SORPRESE MATHIS E SWINKELS, CONFERMA MORZENTI

ottobre 10, 2016
Categoria: News

La seconda giornata dei Mondiali di Doha vede gli inattesi successi del tedesco, che precede il connazionale Maximilian Schachmann e l’australiano Miles Scotson ed impedisce un podio tutto teutonico con Lennard Kamna 4°, nella crono under 23 e dell’olandese in quella riservata alle donne junior, nella quale precede la bergamasca, che da continuità ai suoi risultati dopo aver conquistato l’oro agli Europei di Plumelec, e la francese Juliette Labous. Buona prova anche delle altre due azzurre Alessia Vigilia ed Elena Pirrone, rispettivamente 8a e 10a, mentre meno bene va in campo maschile con l’atteso Filippo Ganna che non va oltre il 14° posto precedendo di poco Edoardo Affini, 20°.

La seconda giornata dei campionati mondiali di Doha è stata dedicata alle cronometro delle categorie junior femminile e under 23 maschile, disputate lungo tracciati interamente pianeggiante lunghi rispettivamente 13,7 e 28,9 km. Per prime hanno gareggiato le ragazze e a spuntarla è stata l’outsider olandese Karlijn Swinkels, 6a ai recenti campionati europei di Plumelec, che ha fatto segnare il miglior tempo già al rilevamento del km 7,4 per poi incrementare il vantaggio nella seconda parte di gara. Non c’è stato nulla da fare neppure per Lisa Morzenti, reduce dall’oro conquistato in terra francese, ma la bergamasca di Pedrengo si è comunque confermata ad altissimi livelli tenendo testa alla vincitrice, rispetto alla quale ha accusato un distacco di 3” a metà percorso e di 7″ al traguardo che le sono valsi la medaglia d’argento in una stagione in cui ha compiuto un deciso salto di qualità. Sembrava che le italiane sul podio potessero essere addirittura due, dal momento che al km 7,4 Elena Pirrone, che era stata la prima a prendere il via, era 3a a 7” dalla Swinkels, ma la bolzanina è decisamente calata alla distanza chiudendo 10a a 43”, alle spalle anche della conterranea Alessia Vigilia, che si è piazzata 8a a 42” non confermando l’argento di Plumelec e il titolo nazionale di giugno, quando si era messa alle spalle la Morzenti. Va, però, sottolineato come queste due ragazze, a differenza di quasi tutte quelle che le hanno precedute al traguardo, siano al primo anno nella categoria junior, a testimoniare lo stato di grande salute del movimento azzurro, almeno per quanto riguarda il settore crono. La medaglia di bronzo è alla fine andata, con un distacco di 21” dalla Swinkels, alla francese Juliette Labous, che è venuta fuori alla distanza confermando il piazzamento ottenuto agli Europei di casa, così come hanno disputato una prova in crescendo le statunitensi Skylar Schneider e Hannah Arensman, rispettivamente 4a a 30” e 5a a 34”. Hanno completato la top ten la tedesca Franziska Brausse, 6a anch’essa con un distacco di 34”, la danese Simone Eg (7a a 38”) e l’australiana Madeleine Fasnacht (9a a 43”).

