie Uttrup Ludwig (Denmark) 0:02:53.51
21 Eri Yonamine (Japan) 0:03:01.79
22 Audrey Cordon (France) 0:03:14.58
23 Olena Pavlukhina (Azerbaijan) 0:03:21.20
24 Olga Shekel (Ukraine) 0:03:28.05
25 Hayley Simmonds (Great Britain) 0:03:47.18
26 Valeriya Kononenko (Ukraine) 0:03:58.87
27 Anastasiia Iakovenko (Russian Federation) 0:04:02.19
28 Anna Turvey (Ireland) 0:04:14.85
29 Nicole Hanselmann (Switzerland) 0:04:15.13
30 Sheyla Gutierrez Ruiz (Spain) 0:04:55.32
31 Varvara Fasoi (Greece) 0:05:09.59
32 Samantha Sanders (South Africa) 0:05:55.31
33 Mossana Debesai (Eritrea) 0:06:53.51
34 Ebtissam Mohamed (Egypt) 0:08:15.53
35 Wehazit Kidane (Eritrea) 0:08:56.92
36 Hong Guo (People’s Republic of China) 0:09:42.89
37 Jiajun Sun (People’s Republic of China) 0:10:13.91
38 Najla Aljeraiwi (Kuweit) 0:10:19.49
39 Beatha Ingabire (Rwanda) 0:13:25.25
40 Nada Aljeraiwi (Kuweit) 0:15:10.15

Il podio della crono delle donne elite (Getty Images Sport)