Ancora più sorprendente, almeno per quel che riguarda la medaglia d’oro, è stato l’esito della prova maschile, che si è disputata lungo due giri del medesimo circuito percorso delle ragazze con l’aggiunta di un piccolo tratto di raccordo. A spuntarla, infatti, è stato il tedesco Marco Mathis, che non aveva ottenuto risultati di particolare rilievo in stagione, chiudendo tra l’altro solo al terzo posto la prova che assegnava il titolo nazionale a cronometro, e che è stato il secondo a partire, dopo il mongolo Bilguunjargal Erdenebat, presente più che altro per spirito decoubertiniano. Agevolato forse da condizioni meteo più favorevoli rispetto ai big partiti parecchie ore dopo di lui, Mathis ha fatto segnare il miglior tempo in tutti i rilevamenti fino a conquistare il successo finale. La medaglia d’argento, seconda consecutiva dopo quella del 2015 a Richmond, è andata al suo connazionale Maximilian Schachmann, vincitore del sopra citato campionato tedesco, che dopo un avvio prudente che lo vedeva al 12° posto al km 7,4 è venuto prepotentemente fuori alla distanza, chiudendo con un distacco di 18”. I teutonici sul podio sarebbero potuti essere addirittura tre ma Lennard Kamna, 3° in Virginia e oro un mese fa a Plumelec, si è fermato al 4° posto a 42” e il bronzo è andato all’australiano Miles Scotson (sulla carta meno quotato del fratello Callum che si è piazzato 10° a 1′22”, crollando alla distanza dopo essere stato in zona podio per oltre metà gara), che è andato molto forte in particolare nella parte centrale della percorso e ha chiuso a 37” da Mathis. Più staccati il danese Kasper Asgreen (5° a 50”), il giovanissimo statunitense Neilson Powless, (6° a 54″, già in grande evidenza in questa stagione nelle corse di casa anche al cospetto di big di squadre World Tour), l’altro corridore a stelle e strisce Geoffrey Curran (7° a 1′05”), lo svizzero Tom Bohli, (8° a 1′16”, è stato protagonista al recente Eneco Tour in cui ha costribuito al successo della sua Bmc nella cronosquadre) e l’irlandese Eddie Dunbar (9° a 21”). Tra le delusioni di giornata spicca su tutti il nome del campione uscente, il danese Mads Wurtz Schmidt, solo 21° a 2′02” anche a causa di un incidente meccanico patito nel finale, quando comunque era già lontanissimo dalle posizioni di testa. Male hanno fatto anche il talento britannico Tao Geoghegan Hart (26° a 2′22”) e, purtroppo, anche Filippo Ganna, fresco di firma per la prossima stagione con la nuova formazione italo-cinese TJ Sport che raccoglierà il testimone della Lampre-Merida di Beppe Saronni e che era molto atteso dopo l’argento di Plumelec e soprattutto il titolo mondiale assoluto conquistato nell’inseguimento su pista in quel di Londra. L’ossolano ha, però, pagato le fatiche di una stagione dispendiosa non andando oltre il 14° posto a 1′37” da Mathis, precedendo di poco l’altro azzurro in gara, il mantovano Edoardo Affini, che si è piazzato 20° a 1′59” al termine di una prova in linea con le aspettative. La rassegna iridata, auspicando che ci siano un minimo di spettatori in più lungo il percorso rispetto al deprimente scenario delle prime due giornate, proseguirà ora con le cronometro delle categorie junior maschile ed elite femminile. La prima vedrà al via il varesino Alessandro Covi e il russo naturalizzato italiano Alexander Konychev, figlio di quel Dimitri che è stato grande protagonista negli anni ‘80 e ‘90. Dalla gara femminile, invece, purtroppo ha dato fortait all’ultimo momento Elisa Longo Borghini, bronzo a Rio nella prova in linea, che sarà rimpiazzata da una Elena Cecchini apparsa comunque in palla nella cronosquadre d’apertura.

Marco Salonna

ORDINE D’ARRIVO CRONOMETRO DONNE JUNIOR

1 Karlijn Swinkels (Ned) 0:18:21
2 Lisa Morzenti (Ita) 0:00:08
3 Juliette Labous (Fra) 0:00:22
4 Skylar Schneider (USA) 0:00:30
5 Hannah Arensman (USA) 0:00:34
6 Franziska Brausse (Ger) 0:00:35
7 Simone Eg (Den) 0:00:39
8 Alessia Vigilia (Ita) 0:00:42
9 Madeleine Fasnacht (Aus) 0:00:44
10 Elena Pirrone (Ita)
11 Madeleine Park (NZl) 0:00:49
12 Maaike Boogaard (Ned) 0:00:51
13 Susanne Andersen (Nor) 0:00:53
14 Aurela Nerlo (Pol) 0:01:02
15 Chloe Moran (Aus)
16 Christa Riffel (Ger) 0:01:03
17 Johanne Marcher (Den) 0:01:05
18 Karina Kasenova (Rus) 0:01:09
19 Tatiana Duenas (Col) 0:01:14
20 Sara Martin (Spa)
21 Karin Penko (Slo) 0:01:17
22 Lena Mettraux (Swi) 0:01:18
23 Clara Copponi (Fra) 0:01:22
24 Wiktoria Pikulik (Pol)
25 Laurie Jussaume (Can) 0:01:30
26 Andrea Ramirez (Mex) 0:01:37
27 Erin Attwell (Can) 0:01:38
28 Anne-Sophie Harsch (Lux) 0:01:39
29 Miriam Gardachal Bozal (Spa) 0:01:42
30 Adela Safarova (Cze) 0:01:47
31 Mikayla Harvey (NZl) 0:02:02
32 Lynette Benson (RSA) 0:02:05
33 Yulin Aguila (Mex) 0:02:09
34 Katja Kerpan (Slo) 0:02:11
35 Misuzu Shimoyama (Jpn) 0:02:38
36 Nicolene Marais (RSA) 0:02:52
37 Chaniporn Batriya (Tha) 0:02:53
38 Jiahuan Yang (Chn) 0:03:31
39 Kanyarat Kesthonglang (Tha) 0:03:34
40 Yue Chang (Chn) 0:04:00

ORDINE D’ARRIVO CRONOMETRO UOMINI U23

1 Marco Mathis (Germany) 0:34:08
2 Maximilian Schachmann (Germany) 0:00:18
3 Miles Scotson (Australia) 0:00:37
4 Lennard Kämna (Germany) 0:00:42
5 Kasper Asgreen (Denmark) 0:00:50
6 Neilson Powless (United States Of America) 0:00:54
7 Geoffrey Curran (United States Of America) 0:01:05
8 Tom Bohli (Switzerland) 0:01:16
9 Eddie Dunbar (Ireland) 0:01:21
10 Callum Scotson (Australia) 0:01:22
11 Stefan De Bod (South Africa)
12 Alexander Cowan (Canada) 0:01:26
13 Rémi Cavagna (France) 0:01:28
14 Filippo Ganna (Italy) 0:01:37
15 Jonathan Dibben (Great Britain) 0:01:38
16 Sean Mackinnon (Canada) 0:01:43
17 Mads Pedersen (Denmark) 0:01:50
18 Martin Schäppi (Switzerland) 0:01:53
19 Corentin Ermenault (France) 0:01:58
20 Edoardo Affini (Italy) 0:01:59
21 Mads Würtz Schmidt (Denmark) 0:02:02
22 Izidor Penko (Slovenia) 0:02:10
23 Patrick Gamper (Austria) 0:02:11
24 János Pelikán (Hungary) 0:02:18
25 Tom Wirtgen (Luxembourg) 0:02:21
26 Tao Geoghegan Hart (Great Britain) 0:02:22
27 Nathan Van Hooydonck (Belgium) 0:02:25
28 Pascal Eenkhoorn (Netherlands) 0:02:26
29 Artem Nych (Russian Federation) 0:02:33
30 Daniel Martínez (Colombia)
31 Gonzalo Serrano (Spain) 0:02:41
32 Szymon Rekita (Poland) 0:02:53
33 Amanuel Gebrezgabihier (Eritrea) 0:02:58
34 Nazar Lahodych (Ukraine) 0:03:04
35 Przemyslaw Kasperkiewicz (Poland) 0:03:17
36 Ivo Emanuel Oliveira (Portugal)
37 Silver Mäoma (Estonia) 0:03:21
38 Ivan Centrone (Luxembourg) 0:03:27
39 Sam Dobbs (New Zealand) 0:03:29
40 Pavel Sivakov (Russian Federation) 0:03:33
41 Jan-Willem Van Schip (Netherlands) 0:03:34
42 Mehdi Rajabi (Islamic Republic of Iran) 0:03:38
43 Timur Maleev (Ukraine) 0:03:40
44 Merhawi Kudus Ghebremedhin (Eritrea) 0:03:42
45 Michael O’loughlin (Ireland) 0:03:44
46 Krists Neilands (Latvia) 0:03:45
47 Senne Leysen (Belgium) 0:03:55
48 Abderrahmane Mansouri (Algeria) 0:03:59
49 Mohammad Ganjkhanlou (Islamic Republic of Iran) 0:04:18
50 Yuriy Natarov (Kazakhstan) 0:04:22
51 Jon Bozic (Slovenia) 0:04:24
52 Eriks Toms Gavars (Latvia) 0:04:25
53 Victor Langellotti (Monaco) 0:04:26
54 Islam Shawky (Egypt) 0:04:28
55 Nassim Saidi (Algeria) 0:04:38
56 Ka Hoo Fung (Hong Kong, China) 0:04:54
57 Joseph Areruya (Rwanda) 0:04:59
58 Stepan Astafyev (Kazakhstan) 0:05:13
59 Raimondas Rumšas (Lithuania) 0:05:29
60 Maral-Erdene Batmunkh (Mongolia) 0:05:50
61 Enkhtaivan Bolor-Erdene (Mongolia) 0:06:06
62 Andrej Petrovski (Former Yugoslav Republic of Macedonia) 0:06:13
63 Bilguunjargal Erdenebat (Mongolia) 0:06:45
64 Nazar Alabuabdulla (Saudi Arabia) 0:07:19
65 Khaled Alkhalaifah (Kuweit) 0:07:47
66 Abdulhadi Alajmi (Kuweit) 0:08:14
67 Hassan Aljumah (Saudi Arabia) 0:08:15
68 Akramjon Sunnatov (Uzbekistan) 0:08:41
69 Yahiaaldien Khalefa (Bahrain) 0:09:11
70 Egzon Misini (Kosovo) 0:10:56
71 Luan Haliti (Kosovo) 0:18:50

Il podio della cronometro riservata alle donne junior (foto UCI)

Il podio della cronometro riservata alle donne junior (foto UCI)

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